mike pompeo bergoglio papa francesco jerry falwell donald trump

COME MAI MIKE POMPEO HA “SCOMUNICATO” IL VATICANO PROPRIO ORA? L’ATTACCO DEL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO SULL’ACCORDO DI BERGOGLIO CON LA CINA ARRIVA A POCHI GIORNI DAL SUO ARRIVO A ROMA PER UN INCONTRO CON IL PAPA. NON POTEVA ASPETTARE? SI TRATTA DI UNA MOSSA ELETTORALE: DOPO LO SCANDALO SESSUALE CHE HA TRAVOLTO IL LEADER EVANGELICO FALWELL TRUMP PUNTA AL BACINO CATTOLICO USA. CHE È MOLTO POLEMICO CON FRANCESCO…

 

 

 

 

PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEO

Maria Antonietta Calabrò per www.huffingtonpost.it

 

Il “fattore tempo” serve a spiegare l’ iniziativa senza precedenti del Segretario di Stato americano Mike Pompeo di “scomunicare” il Vaticano (con un articolo sulla rivista cattolica conservatrice First thing e il successivo lancio via twitter sabato notte, in quanto il rinnovo dell’accordo con la Cina per la nomina dei vescovi cattolici ne minerebbe la autorità morale).

 

donald trump con il papa

Pompeo è atteso Oltretevere (e a Roma) tra pochi giorni. Il 29 settembre, parteciperà ad un convegno organizzato proprio in Vaticano (dove incontrerà Papa Francesco) sulla libertà religiosa nel mondo (come già ebbe a fare nel settembre del 2019 ) e quindi avrebbe potuto esprimere le sue riserve in quella sede.

 

Ma evidentemente l’accelerazione che si è percepita pubblicamente al rinnovo dell’accordo cinovaticano firmato nel settembre del 2018, ha spinto Pompeo di anticipare i tempi.

 

papa bergoglio e la bandiera cinese

A distanza di pochi giorni sono avvenuti due fatti. Il portavoce ufficiale del Ministero degli Esteri cinese ha affermato che il suo paese è molto soddisfatto di come si è sviluppato l’accordo con il Vaticano.

 

Poi sette giorni fa - in un dialogo massmediatico a distanza - a margine di un convegno presso l’Ambasciata italiana presso la Santa Sede (dove era presente anche il premier italiano Giuseppe Conte, sulla Ostpolitik del cardinale Achille Silvestrini, mentore del presidente del Consiglio), è stato lo stesso Segretario di stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, a esprimersi con la stampa, sottolineando che si sta procedendo rinnovo.

PIETRO PAROLIN GIUSEPPE CONTE

 

Di qui la “necessità di un “intervento” forte degli Stati Uniti, che vedono stringersi i rapporti tra Cina e Vaticano nell’anno peggiore dei loro rapporti con Pechino, a poche settimane dalle elezioni presidenziali, con la terribile pandemia ( la sua origine e i suoi tempi), il crollo dell’economia statunitense, il balzo al primo posto, secondo il Financial Times, del gigante asiatico nel commercio mondiale.

 

carlo maria vigano' 4

E tutto questo nonostante che Pompeo da circa un anno ha tessuto fra Casa Bianca e Santa Sede un dialogo sulla libertà religiosa. Pompeo ha perfino istituito un board all’interno del Dipartimento di Stato presieduto dall’ex ambasciatrice americana presso la Santa Sede Mary Ann Glendon (sua insegnante ai tempi della Harvad Law School ) con l’obiettivo di rileggere le dichiarazioni internazionali sui diritti umani alla luce del diritto naturale).

 

L’intervento di Pompeo ha che fare con la campagna elettorale americana, anche sotto un altro aspetto.

 

donald trump jerry falwell jr

Trump dopo aver puntato nelle elezioni per il primo mandato sugli evangelici come sua base elettorale religiosa, l’incidente di percorso di uno dei principali leader di quella chiesa, il raffreddamento degli altri evangelici ( causa gestione pandemia) , ha “puntato” il bacino elettorale cattolico, che potrebbe fare la differenza. Mentre a giorni ci sarà la nomina di una giurista cattolica alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

 

Quello americano però è un cattolicesimo spesso fortemente polemico con Papa Francesco, alimentato dai rosari per la rielezione di Trump dell’ex Nunzio Carlo Maria Viganò, e dalla gigantesca ombra che proietta sugli ultimi decenni, l’operato dell’ ormai spretato ex cardinale di Washington McCarrick (ritenuto colpevole di abusi sessuali e di coscienza contro seminaristi e ragazzini), che aveva fatto della Cina uno dei suoi interlocutori privilegiati, dove ha viaggiato regolarmente anche sotto Bergoglio, e dove veniva ospitato nei seminari della chiesa cattolica riconosciuta dal regime ( non quella sotterranea).

 

IVANKA E MELANIA TRUMP CON PAPA BERGOGLIO

Tanto che dopodomani, 23 settembre il ministro della Giustizia dell’amministrazione Trump, Willian Barr , riceverà Christifideles Laici Award in occasione del National Catholic Prayer Breakfast, un’ alta onorificenza per personalità cattoliche.

 

Naturalmente, i Papi nel corso di Duemila anni storia di conflitti tra il Trono e l’Altare ne hanno visti tanti.Molti di quei Troni non ci sono più e il Successore di Pietro è ancora lì.

 

All’inverso, ci sono stati Troni alleati con l’Altare, anche al di là di ogni sostenibilità. E’ questo il caso della Cina odierna? E’ questo che verrà a dire in Vaticano Pompeo, nei suoi incontri riservati?

PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEO 1

 

Il Segretario di Stato (precedente incarico Direttore della CIA) in questa occasione potrebbe portare Oltre le Mura prove concrete delle “ingerenze “ di Pechino contro la Chiesa, a cominciare dagli attacchi informatici avvenuti a giugno contro la stessa Santa Sede da un gruppo hacker sponsorizzato dal governo di Pechino.

 

Intanto, pochi giorni fa rispondendo a una domanda della Reuters, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha dovuto dichiarare ( tre mesi dopo che l’attacco è stato reso pubblico da fonte americana) che il suo governo condanna questo tipo di attacchi.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…