CI PENSA MATTARELLA A RIMETTERE LE MATRICI AL LORO POSTO – IN OCCASIONE DEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA BOMBA SUL TRENO ITALICUS, IL CAPO DELLO STATO METTE A TACERE TUTTI: “NELLA CATENA SANGUINOSA DELLA STAGIONE STRAGISTA DELL'ESTREMA DESTRA ITALIANA, DI CUI LA STRAGE DELL'ITALICUS È PARTE SIGNIFICATIVA, EMERGE LA MATRICE NEOFASCISTA”– UN AVVERTIMENTO CHIARO DOPO LA POLEMICA TRA GIORGIA MELONI E I PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI BOLOGNA... - LA RUSSA: "TERRIBILE STRAGE DI MATRICE NEOFASCISTA COME STABILITO DALLA CASSAZIONE"
ITALICUS: MATTARELLA, 'E' PARTE STAGIONE STRAGISTA MATRICE NEOFASCISTA'
(Adnkronos) - "Cinquant'anni fa la strategia terroristica che mirava a destabilizzare la Repubblica colpì il treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro, seminando morte e dolore. Era un convoglio diretto in Germania, affollato di viaggiatori, molti dei quali migranti che tornavano al lavoro.
Undici passeggeri morirono nell'incendio che seguì l'esplosione. La dodicesima vittima fu un ferroviere, Silver Sirotti, medaglia d'oro al valor civile per il suo eroismo: perse la vita salvandone molte altre. La sua generosità, unita a un grande coraggio, costituisce una testimonianza imperitura di quei valori di umanità e solidarietà, che gli assassini e i loro complici volevano sradicare".
Così in una dichiarazione il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione dell'anniversario della strade dell'Italicus. "Nel giorno dell'anniversario -sottolinea Mattarella- rinnoviamo i sentimenti di vicinanza e condivisione della Repubblica ai familiari delle vittime e ai tanti feriti.
Nella catena sanguinosa della stagione stragista dell'estrema destra italiana, di cui la strage dell'Italicus è parte significativa, emerge la matrice neofascista, come sottolineato dalla sentenza della Corte di Cassazione e dalle conclusioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia P2, pur se i procedimenti giudiziari non hanno portato alla espressa condanna di responsabili. La società italiana e le sue Istituzioni seppero respingere quell'attacco alla convivenza civile grazie alla forza e alla coesione dell'unità della comunità nazionale, fondata sui principi della nostra Costituzione".
ITALICUS: LA RUSSA, 'TERRIBILE STRAGE DI MATRICE NEOFASCISTA'
(Adnkronos) - "È con profonda commozione che ricordiamo la terribile strage dell'Italicus, avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974. Un ordigno fatto esplodere mentre il treno viaggiava sulla linea ferroviaria Bologna-Firenze, nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro provocò la morte di dodici persone. A distanza di 50 anni da questo attentato di matrice neofascista - come stabilito dalla Corte di Cassazione - rinnoviamo il nostro dolore e ci stringiamo alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti per una ferita che resta ancora aperta". Lo scrive su Fb il presidente del Senato, Ignazio LA Russa.
LA STRAGE DI BOLOGNA SECONDO GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
ITALICUS "VOGLIAMO LA VERITÀ"
Estratto dell’articolo di Filippo Fiorini per “La Stampa”
Per inerzia, il treno arrivò in fiamme alla stazione di San Benedetto, sull'Appennino.Era carico di morti e di gente nel panico. La bomba, però, era esplosa in galleria. Così come volevano gli attentatori del notturno Roma-Monaco. L'avevano messa a Firenze ed erano scesi.
Mauro Russo, in quelle prime ore del 4 agosto '74, sulla strada per Bologna incrociò un suo coetaneo, Franco Sirotti, ragazzino come lui, che viaggiava in senso opposto e che ancora non conosceva, ma con il quale avrebbe poi condiviso per sempre un'amicizia e sentimenti molto particolari: il lutto, il trauma, la difficoltà di capire, la delusione di processi che identificavano le responsabilità di neofascisti e P2 pur assolvendoli e, a 50 anni oggi da quella che è passata alla storia come la Strage dell'Italicus, la speranza in un nuovo processo e in uno Stato che sveli i suoi segreti.
STRAGED THINGS - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Il 2 agosto 2024 è stato un anniversario turbolento. Per la prima volta in 44 anni, praticamente tutta la panoramica dei ruoli nell'attentato che il primo giorno di ferie del 1980 uccise 85 persone in stazione a Bologna è completa. Fin dalla vigilia, Paolo Bolognesi, che rappresenta le vittime, ha sostenuto ci siano origini comuni e coincidenza di idee tra il post-fascismo, la massoneria sovversiva di Licio Gelli e l'attuale governo. La premier Giorgia Meloni gli ha risposto respingendo con sdegno queste affermazioni, accusandolo di mettere in pericolo lei e gli altri ministri, e invitandolo ad abbassare i toni.
[…] Mauro Russo e Franco Sirotti erano alle spalle di Bolognesi al corteo, ieri l'altro, con il loro striscione dell'associazione vittime dell'Italicus. Le due stragi hanno la stessa matrice.
Questi 12 morti e 48 feriti, però, sono sempre stati trattati come vittime minori.
All'1,35 del 4 agosto '74, Marisa, la sorella appena maggiorenne di Mauro, parlava con Silver, il fratello 23enne di Franco, nell'intercapedine del vagone 5, quando i contatti dell'orologeria si sono toccati.
Proteggendola col suo corpo dall'onda d'urto, Silver compì il primo dei gesti che poi, nei minuti successivi, lo portarono a una medaglia d'oro e al soprannome di «ferroviere eroe». Franco si ricorda che quando arrivò a San Benedetto con sua madre, vide «i 12 corpi stesi sulla banchina. Siccome non erano stati identificati, Silver era dato per disperso. Per prima, trovarono la visiera della sua uniforme».
A quel punto, Franco aveva appena incrociato Mauro, che viaggiava in ambulanza verso valle. Anche lui si ricorda l'uniforme. «Una divisa da ferroviere che mi prende e mi trascina».
Era seduto nella carrozza quando c'è stato lo scoppio. Oltre a questo, ricorda «un grande silenzio, un odore di carne bruciata che era anche la mia» e naturalmente le ultime immagini da vivi di sua madre, suo padre e suo fratello. A forza di andare avanti e indietro a salvare gente, anche Silver morì. «Col tempo ho capito che la sua eredità è il messaggio da tramandare al prossimo. Un modello da seguire», ragiona Franco.
Sia lui che Mauro hanno partecipato ai processi e si spendono nelle iniziative pubbliche. Il primo fa notare «che i giudici ci hanno sempre detto: sappiamo i nomi, ma non abbiamo le prove per condannare» e questo gli brucia. Il secondo ipotizza che se non tutti i segreti sono ancora venuti a galla, «forse è perché qualcuno dei responsabili è ancora vivo». Per questo, si sono organizzati con un pool di avvocati e promettono di presentare presto nuove prove e tornare in tribunale. In Italia, il reato di strage non si prescrive.
GIORGIA MELONI E LA MATRICE DELLA STRAGE DI BOLOGNA - VIGNETTA BY ELLEKAPPAGIORGIA MELONI COME IMANE KHELIF - MEME BY EMILIANO CARLI