CHOC ALLA PROVINCIA DI ROMA: ZACCAI TENTA IL SUICIDIO (DIVENNE FAMOSO PER L’ACCUSA DI FESTINI CON TRANS E COCA) - TANGENTI, BONI NON SI DIMETTE DAL CONSIGLIO LOMBARDO, MA SE NE VA IL SUO CAPO SEGRETERIA - MARÒ: MONTI SODDISFATTO DELL’IMPEGNO DELLA BARON(C)ESSA ASHTON - LUSI: L’EX MARGHERITA CHIEDE I DANNI PER DIFFAMAZIONE, TRA I 5 E I 10 MLN € - INCHIESTA SUGLI SCIOPERI DEI TAXI - INGROIA: “NON MI PENTO DI ESSERE ANDATO AL CONGRESSO DEI COMUNISTI” - COLOSSEO, NIENTE “ALBO DEI FINTI CENTURIONI” - L’ATAC SI RIFÀ LE DIVISE: 14 MLN, IL DOPPIO DELLA GDF…
1 - SHOCK IN PROVINCIA: ZACCAI TENTA IL SUICIDIO
Romacapitale.net - Ha tentato il suicidio con un gesto eclatante, nel luogo dove tutti i giorni si recava a lavoro a servizio della sua comunità . à stato salvato grazie all'intervento dei carabinieri Pierpaolo Zaccai, consigliere provinciale del Pdl, 44 anni, mentre cercava di togliersi la vita a Palazzo Valentini. Quando è stato portato via dai militari, con le manette ai polsi, aveva una mano sporca di sangue.
Secondo una prima ricostruzione, la decisione l'avrebbe presa ieri sera, in seguito ad un litigio con la madre, con cui viveva da due anni, dopo al separazione dalla moglie, in un appartamento al primo piano delle "Case Verdi" di Ostia Antica. Avrebbe poi rotto qualche finestra, ferendosi ad una mano. Poco dopo avrebbe rivelato alla sorella l'idea di togliersi la vita: "Vado in Provincia e mi suicido", avrebbe affermato. La donna ha però immediatamente allertato i carabinieri, che sono intervenuti per portarlo in salvo. Trasferito nella stazione dell'Arma di Piazza Venezia, non è escluso che potrebbe sottoporsi nelle prossime ore a Tso.
Zaccai era salito alla ribalta delle cronache già nel 2010, per aver preso parte ad un festino di cocaina e trans nel quartiere Appio e per il quale era stato rinviato a giudizio lo scorso 20 maggio. Confessò anche di fare uso di stupefacenti. Probabilmente, il forte stress causato da questa situazione lo ha indotto a compiere il gesto plateale.
LA STORIA DEL FESTINO A BASE DI COCA E TRANS, E ZACCAI "LAUREATO CON UNA TESI SUL SUICIDIO ADOLESCENZIALE"
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/pier-paolo-zaccai-consigliere-provinciale-pdl-lemulo-di-marrazzo-di-transricoverato-in-stato-confusionale-16925.htm
LA VERSIONE DI ZACCAI DA "OGGI", SETTEMBRE 2010: "SONO CADUTO IN UN TRANELLO
http://bit.ly/yegPLu
2 - TANGENTI: BONI, NON MI DIMETTO PERCHE' SONO INNOCENTE
(ANSA) - "Perché non mi dimetto? Perché sono innocente". E quanto ha replicato il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni, inseguito dai giornalisti nel foyer del Pirellone. Boni è stato letteralmente assediato dalle telecamere e a fatica è riuscito a raggiungere il suo ufficio dietro l'Aula 'scortato' da numerosi commessi. "E' tutto scritto nella lettera, che è quello che avrei letto in Aula, di più non posso dire", si è limitato ad aggiungere.
