vladimir putin volodymyr zelensky ucraina russia

COME METTERE FINE AL MASSACRO DELLA GUERRA IN UCRAINA? - LUCIO CARACCIOLO: “L'ESTABLISHMENT MILITARE E PARTE DI QUELLO POLITICO AMERICANO PUNTANO ALLA SOLUZIONE "COREANA". ENTRO L'ANNO, SI TRACCIA UNA LINEA SUL TERRENO LUNGO LA QUALE SI BLOCCA IL CONFLITTO. ARMISTIZIO SENZA LIMITE DI TEMPO. CON UN'AMPIA ZONA DEMILITARIZZATA A DIVIDERE I CONTENDENTI. LE QUESTIONI TERRITORIALI VENGONO DEMANDATE A UNA FUTURA CONFERENZA DI PACE. AGLI UCRAINI È OFFERTA UNA GARANZIA INTERNAZIONALE DI SICUREZZA CHE IMPEGNI RUSSI, AMERICANI E ALTRE POTENZE, MENTRE GLI EUROPEI CONCEDONO A KIEV INGRESSO NELLA UE E ACCESSO A FONDI SPECIALI PER LA RICOSTRUZIONE”

Estratto dell’articolo di Lucio Caracciolo per “La Stampa”

 

lucio caracciolo a otto e mezzo 1

Il dramma della guerra in Ucraina è che sembra destinata a finire solo quando uno o entrambi i contendenti non avranno più le risorse per continuarla […] Ma è davvero così? Siamo prigionieri di un destino? […] ci sono i margini per congelare il conflitto prima che a farlo sia l'inverno atomico. Se ne deve perché siamo umani, e lo sono anche i contendenti […] mossi dall'istinto di conservazione.

guerra in ucraina sul fronte est

 

[…] Premessa: non potrà essere vera pace, stante l'odio e gli orrori accumulati. Ma già un lungo periodo di sospensione servirebbe a stemperare il clima apocalittico e a preparare, se non la pace, la non-guerra. Questo conflitto ha almeno tre dimensioni.

 

La prima, diretta, è lo scontro fra impero russo in decadenza e nazione ucraina in formazione, oggi saldata come mai dall'aggressione di Mosca, domani vedremo. Partita cominciata oltre cent'anni fa […] di cui è arduo vedere la fine, se non nella scomparsa di uno o entrambi i soggetti in competizione. […]

guerra in ucraina sul fronte est

 

La seconda partita, sempre meno indiretta, è fra Russia e America o "Occidente collettivo", per usare il gergo di Putin. Posta in gioco la frontiera orientale della Nato, che per Mosca non deve includere l'Ucraina. Ragione di fondo adottata dal Cremlino per spiegare l'"operazione militare speciale". Questa dimensione ci investe direttamente come europei e italiani […]

CACCIA RUSSO

 

La terza, ancora fredda, inquadra il campo di battaglia ucraino nella competizione strategica fra Stati Uniti e Cina, con la Russia sempre più schiacciata su Pechino per mancanza di alternative. Gli americani considerano primaria questa partita, con l'Ucraina teatro importante ma non decisivo.

 

guerra in ucraina 5

Se ne deduce che la prima dimensione, quella russo-ucraina, sia pressoché intrattabile […] La seconda e la terza versione sono invece gestibili. In altri termini: saranno America e Russia a decidere la fine o la continuazione dello scontro. Con la Cina in veste di disonesto sensale (i cinesi hanno tutto l'interesse a tenere in piedi Mosca e a indebolire Washington) entrato clamorosamente in gioco via progetto di pace concordato in parte con Putin, i cui eventuali effetti misureremo già nei prossimi giorni.

