giuseppe conte giorgia meloni - atreju

BOOM! CONTE EVOCA NIENTEMENO CHE LA “GUERRA CIVILE” CONTRO L’IDEA DELLA MELONI DI ABOLIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA – A L’AQUILA DONNA GIORGIA REPLICA: “NON CI SARÀ NESSUNA RIVOLTA. GLI ITALIANI SCENDONO IN PIAZZA PER VENIRE AI NOSTRI COMIZI, NON LI VEDO AI VOSTRI” – E A LETTA CHE AVEVA DETTO LA VERA MELONI E’ QUELLA DEL COMIZIO DI VOX, LA DUCETTA IN MODALITA’ DRAGHETTA REPLICA…

Virginia Piccolillo per corriere.it

 

MELONI CONTE

«Non pensate che sia già vinta. Fino al 25 settembre succederà di tutto. Io sono in modalità monaco tibetano. Non rispondo alle provocazioni. Non leggo nemmeno più certi giornali. Faccio yoga. Ohmmm».

 

Giorgia Meloni torna all’Aquila e carica il suo popolo. Quello che qui, nella città distrutta dal terremoto 2009 che sta risorgendo, ha già eletto il primo governatore FdI, Marco Marsilio, ha riconfermato il sindaco FdI, Pierluigi Biondi, e potrà votare per lei, capolista del collegio L’Aquila-Teramo. E la definisce Biondi, chiamando l’applauso sulle note de Il cielo è sempre più blu: «Il prossimo, facendo le corna, presidente del Consiglio».

 

GIUSEPPE CONTE CONTRO LA MELONI SU TIKTOK

Lei, in ritardo di un’ora, reduce da una risposta di fuoco a Giuseppe Conte che ha evocato la «guerra civile» contro la sua idea di abolire il reddito di cittadinanza («Non ci sarà nessuna rivolta. Gli italiani scendono in piazza per venire ai nostri comizi, non li vedo ai vostri»), ricorda di aver voluto parlare, qui all’Aquila, di infrastrutture. «Sarebbe stato più facile promettervi 780 euro a tutti. Invece qui bisogna combattere l’isolamento con le infrastrutture».

 

Liquida subito gli attacchi di Enrico Letta: «Ho altri problemi rispetto a farmi dare patenti di democrazia da lui». E contrattacca: «È possibile che in tutto il mondo dello spettacolo non ce ne sia uno che la pensa come noi? E se c’è perché non parla? Forse perché sa che se parla le sue possibilità di crescita in quel mondo potrebbero ridursi. È questa la democrazia dei democratici?». E incalza: «Continuano a dipingerci come mostri perché hanno il problema di dire cosa vogliono fare per l’Italia, visto che in 10 anni non hanno fatto nulla».

 

 

 

MELONI CONTE 2

Ai sostenitori che hanno riempito la villa Comunale, spiega l’egemonia culturale del Pd: «È un’egemonia di potere. Gente uguale a loro nei posti che contano», accusa. E assicura: «Per noi se vali vali, sennò non vali manco se c’hai la tessera del mio partito». Punzecchia il Movimento di Conte: «Per noi uno vale uno è una filosofia sbagliata che ha portato al governo degli scappati di casa». E ironizza: «Dicono che Meloni non ha classe dirigente. No, ci mancano Azzolina e Toninelli».

 

Parla di tasse, di taglio del cuneo fiscale per favorire i giovani, e chiede «l’inversione della prova» in ambito tributario: «Vengono e dicono “mi devi questi soldi”. Tu dici no. E loro: dimostramelo. Ma dimostramelo te». Applausi. Attacca il recupero dell’evasione fiscale con le multe: «Ce l’ha quel cartello coi pesci scritti in latino? No? 2000 euro di multa. Questa non è recupero evasione fiscale, è lo Stato che ti chiede il pizzo».

 

giuseppe conte giorgia meloni atreju 1

E denuncia la disparità di trattamento delle aziende gestite da extracomunitari: «Lo Stato fa controlli dopo due anni. Loro chiudono. Non pagano. E aprono un’altra attività. E lo Stato non è in grado di cercare un cinese tra migliaia di cinesi». Ribadisce la sua soluzione: «Sei straniero? Fai una fidejussione come si fa all’estero, così è sicuro che paghi le tasse». Ripropone anche gli hot spot in Africa per dividere profughi e immigrati: «Dall’Ucraina arrivano donne e bambini, perché nei barconi solo uomini in età da lavoro?». Poi chiude: «Io sono pronta. Voi?».

giuseppe conte giorgia meloni atreju

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…