3 - CASO BONI: DARIO GHEZZI SI DIMETTE
(Adnkronos) - Il capo segreteria di Davide Boni, Dario Ghezzi si e' dimesso. A quanto si apprende durante i lavori del Consiglio regionale Ghezzi, coinvolto nell'inchiesta che riguarda lo stesso Davide Boni, ha rassegnato le proprie dimissioni questa mattina.
4 - TANGENTI: BONI; BOSSI JR,VALORI LEGA ALTRI MA NON VEDO PROVE
(ANSA) - "Io le prove non le ho viste", dice Renzo Bossi a proposito dell'inchiesta per corruzione che coinvolge il presidente leghista del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni. "Conosco comunque i principi della Lega - ha osservato il figlio del Senatur arrivando nell'Aula del Pirellone - e non sono quelli, sono altri" rispetto al quadro che emerge sui giornali in questi giorni. "Noi - ha quindi aggiunto a chi gli chiedeva se la Lega sarà pronta a cambiare opinione se ci saranno altri elementi - la responsabilità la prendiamo sempre tutta. Se, e dico se, si accerteranno certe cose non siamo quelli che negano la verità ".
5 - MARO'; ASHTON, FORNITO A MONTI ULTIME SU CONTATTI UE
(ANSA) L'alto rappresentante Catherine Ashton ha fornito al premier Mario Monti le ultime novità sui contatti in corso tra la Ue e le autorità indiane. Lo riferisce una nota senza fornire dettagli. "L'obiettivo resta di trovare una soluzione soddisfacente alla vicenda", ha spiegato la portavoce della Ashton. L'alto rappresentante e Monti hanno concordato di restare in contatto.
6 - MARO'; MONTI, IMPEGNO ASTHON SOLUZIONE POSITIVA
(ANSA) - L'alto rappresentante dell'Ue Catherine Ashton "si è impegnata ad intraprendere ogni possibile ulteriore passo per arrivare ad una soluzione positiva" della vicenda dei marò italiani detenuti in India. Lo sottolinea il Premier Mario Monti, in una nota diffusa a Bruxelles.
La Ashton, che nel corso dell'incontro di stamane con Monti ha riferito sui più recenti contatti avuti con le autorità indiane, si legge nella nota del presidente del Consiglio, "ha sottolineato alle autorità di Delhi la necessità di inquadrare questo incidente nel contesto della cooperazione internazionale nella lotta contro la pirateria". E di dare "ulteriore impulso alla discussione in corso per giungere alla definizione di regole internazionali sulla presenza di personale delle forze armate a bordo di navi mercantili". Monti e l'alto rappresentante Ue, rimarranno "in stretto contatto" per seguire gli sviluppi della vicenda"
7 - TOBIN TAX: MONTI, SI' MA SI VALUTI IMPATTO SU FAMIGLIE
(ANSA) - L'Italia sostiene gli sforzi per l'introduzione della Tobin Tax, ma ritiene "molto importante" un lavoro tecnico di approfondimento per valutarne "l'impatto sul costo del capitale per le imprese, le famiglie e il settore pubblico". Lo ha detto il premier Mario Monti a Bruxelles.
8 - CASO LUSI: DENUNCIATO PER DIFFAMAZIONE, CHIESTI 10 MLN
(ANSA) - Verrà depositata nei prossimi giorni la denuncia per diffamazione a carico dell'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. Secondo quanto si apprende la richiesta della parte lesa potrebbe essere compresa in una cifra che va dai 5 ai 10 milioni di euro.
La decisione di procedere con una azione civile, dopo le affermazioni fatte dal senatore nel corso della trasmissione Servizio Pubblico e in un articolo apparso sulle colonne del quotidiano Libero, è stata presa nella serata di ieri al termine di un'incontro tra i referenti legali della Margherita. Gli avvocati Alessandro Diddi e Titta Madia mantengono il più stretto riserbo rispetto alla quantificazione del danno. L'intenzione è quella di lasciare ampio margine decisionale al giudice che dovrà pronunciarsi sui due casi di presunta diffamazione: la forbice risarcitoria richiesta dovrebbe attestarsi tra i 5 e i 10 milioni di euro. Il provvedimento sarà presentato presso il tribunale civile di Roma dal professore Salvatore Patti, ordinario di diritto Privato de La Sapienza.
