raffaele volpi giuseppe conte gennaro vecchione marco mancini matteo renzi

AVANTI COPASIR - IL COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA CHIEDE A DRAGHI DI APRIRE UN’INDAGINE INTERNA SULL’INCONTRO TRA RENZI E MANCINI. IL TUTTO MENTRE ANCORA NON È STATA RISOLTA LA GRANA DELLA PRESIDENZA, CHE DOVREBBE SPETTARE ALL’OPPOSIZIONE (QUINDI ALLA MELONI) E INVECE LA LEGA SI TIENE STRETTA - IL M5S CHIEDE VERIFICHE ANCHE SUL CASO DI CECILIA MAROGNA

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

ELISABETTA BELLONI

 

La prima grana per Elisabetta Belloni, neo-direttrice del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza, sarà un' indagine sullo strano incontro in autostrada tra l' ex premier Matteo Renzi e il funzionario dello stesso Dis Marco Mancini, nonché - più in generale - sui rapporti tra agenti segreti, politici e altri personaggi che gravitano intorno alle istituzioni. Compresa quella donna che teneva i rapporti tra i Servizi di sicurezza e il Vaticano, sotto inchiesta nello Stato pontificio.

 

MATTEO RENZI E MARCO MANCINI

La richiesta di accertamenti interni arriva dal Comitato parlamentare di controllo sull' intelligence , iniziativa inedita e per certi versi clamorosa: si chiede ai Servizi di indagare su se stessi, in relazione a vicende che hanno già e possono acquisire ulteriore valenza politica.

 

Diventando materia di scontro tra i partiti che convivono in Parlamento, nel Copasir e ora anche nella stessa maggioranza di governo.

RAFFAELE VOLPI

 

Con l' aggiunta di un' altra anomalia: il Comitato che nella prossima seduta dovrà ratificare la decisione presa ieri dall' Ufficio di presidenza mantiene ancora una guida che dovrebbe spettare all' opposizione e invece fa parte della maggioranza; ma pur non trovando una via d' uscita continua a lavorare (e deliberare, com' è accaduto ieri) come se niente fosse, senza la partecipazione dell' unico rappresentante dell' opposizione.

MATTEO RENZI E MARCO MANCINI

 

Sull' appuntamento prenatalizio tra Renzi e Mancini, personaggio discusso all' interno degli stessi apparati, il Copasir aveva ascoltato a inizio settimana l' ormai ex direttore del Dis Gennaro Vecchione, rimosso dall' incarico subito dopo l' audizione.

gennaro vecchione raffaele volpi

 

Ma il caso non è considerato chiuso dai parlamentari, ai quali interessa sapere se la missione del funzionario del Dis spintosi fino all' autogrill di Fiano Romano con auto di servizio e tutela al seguito, per incontrare l' ex premier altrettanto scortato, rientrasse nelle procedure di servizio oppure no; se il filmato del faccia a faccia, durato circa 40 minuti, è stato davvero realizzato da una automobilista che era lì per caso o è frutto di altre attività; se agli archivi dei Servizi esistono relazioni o tracce della trasferta di Mancini.

giuseppe conte gennaro vecchione

 

Sono quesiti considerati importanti anche alla luce di un' altra circostanza emersa dopo che il filmato è stato trasmesso da Report , su Raitre, e le rimostranze di Renzi: quelle immagini erano state inviate quasi subito (il 31 dicembre) al sito internet Il Fatto quotidiano , che non ne ha fatto alcun uso; solo quattro mesi più tardi la donna s' è rivolta a Report .

elisabetta belloni

 

Le risposte che Vecchione ha dato al Copasir sono state ritenute insufficienti dai parlamentari. I quali attendono delucidazioni anche su eventuali sponsorizzazioni politiche di Mancini che in quel momento aspirava a un incarico da vice-direttore (le nomine sono state fatte a fine gennaio, e lui è rimasto fuori).

 

CECILIA MAROGNA

L' allora premier Giuseppe Conte, neo-leader dei Cinque stelle, ha criticato Renzi per l' appuntamento semi-clandestino, ma Renzi ha ricordato gli ottimi rapporti dell' epoca tra Conte e Mancini.

 

Sporgendo poi una denuncia per le riprese mostrate in tv, che a suo avviso potrebbero essere un' intercettazione illegittima ai danni di un parlamentare.

 

La portata di veleni politici che possono scorrere sotto questa vicenda è chiara a tutti, e dentro il Copasir si sta giocando una partita dall' esito ancora incerto.

 

report incontro mancini renzi

La proposta di chiedere, tramite la presidenza del Consiglio, un' ispezione al Dis (decisa all' unanimità) è arrivata dopo l' istanza di ulteriori audizioni avanzata dai Cinque stelle.

 

Volevano ascoltare Renzi e Mancini, ma anche Matteo Salvini che ha difeso l' ex premier rivendicando il diritto di interloquire con gli esponenti dei Servizi («io ne ho incontrati a decine, mi sembra assolutamente normale»); e volevano affrontare il caso di Cecilia Marogna, la misteriosa donna che sostiene di aver costituito un servizio segreto parallelo in Vaticano, in contatto con i vertici degli apparati italiani.

 

salvini renzi

Dalle sue trame, secondo Report , emergerebbe anche il nome di Mancini. La prossima settimana il Comitato dovrà formalizzare la richiesta a Palazzo Chigi, mentre resta insoluta la questione della presidenza ancora in mano al leghista Volpi, nonostante il suo partito faccia parte della maggioranza.

 

ADOLFO URSO GIORGIA MELONI

Il forzista Elio Vito s' è dimesso, il vice-presidente Adolfo Urso (di Fratelli d' Italia, partito che rivendica la guida dal Copasir) non partecipa ai lavori, e la parola dovrà tornare ai presidenti delle Camere. Che però hanno già detto di non poter fare niente, lasciando quel che resta del Comitato nella pienezza dei poteri. Anche di sollecitare un' indagine interna ai Servizi.

ADOLFO URSO SI FA UN PISOLINOelio vitoMATTEO SALVINI E IL COPRIFUOCO BY ALTANMATTEO SALVINI NO COPRIFUOCOelisabeetta belloni 2 report incontro mancini renzi 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…