IL COMPUTER, COME LA CASA, NASCONDE MA NON RUBA - PENSAVA DI ESSERE FURBO HASCHKE, IL FACCENDIERE CHE SI OCCUPÒ DI VENDERE ALL'INDIA 12 ELICOTTERI PER CONTO DI FINMECCANICA - PER CANCELLARE LE TRACCE DELL'ACCORDO, TUTTI METICOLOSAMENTE REGISTRATI SUL SUO PC, L'HA RIPULITO DI TUTTO – NON DITE A ORSI CHE LA PROCURA DI BUSTO ARSIZIO È RIUSCITA A RECUPERARE I DATI...

Francesco Viviano per "La Repubblica"

Pensava di avere cancellato tutto, di avere sepolto ogni traccia sui grandi affari milionari per conto di Finmeccanica. Aveva triturato e nascosto documenti e "ripulito" tutti i suoi computer. Si sentiva tranquillo Guido Ralph Haschke, il mediatore italo svizzero che si era occupato della vendita di 12 elicotteri (una commessa da 556 milioni di euro) al governo indiano per conto di Finmeccanica. La procura di Busto Arsizio ha recuperato l'hard disk dei computer di Haschke dove l'intermediario aveva registrato tutta la storia relativa alla vendita degli elicotteri e altri business.

Documenti e file che adesso sono sul tavolo del procuratore di Busto Arsizio, Eugenio Fusco, che sta tentando di ricostruire eventuali responsabilità e ruoli dei protagonisti di questo "affaire", primo fra tutti quello di Giuseppe Orsi, presidente e ad di Finmeccanica indagato per corruzione internazionale e istigazione alla corruzione. Insomma, il destino di Orsi è affidato proprio alla lettura di quei documenti trovati in una valigia che Haschke aveva nascosto in casa della madre e in quei file ritrovati nei suoi computer che lui pensava di avere resettato e cancellato.

«È un vero e proprio vaso di Pandora», sostiene chi indaga, «dentro quella valigia e in quei file c'è un mare magnum di affari internazionali, compresi quelli di Finmeccanica».

I file che in queste ore sono all'attenzione di magistrati e investigatori sono in particolare quelli che portano i nomi di Anaconda Elvetica e Mangusta, file già estratti e che contengono un centinaio di "pdf" dove Haschke aveva annotato ogni passaggio delle sue intermediazioni, dei suoi appuntamenti, dei suoi incontri con gli intermediari indiani, anche in Italia e a Lugano subito dopo che l'inchiesta su Finmeccanica finì sui giornali, che avrebbero favorito l'acquisto
del governo di Delhi dei 12 elicotteri da Agusta Westland, la società controllata da Finmeccanica e che, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbe pagato una tangente (sempre smentita da Orsi e dagli altri vertici di Finmeccanica) di 51 milioni di euro.

Haschke non avrebbe mai immaginato che il lavoro di "ripulitura" dei suoi computer sarebbe stato inutile. Pensava e sosteneva che mai gli investigatori italiani, sia la procura di Napoli che indaga su altri filoni che quella di Busto Arsizio (che indaga su Orsi, Bruno Spagnolini suo successore ad Agusta Westland e due consulenti di Finmeccanica sospettati di aver effettuato materialmente il pagamento delle tangenti a pubblici ufficiali indiani, Attilio Garavaglia, Luciano Fava e Guido Ralph Haschke, il suo socio, Carlo Gerosa e Cristian Mitchell) sarebbero riusciti a mettere le mani sulla sua documentazione segreta.

E che questi documenti e file ritrovati siano molto importanti per le indagini lo conferma lo stesso Haschke in un'intercettazione ambientale in cui il mediatore svizzero parla con il suo socio Carlo Gerosa dopo che nel febbraio scorso sui giornali erano state pubblicate notizie sull'inchiesta del pm napoletano Woodcock su Finmeccanica.

Diceva Haschke a Gerosa: «Loro (investigatori e magistrati di Napoli, ndr) molto probabilmente non hanno nulla in mano, penso che vogliano ridurre il nostro livello di vigilanza, se perquisiscono uno degli uffici e trovano qualcosa... Ma noi stiamo mantenendo alto il livello di allerta, ho ripulito ogni singolo pezzo di carta dal mio ufficio, ho ripulito completamente il computer, in realtà lo sai quello che ho fatto? Ho rimosso il vecchio computer che avevo e ne ho preso un altro dove non c'è nulla, quindi anche se verificano i dati cancellati non troveranno niente e ora sto cancellando tutte le mail passate dal server in ufficio... ». Ma i file sono stati tutti recuperati.

 

giuseppe orsi IL PM EUGENIO FUSCO finmeccanica

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…