cecchi paone e simone

ALESSANDRO CECCHI PAONE, "DETTO PAVONE"! NO, NON E’ UN TITOLO DI DAGOSPIA: IL GIORNALISTA, CANDIDATO CON RENZI E BONINO ALLE EUROPEE SPIEGA CHE NELLA SCHEDA ELETTORALE SI POTRÀ ANCHE SCRIVERE “DETTO PAVONE”: “MOLTI PENSANO CHE IO SIA IMPARENTATO CON RITA PAVONE, NULLA DI MALE MA NON È VERO” - CURIOSA LA VICENDA DI EDMONDO TAMAJO, CHE TRA I SUOI ALIAS HA PURE DI MAIO - PER TARFUSSER, QUELLO CHE SI È DATO DA FARE PER RIAPRIRE IL PROCESSO A OLINDO E ROSA, BASTA CUNO – E RAFFAELLA PAITA È DETTA LELLA…

Roberto Gressi per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

l'aria che tira cecchi paone

Ovvio, gli agenti segreti. E quelli per forza devono avere un nome in codice, da 007 a Johnny English. Il web, con i suoi nomi finti, i nickname buoni per tirare il sasso senza farsi beccare. La versione nobile, i partigiani, con Onorina Brambilla che ricordava come gli uomini scegliessero nomi di fantasia, Falco, o Lupo, mentre le donne cambiavano più tranquillamente, se una si fosse chiamata Luisa avrebbe scelto ad esempio di chiamarsi Franca, come nome di battaglia.

 

E infatti Onorina divenne Sandra, mentre il suo compagno, Giovanni Pesce, diventò Visone. Ma adesso un altro «Alias» si affaccia prepotente sulla scena, ed è il candidato alle elezioni europee. Accidenti quanti sono quelli conosciuti dalla gente con un nome che non è quello scritto sul certificato di battesimo o sulla carta di identità e sulle bollette.

 

alessandro cecchi paone simone antolini 7

A guardare le liste di tutte le circoscrizioni e di tutti i partiti, che nessuno fa eccezione, gli alias sono almeno cinquanta. Si va da Massimiliano Giammusso detto Massi detto Musso, che pare uno scioglilingua, così come Giuliana Fiertler detta Firtler, detta Filter, fino all’imbattuto Edmondo Tamajo, detto Tamaio, detto Di Maio, detto Edy, detto Edi e detto Eddy. Alessandro Cecchi Paone è detto Cecchi e pure Pavone, spiega lui medesimo a Un giorno da pecora : «Tanti pensano che io sia parente di Rita Pavone», sì, quella del ballo del mattone. Per alcuni è questione di sopravvivenza, di fronte alle insidie dello spelling, come Muharem Saljihu, detto Marco, o Suad Omar Sheik Esahaq detta Su.

alessandro cecchi paone simone antolini 5

 

Insomma, regola vorrebbe che gli scrutatori debbano far prevalere la chiara volontà dell’elettore, di fronte a qualche piccolo errore di scrittura. Ma esperienza insegna che tanti seggi restano aperti fino a notte fonda per duelli sulla lana caprina, e quindi è meglio non rischiare, si dicono in tanti.

 

E poi certo, la zampata di Giorgia Meloni che ha scelto il detta Giorgia sulla scheda ha dato il segnale del rompete le righe, come quando suona la campanella. Scontato che Letizia Maria Brichetto Arnaboldi abbia scelto di semplificare in Letizia Moratti. Ed Elena Ethel Schlein ci tiene a far sapere che il «detta Elly» lo usa ormai dalla notte dei tempi. Curiosa la vicenda di Edmondo Tamajo, che tra i suoi alias ha pure Di Maio.

alessandro cecchi paone simone antolini 4

 

«Lui è di Mondello e da un po’ se la deve vedere con le insidie dell’assonanza. Lo fermano per la strada, che di faccia lo conoscono bene, e gli dicono: onorevole Di Maio, come sta? E come se non bastasse non sono mancate schede, alle elezioni regionali siciliane, dove accanto al simbolo di Forza Italia c’era la preferenza data proprio a Di Maio».

E poi ci sono pure Margherita La Rocca, detta Rita, Rossella Chiusaroli, detta Ros, Piergiacomo Sibiano, detto Piga, Antonio Cenini, detto Cenno, Tiziana Pepe Esposito, detta Pepe, Paul Kollensperger, detto Paul, Kateryna Shmorhav, detta Katya. Nicola Campanile, tanto per pescarne uno che incuriosisce, è detto Per. Arcano presto svelato, Per è l’associazione da lui cofondata e della quale è presidente, e vince la paperella dell’originalità. Certo non è facile vedersela con Sergio De Caprio, che sfida Tamajo con il suo detto Capitano Ultimo, detto Capitano, detto Ultimo. E con Salvatore Deidda, detto Sasso.

 

Cuno Tarfusser

O con Mariapia Abbracchio, detta Mapy.

 

Cuno Jakob Tarfusser, sì quello che si è dato da fare per riaprire il processo a Olindo e Rosa, è detto Cuno. Alessandrina Lonardo Mastella semplifica in Sandra Mastella. Domenico Lucano punta su Mimmo. Fulvio Martusciello, che magari un po’ si ispira, è detto Fulvio. E poi Gerardo Stefanelli, che è detto Stefano.

 

Raffaella Paita è detta Lella e Catarina Avanza è detta Caterina detta Cate

RAFFAELLA PAITA E MATTEO RENZIMATTEO RENZI E RAFFAELLA PAITA

 

(...)

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...