giuseppe conte roberto speranza

CONTE E SPERANZA SONO INDAGATI! – LA PROCURA DI BERGAMO HA CHIUSO LE INDAGINI SULLA MANCATA ZONA ROSSA AD ALZANO E NEMBRO, A MARZO 2020, ALL'INIZIO DELLA PANDEMIA DI COVID: SONO PARTITI GLI AVVISI DI GARANZIA PER L’EX PREMIER E L’EX MINISTRO DELLA SALUTE, MA ANCHE PER IL GOVERNATORE LOMBARDO ATTILIO FONTANA E IL SUO EX ASSESSORE GIULIO GALLERA. NELL’ELENCO ANCHE SILVIO BRUSAFERRO, AGOSTINO MIOZZO, ANGELO BORRELLI E FRANCO LOCATELLI – RANUCCI (“REPORT”): “MOLTE VITE UMANE SI SAREBBERO POTUTE SALVARE SE SI FOSSERO MESSE IN CAMPO MISURE DI PREVENZIONE E DI CONTENIMENTO TRA GENNAIO E FEBBRAIO 2020”

 

 

 

Dalla pagina Facebook di Sigfrido Ranucci

 

conte speranza

Covid-19, avvisi di garanzia per Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Attilio Fontana e Giulio Gallera. La Procura di Bergamo : “Il disastro si poteva evitare”.

 

Secondo i magistrati di Bergamo, guidati dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, molte vite umane si sarebbero potute salvare se si fossero messe in campo misure di prevenzione e di contenimento tra gennaio e febbraio 2020.

 

Tra i destinatari degli atti ci sono l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana e l’ex ministro della salute, Roberto Speranza. Insieme a loro funzionari  e dirigenti chiamati a gestire l’emergenza della pandemia nel nostro paese, come il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, l’ex coordinatore del Cts Agostino Miozzo, l’allora capo della protezione civile  Angelo Borrelli e il presidente del consiglio Superiore di sanità Franco Locatelli, e l’allora direttore dello Spallanzani Giuseppe Ippolito. Per Conte e Speranza gli atti sono stati inviati per competenza al tribunale dei ministri di Brescia.

 

gallera fontana

Due i rilievi dei pm: la mancata istituzione della zona rossa in Lombardia e il mancato aggiornamento e attuazione del Piano Pandemico che si sarebbe dovuto applicare anche a livello regionale come raccontato da Report in numerose inchieste sin dal marzo 2020.

 

In oltre due anni di indagini, la procura orobica ha raccolto una mole impressionante di documenti che indicano negligenze e omissioni e dunque una errata gestione dei primi due mesi di Covid, quando dirigenti del Ministero della Salute e della Regione Lombardia avrebbero sottovalutato il rischio. 

 

verbale del comitato tecnico scientifico sulla zona rossa ad alzano e nembro

In particolare, per la mancata zona rossa di Alzano e Nembro devono rispondere di epidemia colposa aggravata oltre a Giuseppe Conte, e al governatore lombardo Attilio Fontana, anche parecchi membri del Cts come Agostino Miozzo, Silvio Brusaferro, l’ex capo della prevenzione del Ministero della salute Claudio D’amario e l’ex segretario generale Giuseppe Ruocco e l’attuale responsabile delle malattie infettive Francesco Maraglino. Secondo la procura, sulla scorta dei dati di Stefano Merler dell’Istituto Kessler di Trento, si sarebbero dovute attivare misure di contenimento nella bergamasca almeno a partire dal 26 febbraio.

ANGELO BORRELLI ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE

 

Sul piano pandemico l’inchiesta si sdoppia. A Bergamo si vuole procedere per la sua mancata attuazione nei confronti di Claudio D’Amario, Silvio Brusaferro, Angelo Borrelli e l’ex assessore al welfare della Lombardia Giulio Gallera.

 

silvio brusaferro foto di bacco (3)

A Roma è invece destinato il filone per il mancato aggiornamento – il piano risaliva al 2006 come scoperto da Report - e vede tra gli indagati per omissione di atti di ufficio oltre ai dirigenti ministeriali Ruocco e Maraglino anche l’ex Oms Ranieri Guerra che a Bergamo è anche indagato per false informazioni ai pm. Gli ex ministri della salute Roberto Speranza, Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin sono indagati per l’omessa istituzione o rinnovo del comitato nazionale per la pandemia.

 

L'Associazione Familiari Vittime del Covid di Bergamo per mesi ha atteso con apprensione i risultati dell'indagine della magistratura. Report ha svelato prima di tutti la vera data e le carenze del piano pandemico e del ministero della salute in una serie di inchieste di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella.

ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO DI AREA DEM A CORTONAGIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZAEsercito a Nembro marzo 2020 3alzano lombardo nembroEsercito a Nembro marzo 2020 4GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZAEsercito a Nembro marzo 2020GALLERA E ATTILIO FONTANAVal SerianaFONTANA GALLERAITALIA DIVISA IN ZONE - MEME

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…