edi rama giorgia meloni albania migranti

CI SONO AGENTI DI SERIE A E AGENTI DI SERIE B – MENTRE 295 TRA POLIZIOTTI, CARABINIERI E FINANZIERI ALLOGGIANO IN HOTEL A 5 STELLE IN ALBANIA, IN ATTESA CHE ARRIVINO I MIGRANTI NEI CENTRI COSTRUITI DAL GOVERNO ITALIANO, CI SONO 15 AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA CHIUSI IN CONTAINER PREFABBRICATI, A FARE LA GUARDIA A UN CARCERE VUOTO – CAMERE MUTIPLE, SENZA ARREDI ELEMENTARI E STANZE COMUNI: CONDIZIONI CHE VIOLANO L’ACCORDO FIRMATO NEL 2023 DAL SOTTOSEGRETARIO DELMASTRO (GRANDE AMICO DELLE GUARDIE…)

Estratto dell’articolo di Alessandro Mantovani per “il Fatto quotidiano”

 

HOTEL A 5 STELLE PER LA POLIZIA ITALIANA IN ALBANIA

L’avventura coloniale del governo Meloni in Albania si arricchisce di un altro capitolo sconcertante. Un sindacato protesta perché gli agenti penitenziari dislocati al di là dell’Adriatico, al momento 15 tenuti lì a non fare nulla, sono alloggiati in camere da due o tre letti in moduli prefabbricati, a differenza di poliziotti e carabinieri ospitati in alberghi a 4 e 5 stelle sul mare.

 

“Quanto sta avvenendo è inaccettabile”, scrive Gennarino De Fazio, segretario della Uil Pa Polizia penitenziaria, che chiede alla presente del Consiglio di “far cessare la discriminazione”. “È caporalato, gli agenti penitenziari vengono impiegati in Albania in condizioni inferiori a quelle contrattuali, come i migranti nei campi”, dice De Fazio al Fatto.

 

SALA COMUNE - CONTAINER PER POLIZIA PENITENZIARIA IN ALBANIA

I suoi colleghi fanno la guardia a un carcere vuoto. […] In quel mini-penitenziario (20 posti) dovrebbero finire i richiedenti asilo responsabili di eventuali reati commessi nel Centro di permanenza di Gjadër, ma non c’è nessuno nemmeno lì.  […]

 

Vedremo se ci porteranno altri stranieri soccorsi in mare, con il rischio di riportarli subito in Italia se i giudici negheranno ancora la convalida. Come è successo per i primi 16, anzi dodici. Quattro li avevano già riportati indietro: non si erano accorti che due erano minorenni e due avevano problemi di salute. Nell’attesa, in Albania teniamo gran parte degli oltre 200 agenti per lo più della Polizia di Stato (ma anche carabinieri e finanzieri) previsti per la capienza massima di 1040 stranieri “trattenuti”. Costano 130 euro lordi al giorno solo di indennità, più il vitto.

HOTEL A 5 STELLE PER LA POLIZIA ITALIANA IN ALBANIA

 

Per loro, scrive la Uil Pa, “il ministero dell’Interno ha aggiudicato il servizio di ‘alloggiamento in camere singole alberghiere con ristorazione e servizi connessi’, per la durata di 12 mesi, al costo unitario giornaliero onnicomprensivo di euro 80’ e ‘per una spesa massima stimata di euro 8.897.200’”.

 

Si chiamano, ricorda la Uil Pa, “Rafaelo Executive e Hotel Comfort, due alberghi sul mare a 5 e 4 stelle con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante”. E invece “il ministero della Giustizia (?) continua a tenere gli appartenenti alla polizia penitenziaria in strutture prefabbricate, al piano superiore degli uffici del carcere raggiungibile da una scala esterna (tipo scala di emergenza), in camera multipla, senza gli arredi più elementari, con un’unica Tv sostenuta da due banchi simil scolastici (neppure a rotelle!) e installata in una ‘sala relax’ (sic!) allestita, parrebbe, con sedie provenienti dal Cpr”.

 

LA QUESTIONE MIGRANTI IN ALBANIA SPIEGATA DA NATANGELO

De Fazio denuncia la violazione dell’Accordo dell’ottobre 2023 che prevede, per i poliziotti penitenziari in missione, stanze singole con poltroncina, tv e altri arredi. L’ha firmato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove (FdI), molto vicino alla penitenziaria, che ieri non ci ha risposto.

 

In Albania ci saranno fino 45 agenti penitenziari per un massimo, teorico, di 20 detenuti.

Per De Fazio è “paradossale, antieconomico, un pugno nello stomaco sferrato agli agenti che nelle carceri sorvegliano anche più di un centinaio di detenuti a testa”.

vignetta migranti in albania 1vignetta sui migranti in albaniamigranti ALBANIAIL DECRETO LEGGE SUI PAESI SICURI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA centro migranti DI GJADER IN ALBANIA CONTAINER PER POLIZIA PENITENZIARIA IN ALBANIA

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”