9 - LIBERALIZZAZIONI:AUTORITA' SCIOPERI, INCHIESTA SU TAXI
(ANSA) - L'Autorità di garanzia sugli scioperi, a quanto si apprende, avrebbe deciso di aprire un procedimento di valutazione verso le principali associazioni di categoria dei taxi. Il procedimento, relativo ai blocchi che hanno interessato alcune città fra 12 e 19 gennaio, si fonda su elementi istruttori forniti da Prefetture e utenti.
10 - ANTONIO INGROIA (SOSTITUTO PROCURATORE DI PALERMO) A RADIO 24: "BERLUSCONI PARLA DI GOGNA? MA SE I TEMPI DEI PROCESSI LI HA ALLUNGATI LUI...".
"Berlusconi ha detto che Dell'Utri ha sofferto 19 anni di gogna? Si potrebbe replicare al presidente Berlusconi che quando era al governo poteva fare una riforma della giustizia per accorciare i tempi dei processi, invece ha fatto esattamente il contrario. Ha fatto approvare provvedimenti che li hanno allungati. Dunque anche il processo Dell'Utri è durato così tanto per colpa di Berlusconi, questo è sicuro". Così il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, alla Zanzara su Radio 24. "Se di gogna si può parlare - aggiunge Ingroia alla Zanzara - Berlusconi dovrebbe prendersela con se stesso". Sulla pronuncia della Cassazione Ingroia dice: "Sì, mi sento sconfitto, è un mancato riconoscimento di un lavoro di anni. Ma non ho perso tutte le speranze, in due anni il processo si può fare".
Poi fa un paragone: "Rispetto ad altri processi per concorso esterno ci sono molte più prove e più concrete. Sarebbe ingiusto rispetto a Bruno Contrada, per esempio, se Dell'Utri se la cavasse mentre lui è finito in galera. Su Contrada c'erano meno prove a carico". Come definisce Dell'Utri?, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. "Un ambasciatore di Cosa Nostra nel mondo imprenditoriale e finanziario milanese - risponde Ingroia alla Zanzara - lo dissi tanti anni fa e non ho mai cambiato opinione. Un portatore di interessi della mafia. Anche l'avventura politica del senatore Dell'Utri nasce per gli interessi di Cosa Nostra. L'idea della costituzione di Forza Italia è del senatore Dell'Utri ed è anche nell'interesse della mafia. Rimango convinto di questo. Berlusconi? Su questo non ci sono riscontri", conclude il procuratore aggiunto di Palermo a Radio 24.
11 - INGROIA (SOSTITUTO PROCURATORE DI PALERMO) A RADIO 24:"NON MI PENTO, TORNEREI DOMANI AL CONGRESSO DEI COMUNISTI.
"Nonostante il Csm non mi pento di essere andato al congresso del Pdci, ci tornerei anche domani - dice Antonio Ingroia alla Zanzara su Radio 24 - e devo dire che andrei anche da altri partiti. Sì, se mi invitassero Alfano e Berlusconi andrei a parlare di giustizia pure dal Pdl. Basta che mi facciano parlare e non mi interrompano...". Ingroia, procuratore aggiunto a Palermo e pm del processo Dell'Utri in primo grado, attacca poi Luciano Violante alla Zanzara su Radio 24: "Violante? Io non ho cambiato idea, ma la coerenza non è obbligatoria. Anni fa lui la pensava in maniera molto diversa, oggi scrive che la magistratura dovrebbe essere subordinata alla politica, rivendicando un primato della politica che in questo campo mi pare assurdo".