 

guerra in ucraina 3

Qualcosa si muove, sottotraccia, nel triangolo sino-russo-americano. In particolare fra Mosca e Washington. I sondaggi segreti non hanno finora prodotto nulla di visibile […] Il ragionamento del Pentagono – osteggiato da altri centri di potere, quali il Consiglio per la Sicurezza Nazionale e il Dipartimento di Stato, con Biden chiamato a trovare un punto di composizione fra le diverse agenzie, intelligence compresa – è il seguente.

guerra in ucraina 2

 

Siamo in una guerra di attrito. Per vincerla devi distruggere il morale, le infrastrutture e la produzione di armi del nemico. Ciò che i russi stanno metodicamente facendo, ad altissimo prezzo, che gli ucraini non possono fare e che gli americani non vogliono azzardare, perché sarebbe guerra nucleare Usa-Russia. Inoltre, gli stock occidentali, compresi quelli americani, stanno riducendosi pericolosamente.

 

guerra in ucraina 1

Al Pentagono si lamenta che le forniture d'armi concepite per Taiwan e alleati asiatici siano deviate verso l'Ucraina. I russi, per la sorpresa quasi generale, sembrano disporre di magazzini ancora semipieni, malgrado le enormi perdite subite. Soprattutto producono nuove armi a ritmi per noi impensabili. Infine, le sanzioni per ora non intaccano l'economia russa, anche perché spesso aggirate dai paesi che le hanno decretate.

GUERRA IN UCRAINA - CARRI ARMATI RUSSI

 

Risultato: l'establishment militare e parte di quello politico americano puntano alla soluzione "coreana". A un certo punto, entro l'anno, si traccia una linea sul terreno lungo la quale si blocca il conflitto. Armistizio senza limite di tempo. Con un'ampia zona demilitarizzata a dividere i contendenti. Le questioni territoriali vengono demandate a una futura conferenza di pace.

 

GUERRA IN UCRAINA - LANCIAMISSILI IN DOTAZIONE AGLI UCRAINI

Agli ucraini è offerta una garanzia internazionale di sicurezza che impegni russi, americani e altre potenze, mentre gli europei concedono a Kiev una corsia rapida di ingresso nella Ue, dunque di accesso a fondi speciali per la ricostruzione. L'Ucraina continua a rivendicare il legittimo ritorno ai confini del 1991, la Russia all'illegittima annessione di quattro regioni del Donbas, peraltro non interamente conquistate.

 

volodymyr zelensky

[…] Ci sono alternative possibili? Certamente sì. Tutte terribili. A meno di non considerare la vittoria militare totale dell'Ucraina nei termini definiti da Zelensky – equivalenti alla capitolazione della Russia - come realizzabile in modi e tempi sopportabili. Dagli ucraini, anzitutto. In caso contrario potremmo arrivare alla catastrofe quasi senza accorgercene. […] Putin parla di cultura di guerra come destino per la Russia. Mentre noi potremmo presto accorgerci che senza un intervento diretto della Nato […] l'Ucraina sarà destinata a schiantarsi. Per quanto si voglia rimuovere questo fantasma, siamo vicini all'alternativa del diavolo: guerra totale – quindi nucleare – contro la Russia oppure graduale abbandono di Kiev al suo destino.

 

soldati russi in donbass

Lo scontro diretto con Mosca, nel quale probabilmente sarebbe coinvolta la Cina, sarebbe terza guerra mondiale. Dalla quale difficilmente uscirebbe un vincitore. La rovina dell'Ucraina sarebbe insopportabile per gli ucraini, vergognosa per noi, fonte di nuovi conflitti fra vicini interessati alle spoglie del vinto. Alternativa evitabile? Sì. Ma il tempo stringe.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA POLTRONA E' STATO  COSTRETTO AD APPOGGIARE LA LISTA DI ZAIA, MELONI E FAZZOLARI HANNO ORDINATO AI FRATELLINI D’ITALIA UN SECCO “NO COMMENT” - LA PREMIER E IL SUO BRACCIO DESTRO (E TESO) ASPETTANO CHE LE CONTRADDIZIONI INTERNE AL CARROCCIO ESPLODANO E POI DECIDERE IL DA FARSI - PER NON SPACCARE LA COALIZIONE, LA DUCETTA POTREBBE SCENDERE A MITI CONSIGLI, NON CANDIDARE IL “SUO” LUCA DE CARLO E MAGARI TROVARE UN NOME “CIVICO”...

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...