IL CASO PUGLIA FA ESPLODERE LE TENSIONI TRA SCHLEIN E EMILIANO: INTERROGATO IN PRIVATO, LUI DICE DI LEI CHE “ELLY MI È ANCHE SIMPATICA” E CHE “IN CONDIZIONI NORMALI CI SI LAVORA ANCHE BENE” MA LE INCHIESTE GIUDIZIARIE, LE ELEZIONI EUROPEE ALLE PORTE E LE BATTAGLIE SUL TERZO MANDATO PESANO NEL RAPPORTO TRA I DUE - LEI HA SPINTO SULL’ACCELERATORE DI UNA CONTROFFENSIVA POLITICA CONTRO IL GOVERNATORE PUGLIESE MA NON SI SPINGERÀ OLTRE, NELL’ATTESA CHE…
Tommaso Labate per corriere.it - Estratti
MICHELE EMILIANO - ELLY SCHLEIN
Interrogato in privato, lui dice di lei che «Elly mi è anche simpatica» e che «in condizioni normali ci si lavora anche bene», nella dialettica spesso muscolare tra periferia e centro, tra Regione e partito, soprattutto quando non ci sono inchieste giudiziarie o elezioni europee di mezzo. Lei ha spinto sull’acceleratore di una controffensiva politica contro di lui ma verosimilmente non si spingerà oltre, nell’attesa che il vertice di maggioranza in programma a Bari martedì mattina sbrogli la matassa sul futuro assetto della giunta regionale.
Lui e lei sono Michele Emiliano ed Elly Schlein. Siamo sull’asse Bari-Roma ma, se fosse possibile aggiungere una spruzzata di tradizione napoletana a questa storia, ecco che si trasformerebbero nello standard tipico della gloriosa sceneggiata — «Isso, essa e ‘o malamente» — con ruoli da distribuire a scelta visto che tra i due c’è anche Giuseppe Conte, che con la cancellazione senza preavviso delle primarie baresi e l’uscita dei Cinquestelle dalla giunta Emiliano ha acceso la miccia di uno scontro senza fine, dove si capisce chi non sta con chi ma non è chiaro il contrario, cioè chi è amico di chi.
ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - MEME BY USBERGO
Amici, Emiliano e Schlein, non lo sono senz’altro. Non foss’altro perché, riguardando le statistiche del clamoroso sorpasso della sfidante ai danni di Stefano Bonaccini alle primarie dell’anno scorso, si scopre che Bari e la Puglia — col governatore schierato dalla parte dell’omologo dell’Emilia-Romagna — erano andate in controtendenza rispetto al resto del panorama nazionale, e Schlein aveva perso anche nei gazebo. Ma nemici nemmeno, anche perché dalle parti del governatore pugliese si segnala che molte delle persone vicine a Emiliano sono finite dritte dritte nel circolo ristretto della segretaria, da Francesco Boccia a Titti De Simone, passando per la vicepresidente del partito Loredana Capone.
In comune hanno poco, pochissimo.
(...)
Convivono nello stesso partito, questo sì. Che Emiliano ha contributo a fondare, anche se mantenendo una sua posizione eterodossa rispetto a quello che capitava a Roma, a prescindere dal segretario di turno (è stato il primo esponente del Pd di un certo spessore a teorizzare la necessità dell’accordo coi Cinquestelle, anno 2013, mentre Pier Luigi Bersani veniva infilzato dallo streaming dei soci della compagnia di Beppe Grillo); e che Schlein ha conosciuto direttamente dalla sala macchine, visto che s’è tesserata un secondo prima di guidarlo. Il dialogo tra loro non è semplice e non lo sarà. Forse l’arrivo del martedì porterà un po’ di sereno o forse no.
Continuano a sentirsi al telefono anche se, una volta chiuso l’apparecchio, verosimilmente l’uno diffida dall’altra e viceversa. E mai dimenticare che, in questa storia, tra isso ed essa c’è sempre ‘o malamente. Che non semplifica mai. Anzi.