Ma lei ha in mente di candidarsi, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo? "Mai dire mai - dice Ingroia - sicuramente dopo la magistratura mi voglio occupare della società . Ho già rifiutato varie proposte di candidatura e comunque se decidessi di fare politica non lo farei mai nella città di Palermo. Dunque a fare il sindaco non ci penso proprio". Infine, torna sul congresso del Pdci dove ha parlato dal palco, suscitando polemiche feroci. "Non mi pento di essere andato al congresso dei comunisti italiani, ci tornerei anche domani - conclude Ingroia a Radio 24 - e devo dire che andrei anche da altri partiti. Sì, se mi invitassero Alfano e Berlusconi - ripete nuovamente - andrei a parlare di giustizia pure dal Pdl. Basta che mi facciano parlare e non mi interrompano...".
12 - BNL: CONDIZIONI MUTUI SENATO PREVISTE IN CONVENZIONE 2006
(Adnkronos)- "In relazione a notizie pubblicate nei giorni scorsi da alcuni media, si precisa che le condizioni applicate da Bnl sui mutui alla clientela del Senato rientrano nell'ambito di una convenzione sottoscritta nel 2006 e relativa sia alla gestione del Servizio di Cassa sia alle esigenze bancarie dei clienti dello sportello interno al Senato. Inoltre, le condizioni, cosi' come presentate, non corrispondono a quanto effettivamente previsto dalla stessa convenzione". Lo precisa una nota di Bnl.
"Le condizioni offerte per la convenzione al Senato -continua la nota- sono state stabilite sulla base di parametri di mercato vigenti al momento della sottoscrizione dell'accordo e, nel complesso, risultano in linea con quelle applicate nell'ambito di convenzioni attualmente in essere con altri enti ed istituzioni e stipulate da Bnl nello stesso periodo". "Inoltre, per completezza di informazione, si ricorda che la convenzione con il Senato -prosegue la nota- ha prodotto finora un numero estremamente limitato di mutui".
"Le procedure per l'assegnazione di una convenzione -si legge ancora nella nota- prevedono che la banca partecipante alla gara presenti un'offerta complessiva di prodotti e servizi a condizioni competitive e dedicate alla clientela di riferimento, prendendo in considerazione le economie di scala attese dalla gestione degli sportelli interni. E' sulla base di tale meccanismo che Bnl ha definito le caratteristiche dell'offerta al Senato, ai Senatori e ai dipendenti di tale Istituzione e, in generale, delle altre convenzioni in atto. Bnl gestisce numerose convenzioni di Cassa e Tesoreria con Enti pubblici, molte delle quali prevedono la gestione di sportelli interni".
13 - COLOSSEO: LA DIRETTRICE BOCCIA L'ALBO DEI 'CENTURIONI', DEGRADO INTOLLERABILE
(ADNKRONOS) - "Piazza del Colosseo e' nell'elenco dei siti dell'Unesco. e' un bene universale e come tale qualunque elemento di degrado non dovrebbe essere tollerabile. bancarelle abusive, finti gladiatori. niente di tutto questo dovrebbe essere permesso in quel luogo". Rossella Rea, direttrice del Colosseo, boccia cosi', in un'intervista a 'il Messaggero', l'ipotesi di una delibera comunale per istituire un albo dei 'centurioni', quei figuranti di strada che vestiti da militari romani o da gladiatori posano, a pagamento, per foto con i turisti.
"Su quest'area ci sono vincoli dal 1985, tra cui rientra anche il divieto di attivita' dei figuranti di strada davanti all'area del Colosseo. Nonostante questo -sottolinea Rea- i gladiatori continuano a imperversare. Qui e fino ai Fori Imperiali e a piazza Venezia. Forse sarebbe ora che i vigili facessero rispettare le disposizioni del Ministero a tutela dei beni culturali".
"Il degrado che c'e' davanti al Colosseo non e' degno di una citta' come Roma. Nessun'altra capitale europea si presenta con questo biglietto da visita. E poi il concetto di degrado che riguarda la piazza viene esteso anche al Colosseo, ma il Colosseo non e' in stato di degrado, tutto il resto invece si", accusa Rea.
