CORTE DEI CONTI TRENTINA CONTRO NAPOLITANO

Marco Lillo per www.ilfattoquotidiano.it


La Procura della Corte di conti del Trentino Alto Adige ha presentato ricorso alla Corte costituzionale per elevare il conflitto d'attribuzione nei confronti della Presidenza della Repubblica perché venga stabilito dalla Consulta che non spetta al Quirinale valutare la correttezza dell'azione della procura contabile in relazione ai giudizi di responsabilità.

Il procedimento a cui fa riferimento il ricorso firmato dal procuratore Robert Schulmers non fa riferimento all'indagine sul fondo riservato del presidente Durnwalder, ma ad altri procedimenti di responsabilità per i quali il presidente della Provincia autonoma di Bolzano si era lamentato con il presidente Napolitano durante un incontro nel giugno 2012. Schulmers è finito sotto inchiesta per diffamazione presso la Procura di Roma dopo aver denunciato di aver subito pressioni come conseguenza di quei colloqui.

"Il 5 giugno 2012 il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, dott. Alois Durnwalder, si è recato in visita ufficiale presso il Quirinale per discutere con il Presidente della Repubblica, on. dott. Giorgio Napolitano, di alcuni "problemi aperti" di interesse provinciale", afferma Schulmers in un comunicato.

"In tale occasione risulta, per stessa ammissione del dott. Durnwalder, che lo stesso ha consegnato, in forma privata, e successivamente illustrato al Capo dello Stato un promemoria non ufficiale nel quale si metteva in discussione l'operato della Procura contabile in riferimento a due specifici procedimenti di responsabilità amministrativa, di cui uno ancora sub iudice in fase di appello, anche in riferimento all'opportunità - messa in discussione - di porre in essere futuri provvedimenti cautelativi a tutela dei crediti erariali".no

Il magistrato contabile sottolinea che, "come emerso chiaramente da più dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Presidente provinciale", la finalità di quei colloqui era "ottenere un intervento del Quirinale presso la Corte dei conti onde influire sul futuro operato della Procura contabile di Bolzano, anche in riferimento all'adozione di provvedimenti cautelativi del credito".

Un intervento che poi, prosegue Schulmers, "si è verificato, in via ufficiosa e riservata, pochi giorni dopo. Tanto è vero che il Procuratore regionale di Bolzano già in data 8 giugno 2012 era stato messo al corrente da parte del proprio vertice istituzionale che il Durnwalder aveva presentato una sorta di dossier al Quirinale, con il quale si era cercato di delegittimare l'operato della Procura regionale di Bolzano".

Da qui la decisione di sollevare il conflitto d'attribuzione contro il Quirinale, "atteso che il Capo dello Stato non può interferire nell'esercizio del potere giudiziario né accettare richieste di interventi impropri da parte di qualsivoglia forza politica".

 

Durnwalder, schulmersDurnwalder, schulmersla sala della corte costituzionale

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…