IL CENTROSINISTRA IN PUGLIA STA PER PRENDERE UNA S-VENDOLA: MOLTI COMUNI AL PDL, SEL È PRATICAMENTE SCOMPARSA

Gianluca Veneziani per "Libero"

Il centrosinistra in Puglia si prepara alla débâcle. A differenza del trend nazionale, nei Comuni pugliesi la coalizione guidata da Pd e Sel rischia di uscire malconcia dai ballottaggi. Già al primo turno la sinistra pugliese non era riuscita a strappare neppure un sindaco nei Comuni maggiori. A Barletta, dove il candidato Pd è molto forte - Pasquale Cascella, ex portavoce di Giorgio Napolitano - e la tradizione ha sempre premiato il centrosinistra con percentuali bulgare, si è arrivati al secondo turno: Cascella se la vedrà con il candidato Pdl Giovanni Alfarano.

Negli altri paesi più grandi, niente da fare per la sinistra: Monopoli e Conversano sono andati direttamente al Pdl, il primo addirittura con una percentuale superiore al 60%. Ma è soprattutto nei paesi dove si terrà il ballottaggio che la sinistra parte in svantaggio. A Molfetta la candidata del Pd Paola Natalicchio, ex cronista del giornale «Pubblico», conta su una base di voti del 33% contro il 46,6% ottenuto al primo turno dal candidato di centrodestra Ninni Camporeale.

Nel Comune di Corato la distanza Pd-Pdl è invece di sette punti, con il pidiellino Franco Caputo (47%) che sfida il candidato di centrosinistra Renato Bucci, fermo al 40. Più stretto il margine a Noci, dove Stanislao Morea del Pdl è forte del 47% a fronte del 44 del candidato di centrosinistra Domenico Nisi. La vera notizia, tuttavia, è che in alcuni Comuni il centrosinistra non figurerà neppure al ballottaggio. A Bisceglie la competizione riguarda il sindaco uscente Francesco Carlo Spina, passato dal centrodestra a Scelta civica con Monti, e il suo ex vicesindaco Gianni Casella, candidato del Pdl, dato in rimonta.

L'esponente locale del Pd Angelantonio Angarano si è fermato invece al primo turno, nonostante l'endorsement fatto a suo favore dal deputato Francesco Boccia. Nel Comune di Modugno il centrosinistra non dà segni di vita, dopo l'inchiesta sulle concessioni edilizie che ha portato all'arresto dell'ex sindaco Pd Mimmo Gatti: il ballottaggio sarà dunque tra Saverio Fragassi del Pdl e Nicola Magrone, supportato da liste civiche. Anche in altri due Comuni pugliesi mancano tracce di Pd e Sel: a Carovigno la candidata di centrodestra Tonia Grande se la giocherà con il redivivo esponente Udc Cosimo Mele.

A Manduria l'ammucchiata Pd-Sel-Udc non è stata in grado di superare né il pidiellino Luigi Morgante né il candidato appoggiato da liste civiche Roberto Leonardo Massafra. Ma chi piange di più è Nichi Vendola. In nessuno dei Comuni in lizza per il ballottaggio c'è un candidato di Sel in grado di vincere.

L'unico, Tonio De Nicolò a Valenzano, parte in svantaggio rispetto ad Antonio Lomoro, sostenuto dal partito di Schittulli. Le liste di Nichi, insomma, sono diventate delle «nichiliste», perché non consentiranno di eleggere nessuno. Chissà che il governatore della Puglia adesso non rimpianga la sua scelta di abbandonare il seggio di Montecitorio, per mantenere il suo incarico di presidente della Regione. Forse il suo posto a Roma, infatti, era più saldo che a Bari.

 

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