14 - ATAC SBORSA 14 MLN PER RIFARSI IL LOOK
Luisa Leone per "Milano Finanza"
Questione di stile. L'Atac, l'azienda per il trasporto pubblico della Capitale, è pronta a sborsare quasi 14 milioni di euro per le divise dei suoi conducenti, macchinisti e controllori. à stato pubblicato ieri il bando per la fornitura dei nuovi capi d'abbigliamento, a cui le aziende interessate dovranno rispondere entro il prossimo 11 aprile.
Il capitolato speciale pubblicato sul sito Atac è piuttosto dettagliato, ma purtroppo non è stato possibile stabilire con precisione quanti siano in tutto i capi richiesti dall'azienda guidata dall'amministratore delegato Carlo Tosti, perché l'allegato relativo ai quantitativi non era presente nel pdf disponibile sul sito.
A ogni modo, leggendo i documenti a disposizione si capisce che la fornitura riguarda sia le divise estive sia quelle invernali e visto che il contratto dura quattro anni e le divise vengono cambiate ogni due, chi si aggiudicherà l'appalto dovrà mettere a disposizione nel tempo due forniture di ogni capo richiesto. Sicuramente si tratta di quantità ingenti, ma anche il prezzo di partenza del bando è di tutto rispetto, soprattutto se si considerano le difficoltà economiche in cui versa l'Atac, nonostante la cura di efficienza avviata con l'arrivo di Tosti all'inizio del 2011.
Spiegano dalla società che sui circa 12 mila dipendenti alcuni dei 6.500 conducenti indossano ancora le vecchie divise Trambus, società che non esiste più dopo la fusione con la stessa Atac. Non si mette in dubbio, quindi, che ci sia bisogno di un cambio, ma i 13,8 milioni «oltre Iva» previsti per le nuove divise a un primo sguardo sembrano davvero tanti se li si paragona, ad esempio, alla mole di vestiario acquistato praticamente per lo stesso prezzo dalla Guardia di Finanza, che circa un anno fa ha sostituito le uniformi dei suoi 65 mila uomini. Il cambio per le Fiamme Gialle è avvenuto anche in seguito a un contenzioso con il Corpo Forestale, che fino a quel momento aveva una divisa di colore identico. Visto che per pochi anni questa uniforme era più anziana di quella della GdF, il Tar ha dato ragione ai forestali e così i finanziari si sono dotati di nuovi uniformi un po' più scure e completamente nuove.
In una delle ultime tranche di acquisti, iniziati nel 2009, l'arma ha pubblicato bandi per un controvalore di circa 16 milioni. Con questa cifra, che alla fine è risultata più bassa (come spesso accade in queste procedure e come potrebbe accadere anche nel caso dell'Atac), la Guardia di Finanza ha acquistato quantitativi da esercito: 14 mila giacche a vento, 20 mila uniformi estive, 23 mila pantaloni estivi, 5 mila tute, 60 mila camice estive, 29 mila camicie invernali, 20 mila uniformi invernali con una giubba e due pantaloni e quasi 14 mila cappotti impermeabilizzati. Ancora, per le sole divise, in un'altra tornata di acquisti, sono stati spesi circa 4 milioni per 41 mila 500 uniformi invernali (con una giubba e due pantaloni) e 25 mila estive.
Non solo. Per massimizzare il ritorno dell'operazione new look la Guardia di Finanza si è messa in testa di vendere le vecchie uniformi. Sul sito della GdF si possono trovare i bandi per la vendita di «vestiario grigio-verde dichiarato fuori uso». Con una procedura avviata lo scorso 5 dicembre, per esempio, sono state messe in vendita 37 tonnellate di «stracci di vestiario grigio-verde provenienti dalle dismesse divise del Corpo» per poco più di 2 mila euro. Chissà se anche l'Atac una volta acquistati i nuovi abiti cercherà di vendere i suoi stracci.
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