tasse redditi delega fiscale concordato maurizio leo giorgia meloni fisco

ECCO IL FISCO AMICO DELLA MELONI! – IL GOVERNO HA DISPERATO BISOGNO DI FARE CASSA CON IL CONCORDATO BIENNALE PER LE PARTITE IVA, VOLUTO DAL VICEMINISTRO MELONIANO LEO. E COSÌ L'AGENZIA DELLE ENTRATE HA SPEDITO ALTRE 700 MILA LETTERE, INDIRIZZATE A CHI HA INDICATO UN REDDITO INFERIORE A QUELLO DEI DIPENDENTI – UNA SORTA DI “RICATTO EPISTOLARE”: CI SONO ANOMALIE NELLA DICHIARAZIONE, EVITA I CONTROLLI, ADERISCI AL CONCORDATO – ANCHE QUI LA LEGA PRENDE LE DISTANZE: “È SBAGLIATA LA PIOGGIA DI PEC”

Estratto dell’articolo di Valentina Iorio per www.corriere.it

 

maurizio leo

C’è solo una settimana di tempo per aderire al Concordato preventivo biennale, dopo la riapertura dei termini fino al 12 dicembre.  Il governo sta tentando di allargare il più possibile la platea degli aderenti per raggiungere l’obiettivo di almeno 2,5 miliardi di maggiori incassi per lo Stato necessari per finanziare la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33%, più volte promessa.

 

Finora le adesioni sono state circa 500 mila per un incasso stimato in 1,3 miliardi. L’obiettivo quindi è ancora lontano e in ogni caso, come ha spiegato sul Corriere della Sera Enrico Marro, non è certo che le entrate del concordato siano permanenti. Ma per finanziare il taglio dell’Irpef è indispensabile che queste entrate siano strutturali.

 

Altre 700 mila pec dall’Agenzia delle Entrate

FISCO - CONCORDATO PREVENTIVO

In ogni caso i tempi stringono e il pressing del Fisco sta crescendo. Negli ultimi due giorni dall’Agenzia delle Entrate sono state inviate altre 700 mila Pec alle partite Iva che dichiarano meno dei dipendenti che lavorano nello stesso settore e soprattutto sotto il limite minimo di reddito per categoria preso a base di riferimento per l’adesione al concordato preventivo biennale.

 

In totale sono state inviate oltre 2,2 milioni di lettere a chi non ha ancora aderito al concordato. Secondo quanto riportato dalla stessa Agenzia delle Entrare nella lettera, la pec è indirizzata a quei contribuenti che nella dichiarazione per l’anno d’imposta 2023 hanno indicato un reddito derivante da attività d'’mpresa inferiore a quello dei dipendenti che lavorano nello stesso settore economico. «Questo aspetto, in assenza di giustificazioni oggettive, può essere considerato anomalo», si legge nella pec.  […]

 

Morani: «Vogliono spaventare con la minaccia dei controlli»

ALESSIA MORANI ROBERTO BURIONI - CONCORDATO BIENNALE

L’arrivo delle pec ha suscitato più di qualche malumore e non sono mancate le polemiche sui social. Su X l’ex deputata Pd Alessia Morani scrive: «Faccio l’avvocato e non ho aderito al concordato fiscale preventivo proposto dal governo Meloni perché non ho pendenze con il Fisco da sanare e ho sempre dichiarato tutto.

 

Mi è appena arrivata una pec dall’Agenzia delle entrate che “minaccia” controlli e che, comunque, avvisa che si può sempre aderire al concordato entro il 12 dicembre. In sostanza, vogliono spaventarti con la minaccia dei controlli se non aderisci al concordato. Roba che nemmeno in Unione sovietica! Ma non si vergognano nemmeno un po’ Meloni e compagnia?».

 

Burioni: «Ho sempre pagato, controllino pure»

Al post di Alessia Morani ha risposto anche Roberto Burioni, il virologo e professore dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha commentato: «Ho sempre pagato fino all’ultimo euro, mi è arrivata la proposta di pagare ben di più di quello che ho guadagnato. Controllino pure»

 

Lega: «Sbagliata la pioggia di lettere»

concordato preventivo vignetta by rolli il giornalone la stampa

A criticare la raffica di pec partita negli ultimi giorni è anche la Lega. «Troviamo sbagliata nel merito e nel metodo la pioggia di lettere che l'agenzia delle entrate ha riversato sui contribuenti italiani per contestare ipotetiche anomalie, con l'obiettivo di indurli ad aderire al concordato preventivo biennale, indipendentemente dal loro merito fiscale» […] scrive in una nota il dipartimento Economia del Carroccio […]

 

Le critiche dei commercialisti

Dure critiche anche dai commercialisti. «I recenti invii di lettere da parte dell'Agenzia delle Entrate non favoriscono la compliance fiscale, ma generano confusione e preoccupazione tra i contribuenti: si tratta di comunicazioni prive di reale contenuto tecnico-informativo, che provocano timori tra i cittadini e impongono ai commercialisti attività di assistenza a basso valore aggiunto, spesso difficilmente retribuibili», dichiarano in una nota congiunta tre presidenti di sindacati dei commercialisti, Francesco Cataldi (Ungdcec), Edoardo Ginevra (Aidc) e Maria Pia Nucera (Adc) parlando del concordato biennale. […]

MAURIZIO LEO - GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE MAURIZIO LEO GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…