CDA MINI PER RCS - SOLO DIECI MEMBRI, UNO DEI QUALI PRESIDENTE ONORARIO (CESARE ROMITI)
Andrea Montanari per Milano Finanza
Un cda sempre più ristretto. Più che dimezzato rispetto al board che si riuniva non più tardi del dicembre 2011. Il processo di ristrutturazione e rilancio di Rcs Mediagroup potrebbe passare dall'ennesimo snellimento del consiglio d'amministrazione già sceso a 13 unità a partire dal giugno scorso quando si è concretizzato il rinnovo dei vertici aziendali.
Adesso, secondo alcune interpretazioni circolate all'interno del patto che controlla il 58% del capitale, si potrebbe ipotizzare un altro step, finalizzato alla gestione più diretta e semplificata del gruppo di Via Rizzoli.
Se questo piano di lavoro si dovesse concretizzare, le recenti uscite di Paolo Merloni (socio del patto con il 2% e pronto a non sottoscrivere la ricapitalizzazione da 600 milioni complessivi), Giuseppe Vita (presidente di Unicredit, una delle banche più esposte con Rcs nonché membro del board della tedesca Axel Springer, colosso che secondo alcuni potrebbe essere nuovo socio di riferimento di via Rizzoli) e Andrea Bonomi (numero uno di Bpm, istituto anch'esso esposto con la società editoriale, e fondatore di Investindustrial, possibile sottoscrittore di parte dell'inoptato dell'aumento di capitale) potrebbero non essere integrate.
Il cda di Rcs sarebbe composto solo da dieci membri, uno dei quali (Cesare Romiti) con la carica simbolica di presidente onorario.
Ad affiancare il presidente Angelo Provasoli e l'ad Pietro Scott Jovane resterebbero i due vicepresidenti, il super consulente tedesco Roland Berger e il primo azionista singolo di Via Rizzoli Giuseppe Rotelli (16,55%), Luca Garavoglia, azionista di riferimento del gruppo Campari, Fulvio Conti, ad dell'Enel, il notaio ed ex presidente Piergaetano Marchetti, l'imprenditore Carlo Pesenti del gruppo Italcementi, terzo socio del patto con il 7,747% che non ha ancora sciolto i dubbi sulla partecipazione alla ricapitalizzazione, e Laura Carla Mengoni, unica rappresentante delle quote rose nel board.
Ieri, intanto, sono proseguiti i contatti tra l'azienda e la Prs di Bernardini De Pace per la cessione dei 10 periodici messi in vendita per evitarne la chiusura. In borsa, dopo diverse sedute di ribasso il titolo Rcs ha recuperato con un balzo dell'11,44% a quota 0,80 euro. Per i broker si tratta di semplice ricopertura tecnica: da inizio anno il titolo ha perso oltre il 36%. Forti i volumi scambiati (2,24 milioni, lo 0,31% del flottante) pari a 4 volte la media dell'ultimo mese.
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