candidati europee

CHI C’È IN LISTA? – DA CESA ALLE GIGGINE PASSANDO PER IL 90ENNE ALBERONI, LE CANDIDATURE ALLE EUROPEE SVISCERATE DA CECCARELLI: “UN CASTING DESOLATAMENTE ESTENUATO, RESIDUALE, DI SERIE C, SENZA UN PALPITO NÉ L' OMBRA ASTUTA E SCONTATA DI CANDIDATI CHE SI POSSANO DEFINIRE SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE” – DERBY TRA MUSSOLINIDI, SOVRANISTI DA TALK SHOW E I “NAUFRAGHI DELLA PRIMA, DELLA SECONDA, DELLA TERZA REPUBBLICA”

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”

 

LUIGI DI MAIO E LE 5 DONNE CAPOLISTA DEL M5S ALLE EUROPEE

Nonuagenari, ignoti, scartati, riciclati, trombati da risarcire, professionisti del fuoriuscitismo, girovaghi impenitenti, anime inutilmente in pena, cacciatori di visibilità, personaggi imposti da leader capricciosi, naufraghi della Prima, della Seconda e della Terza Repubblica, e ancora la moglie di Calderoli, l' ennesimo pronipote del Duce, il fidanzato della nipote di Le Pen... Oggi si chiudono le liste, ma già oggi il Luna Park delle candidature ha le luci fioche, irregolari, quasi spente, ormai.

 

CAIO GIULIO CESARE MUSSOLINI

E si vorrebbe tanto definirla, come ai bei tempi, la sarabanda delle ultime ore, ma a osservarla da lontano è o almeno sembra un triste rito di noia perfino scorrevole, un casting desolatamente estenuato, residuale, di serie C, senza un palpito né l' ombra astuta e scontata di candidati che si possano nemmeno definire più specchietti per le allodole.

 

L' intramontabile Cesa prosegue la sua corsa nel nulla con il Cavaliere; l' ex ministro Fitto, altro democristoide, è costretto a negoziare posti sotto la fiammella di Giorgia Meloni. Gli ultimi nomi sgocciolano nella sostanziale indifferenza dei titolisti e per quanto o forse proprio perché assurdi, prevedibili o del tutto sconosciuti, si accolgono con un sospiro di rassegnata diffidenza.

siparietto telese mussolini 1

Cosa potrà mai combinare in Europa, alla sua età (90), il professor Alberoni fattosi inopinatamente fratello d' Italia?

 

E con quale forzata meraviglia si darà conto del consueto derby fra i Mussolinidi facendo finta che non sia già andato in scena l' anno scorso? C' era allora la novizia Rachele, è vero, contro la veterana Alessandra, che adesso dovrà vedersela con Caio Giulio Cesare, che sa tre lingue.

raffaele fitto sudatissimo

L' unico vero pathos, a pensarci bene, è la vertigine che si misura fra la delicatezza del momento, forse i pericoli, comunque l' importanza della partita, e la mediocrità delle liste e degli aspiranti eurodeputati presi nel loro complesso, senza distinzioni di destra o di sinistra, di alto o di basso, di apparati o di spontaneismo social e post-televisivo.

 

Lorenzo Cesa

Certi casi-pilota, piuttosto, certe carriere, certe aspirazioni per non dire certe pretese, come quella di Irene Pivetti scopertasi infine di Forza Italia, appaiono una sfida, più che al trasformismo politico, al senso comune: dalla Vandea all' orsetto post-bossiano, dal latex & frustino a Mastella passando per il lobbismo di Velardi e alla Lega romana, ma come si fa?

 

irene pivetti

Poi uno dice l' antipolitica. Ma tocca pure ricordare cosa disse vent' anni orsono il suddetto Mastella (attribuendolo a Casini): «Alla fine della legislatura un euro-deputato può aver messo da parte anche un miliardo. Un miliardo, capito? Ecco perché vogliono tutti candidarsi, i leader, i sindaci, tutti». Occorre aggiungere che a parte l' arrivo dell' euro, dal 1999 la corsa al biglietto della lotteria di Strasburgo non è che abbia conosciuto slanci ideali o etici.

 

MASSIMO CASANOVA MATTEO SALVINI

In mancanza di attori, campioni, lustrini o coriandoli si premiano stavolta i sovranisti da talk-show, il simpatico professor Rinaldi e la graziosa pasionaria anti-euro Francesca Donato. Anche se occorre ammettere che il rilievo più fantasticamente ribaldo, sempre in ambito leghista, tocca alla candidatura di Massimo Casanova, identificato come il titolare del pregiato stabilimento "Papeete beach" di Milano Marittima, dove la scorsa estate il ministro dell' Interno, a torso nudo, inaugurò il protocollo della conferenza stampa con asciugamano sulla spalla, oltre a farsi immortalare sotto l' ombrellone in "coccole hot" con la fidanzata del momento. E vabbè.

GIULIANO PISAPIA IN TRIBUNALE

 

Ma il Pd farebbe malissimo a sghignazzarci su. Pur con qualche eccezione - l' ex sindaco Pisapia, il medico di Lampedusa Bartolo - la sua lista non solo è modesta fino alla miseria, e anche abbastanza sgangherata, ma perché si vede a occhio che è stata fatta a suon di bilancini, promesse, opportunismi personali e di clan, compromessi meta-bersaniani, aggiustamenti inter-renziani, capriole per far posto a un trionfo di scapitanti post-montiani e ancora più post-montiane.

 

La prima occasione mancata del nuovo segretario. E passi che Zingaretti sia restato a mezzo tempo presidente della regione Lazio (mantenuta per miracolo), ma con che cuore si manda adesso in Europa pure il vicepresidente Smeriglio? Era impossibile che saltasse un giro? Chi governa la regione, gli ospedali, la monnezza, la ricostruzione?

LUIGI DI MAIO E LE 5 DONNE CAPOLISTA DEL M5S ALLE EUROPEE

 

Per non dire dei cinque stelle: a parte l' ideona delle cinque capoliste, subito convenientemente ribattezzate "le Giggine", anche lì sindaci in via di fuga da assecondare ed ex iene da sistemare. Dalla democrazia diretta al modello tardo-medievale delle investiture corre un minimo di slittamento - e punizioni selvagge, vedrai, in caso d' insuccesso. Ci sono momenti in cui la mancanza di credibilità di una classe politica, e anzi la sua degenerazione presentano il conto. Questo è uno di questi.

caio giulio cesare mussolini con giorgia meloni 2caio giulio cesare mussolini con giorgia meloni 1

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...