matteo renzi carlo calenda giorgia meloni

LA CORRISPONDENZA D’AMOROSI SENSI TRA GIORGIA MELONI E IL TERZO POLO: SI PARTE DALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA E NON SI SA DOVE SI VA A FINIRE – IL DIALOGO TRA PALAZZO CHIGI E IL TANDEM RENZI-CALENDA VA AVANTI DA TEMPO SU MOLTI TEMI: DALLA POLITICA INTERNAZIONALE A QUELLA ENERGETICA, DALLA DIFESA ALL’IMMIGRAZIONE - I RAPPORTI CON IL TERZO POLO SARANNO IMPORTANTI QUANDO ARRIVERANNO I MOMENTI DI FIBRILLAZIONE, CIOÈ PRIMA, DURANTE E DOPO LE EUROPEE DEL 2024 CHE FISSERANNO I RAPPORTI DI FORZA NEL PAESE, PER EFFETTO DEL SISTEMA ELETTORALE PROPORZIONALE…

Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

calenda meloni

 

Il Guardasigilli ha smesso di parlare ma non di scrivere. E ha inviato alla premier i provvedimenti sulla giustizia da varare per i prossimi mesi. L’obiettivo di Carlo Nordio è ristabilire le priorità che si era dato quando è entrato al ministero. […]  ha illustrato a Giorgia Meloni i progetti che vorrebbe licenziare in Consiglio dei ministri per poi sottoporli all’esame delle Camere. In agenda ha inserito l’abuso d’ufficio (che mira sempre a cancellare), il traffico d’influenze (che intende quantomeno cambiare) e la custodia cautelare (che vuole assolutamente modificare).

 

CALENDA MELONI

«Le norme sono in fase di elaborazione», ha assicurato a un dirigente del Terzo polo, con cui ha discusso come se fosse un alleato più che un avversario. Forse perché l’ostilità il Guardasigilli ce l’ha in casa. In ogni caso perché sulle riforme della giustizia il partito di Calenda ha manifestato in più occasioni un atteggiamento di aperta collaborazione […] il dialogo tra Palazzo Chigi e i vertici della forza riformista in realtà non si è mai interrotto. E spazia su molti altri temi: dalla politica internazionale a quella energetica. Fino alla difesa e addirittura all’immigrazione.

 

GIORGIA MELONI MATTEO RENZI CARLO CALENDA FOTOMONTAGGIO

Raccontano infatti che la presidente del Consiglio abbia apprezzato l’atteggiamento del Terzo polo verso il governo dopo la tragedia di Cutro. E in particolare il discorso tenuto al Senato da Matteo Renzi: l’ex premier — nonostante abbia criticato la gestione del naufragio e la relazione presentata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi — è parso costruire «un ponte» verso l’esecutivo. Dall’altro lato della barricata, Azione e Italia Viva mostrano «interesse» verso la parte del decreto sull’immigrazione […] che si occupa della gestione dei flussi.

 

[…] il fatto che il provvedimento preveda l’ingresso di forza lavoro straniera in Italia, e che la quota di migranti a cui concedere il visto possa essere aumentata all’occorrenza attraverso un semplice Dpcm, non testimonia solo l’accentramento della materia a palazzo Chigi.

CALENDA MELONI 4

 

È il segno di una svolta per un gabinetto di destra-centro. Fa capire come palazzo Chigi stia lentamente modificando la sua rotta «sovranista». Accredita con un ulteriore indizio quel progetto europeo che il lungo colloquio fuori protocollo di Meloni con il premier olandese ha reso ancor più manifesto. Specie se fosse vero che Mark Rutte starebbe pensando di succedere a Charles Michel alla presidenza del Consiglio dell’Ue.

 

giorgia meloni ride alle battute di renzi in senato

[…] esistono chiari punti di contatto tra la leader del partito di maggioranza e la forza di opposizione […] rappresentanti dell’esecutivo non nascondono che i rapporti alla linea di confine tra maggioranza e opposizione «saranno importanti quando inevitabilmente arriveranno i momenti di fibrillazione».

 

Cioè a cavallo delle Europee, «prima durante e dopo» il voto del 2024 che darà il fixing dei rapporti di forza nel Paese, per effetto del sistema elettorale proporzionale. Per allora è previsto un ulteriore (e sostanziale) mutamento della geografia politica nazionale. […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...