elezione presidente della repubblica capo dello stato covid quirinale

RICORDATI DI SANIFICARE LE VOTAZIONI – LE ELEZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO PESANTEMENTE INFLUENZATE DALL’INGOMBRANTE PRESENZA DI OMICRON: SI VOTERÀ UNA SOLA VOLTA GIORNO E NELL'AULA SARANNO AMMESSI SOLO 200 GRANDI ELETTORI PER VOLTA E SOLO 50 POTRANNO VOTARE DI SEGUITO. RAGGIUNTO UN ACCORDO PER FAR ARRIVARE A ROMA I PARLAMENTARI POSITIVI: SARANNO OSPITATI IN UN COVID HOTEL E…

Diodato Pirone per "Il Messaggero"

 

insalatiera per il voto del presidente della repubblica.

Il generale Omicron lo sa: concentrare mille grandi elettori per più giorni a Montecitorio per l'elezione del Capo dello Stato potrebbe trasformare la Camera dei deputati in un gigantesco focolaio. Per questo, quelle del nuovo inquilino del Colle saranno elezioni sanificate.

 

Il virus le condizionerà a fondo, sia sul piano politico, perché i non pochi parlamentari contagiati potranno votare ma in un seggio ad hoc, che su quello tecnico, cioè delle precauzioni sanitarie anti-Covid, che rallenteranno i tempi dell'elezione. Ma andiamo con ordine e iniziamo dagli aspetti più strettamente politici. Nel pomeriggio di ieri il governo ha varato un apposito decreto per consentire ai Grandi Elettori positivi di raggiungere Roma, ovviamente senza incontrare altre persone.

 

insalatiera e catafalco voto per il presidente della repubblica

I parlamentari saranno ospitati in un Covid Hotel per il tempo strettamente necessario alle votazioni. Il decreto - concordato con la presidenza della Camera che sovrintende all'organizzazione del voto per il presidente - prevede che gli onorevoli dovranno comunicare il loro spostamento all'azienda sanitaria territorialmente competente. Come è noto, inoltre, i Grandi Elettori contagiati depositeranno le loro schede con modalità speciali utilizzando una sorta di drive-in.

 

i catafalchi per il voto per il presidente della repubblica

Il via libera ai positivi non è solo un passaggio sanitario perché gli effetti politici di questa decisione sono evidenti: viene tolta di mezzo una possibile causa di contestazione del nuovo inquilino del Colle e, se sarà raggiunto un accordo fra i partiti, si rende più facile un'eventuale elezione di un candidato unitario nei primi tre scrutini che prevedono un quorum di 673 voti. Difficile dire, a questo punto, quanto inciderà il Covid sul numero dei votanti. L'elezione del presidente della Repubblica è uno degli appuntamenti più importanti della carriera di un parlamentare e gli assenti alle votazioni decisive sono sempre stati pochissimi, al massimo 32.

CAMERE IN SEDUTA COMUNE PER L ELEZIONE DEL PRESIDENTE

 

Nelle due elezioni di Napolitano, 2006 e 2013, sono mancati appena 9 grandi elettori, in occasione dell'incoronazione di Sergio Mattarella (2015) 14. Solo in quattro casi il numero degli assenti ha superato la ventina. E' successo nelle uniche due volte in cui il Presidente della Repubblica è stato eletto alla prima votazione con una maggioranza altissima che rendeva irrilevanti i non votanti che furono 32 per Giuseppe Cossiga (1985) e 21 per Carlo Azeglio Ciampi (1999). Accadde anche nel caso dell'elezione di Giuseppe Saragat (1964) quando si registrarono 26 assenti ma dopo ben 21 scrutini. E nel caso di Luigi Einaudi (1948) quando mancarono 28 grandi elettori.

 

PARCHEGGIO CAMERA DEPUTATI

Il Covid incide, poi, su altri aspetti di queste elezioni: i tempi e gli spazi. Per via della necessità di sanificare l'aula di Montecitorio, dove sarà montato il seggio elettorale, si voterà una sola volta giorno. E dunque probabilmente si entrerà nel vivo dell'elezione solo dal 27 gennaio quando è prevista la quarta votazione con possibile elezione a maggioranza semplice. Inoltre nell'Aula saranno ammessi solo 200 grandi elettori per volta e solo 50 potranno votare di seguito. Niente assembramenti, dunque, e accordi dell'ultimo minuto più difficili. La sconfitta di Omicron a Montecitorio, insomma, non sarà una passeggiata.

PARCHEGGIO CAMERA DEPUTATI

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