unione europea patto stabilita olaf scholz emmanuel macron giorgia meloni

COME LO FAMO ‘STO PATTO DI STABILITÀ? - LA SPAGNA PROPONE DI SCORPORARE DAL DEFICIT GLI INVESTIMENTI LEGATI AI FONDI UE COME IL PNRR E AL TEMPO STESSO SARÀ OBBLIGATORIO GARANTIRE UN TAGLIO MINIMO ANNUALE DEL DEBITO - BISOGNA DEFINIRE L'ENTITÀ DELLA RIDUZIONE DEL DEBITO E IL TETTO MASSIMO PER GLI INVESTIMENTI CHE POTRANNO ESSERE SCORPORATI: TROVARE UNA SINTESI RICHIEDERÀ UNA TRATTATIVA SERRATA - CI SARANNO LE "SALVAGUARDIE COMUNI" DA INSERIRE PER FAR SÌ CHE QUESTI PERCORSI DI AGGIUSTAMENTO ASSICURINO UNA TRAIETTORIA DISCENDENTE DEL DEBITO…

PATTO DI STABILITA E CRESCITA

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa

 

Sì alla possibilità di scorporare gli investimenti legati ai fondi Ue come il Pnrr dal computo della spesa, seppur con un tetto massimo annuale. Sì anche alla possibilità di invocare l'aumento delle spese militari tra i "fattori rilevanti" per scongiurare una procedura. Ma al tempo stesso sarà obbligatorio garantire un taglio minimo annuale del debito. È questa la "zona di atterraggio" definita dalla presidenza spagnola dell'Unione europea per il nuovo Patto di Stabilità e Crescita […]

giancarlo giorgetti al forum ambrosetti di cernobbio

 

Tendendo una mano alle richieste italiane (sugli investimenti) e a quelle tedesche (sul debito), il governo di Madrid è convinto di aver trovato il punto di equilibrio per quella che tutti considerano "la riforma delle riforme".

 

La proposta […] è frutto delle consultazioni con tutti i 27 ministri delle Finanze […] Il testo sarà esaminato nei gruppi di lavoro in cui siedono i consiglieri dei 27 per le materie economico-finanziarie già nei primi giorni di questa settimana. Dopodiché saranno i ministri stessi a negoziare gli aspetti-chiave alla riunione in programma il prossimo 17 ottobre a Lussemburgo. Ci sono infatti due punti ancora da definire […]: l'entità della riduzione minima annuale del debito e il tetto massimo per gli investimenti che potranno essere scorporati.

 

ursula von der leyen giorgia meloni tunisia

Trovare una sintesi richiederà una trattativa serrata […] la proposta di riforma che era stata messa sul tavolo dalla Commissione prevede percorsi di aggiustamento pluriennali basati sul parametro della spesa e definiti da ogni singolo Stato con la Commissione. La prima parte del documento della presidenza spagnola descrive le "salvaguardie comuni" da inserire per far sì che questi percorsi di aggiustamento assicurino una traiettoria discendente del debito.

 

I Paesi che sfondano il tetto del 60% (come ad esempio l'Italia) dovranno garantire un taglio minimo annuale del debito. Il governo tedesco voleva una riduzione annua pari almeno all'1% del Pil. Difficile si arrivi a quel livello, ma il principio c'è anche se il valore annuo è ancora tutto da negoziare.

 

giancarlo giorgetti al forum ambrosetti di cernobbio

[…] i Paesi dovranno rispettare una clausola di "no-backloading", ossia di non rinvio. Questo impedirà di spostare tutti gli sforzi fiscali sugli ultimi anni del periodo di aggiustamento, in modo da spalmarli in modo equo. Così facendo, i governi vicini alla fine del loro mandato non potranno caricare gli oneri maggiori sugli esercizi della legislatura successiva. Resta ovviamente la necessità di assicurare un aggiustamento di bilancio annuo pari allo 0,5% del Pil in caso di sforamento del tetto del 3% del deficit, come già previsto dalla proposta della Commissione.

 

URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI

Il secondo capitolo introduce una serie di correttivi per incentivare gli investimenti.

E le proposte sembrano andare incontro alle richieste italiane, visto che riprendono i punti fissati dal ministro Giancarlo Giorgetti nel suo intervento all'Ecofin di Santiago de Compostela. […] Starà al negoziato definire il […] livello massimo della spesa per investimenti che potrà essere scorporato. Ma anche in questo caso, il principio tanto caro al governo italiano c'è. […] Si conferma inoltre la possibilità di allungare il percorso di aggiustamento – da 4 a 7 anni – in cambio di riforme e investimenti, ma con un avvertimento […]

 

Per quanto riguarda i meccanismi di attivazione delle procedure per disavanzo eccessivo, quella per il debito si attiverà in modo automatico quando ci sarà una determinata deviazione dal percorso di aggiustamento. Nel capitolo dedicato alla "governance" del Patto, infine, si rafforza il ruolo del Consiglio. Per esempio viene assegnato un ruolo di valutazione permanente allo "European Fiscal Board", che è l'organismo consultivo della Commissione. Ma che, con la riforma, cambierà "padrone": il suo presidente sarà infatti nominato dal Consiglio (cioè dai governi) e non più dalla Commissione.

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…