giorgia meloni roberto d'agostino dago

“LA CULTURA DEL POTERE È STATA DIMENTICATA, ANCHE DALLA MELONI” – DAGO E LA LEZIONE DI ROMA, DAL FASCIO LITTORIO ALLA CHIESA CATTOLICA: “IL VERO POTERE NON È QUELLO DI CHI ARRIVA A PALAZZO CHIGI E PENSA ADESSO QUI COMANDO IO, COME ABBIAMO VISTO CON BERLUSCONI RENZI, SALVINI, CONTE” – “PIETRO NENNI NEL '63, QUANDO ARRIVÒ A PALAZZO CHIGI CON I SOCIALISTI PER IL PRIMO GOVERNO DI CENTROSINISTRA, CHIESE: DOV'È LA STANZA DEI BOTTONI?  GLI RISPOSERO, CARO NENNI, QUI NON C’È LA STANZA DEI BOTTONI, PERCHÉ C’È UN APPARATO, LA CORTE DEI CONTI, IL QUIRINALE, LA CONSULTA, I SERVIZI, I MILITARI, LA RAGIONERIA. UN APPARATO CHE VA CONSIDERATO, SENNÒ VAI A FINIRE DALLA POTENZA ALL'ONNIPOTENZA E LI CASCA L'ASINO, COME SEMPRE…”

 

 

 

Luca Graziani per “Zeta” – Periodico del Master in giornalismo e comunicazione multimediale dell’Università Luiss Guido Carli

 

dago a e' sempre cartabianca 5

Roberto D'Agostino, da 25 anni è la mente dietro al primo sito di gossip e retroscena politico in Italia. Su RaiPlay Roma, santa e dannata, il film sull'anima nascosta della città eterna insieme a Marco Giusti.

 

Cos'è Roma e cosa rappresenta?

Roma vuol dire la civiltà occidentale. Tutto il mondo occidentale ha come fondamenta l'Impero Romano, le leggi, la giustizia romana, da Giulio Cesare a Ottaviano. Tutto nasce da Roma, anche il simbolo del potere che poi è stato preso dai fascisti.

 

ROMA SANTA E DANNATA DAGO E MARCO GIUSTI

Il fascio littorio erano ottanta verghe racchiuse da una corda con al centro un'ascia. E pluribus unum, da molti uno, lo ritroviamo come motto addirittura negli Stati Uniti leggendolo sulla banconota da un dollaro.

 

Il fascio è quello che sta ai piedi della statua di Lincoln a Washington, sta a significare da sempre come Roma abbia dato il senso a quello che oggi noi chiamiamo potere e che non è mai determinato da un uomo solo al comando. Tant'è che nell'antica Roma c'era l'imperatore ma c'era il senato.

 

Oggi il potere di chi è?

GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Roma ci ha sempre detto che il vero potere non è quello di chi arriva a Palazzo Chigi e pensa adesso qui comando io, come abbiamo visto ultimamente nella Seconda Repubblica con Berlusconi Renzi, Salvini, Conte.

 

Il potere romano è quegli ottanta bastoni legati da una corda. Oggi la cultura del potere purtroppo è stata dimenticata, anche dalla Meloni.

 

Si spieghi…

Il potere è qualcosa di più complesso. Come disse Pietro Nenni nel '63, quando arrivò a Palazzo Chigi con i socialisti per il primo governo di centrosinistra: dov'è la stanza dei bottoni?

 

papa francesco apre la porta santa foto lapresse

Gli risposero, caro Nenni, qui non c’è la stanza dei bottoni, perché c’è un apparato, la Corte dei conti, il Quirinale, la Consulta, i servizi, i militari, la ragioneria. Un apparato che va considerato, sennò vai a finire dalla potenza all'onnipotenza e li casca l'asino, come sempre è successo. Questa lezione è stata dimenticata.

 

E il Vaticano?

 In tremila anni la Basilica di San Pietro sta sempre là. Sul Vaticano possiamo leggere i preti pedofili, i casini, i soldi, i furti, lo Ior (la banca vaticana). Orson Welles nel film Il terzo uomo dice: a Roma durante i Borgia sono successi assassini, ruberie, scandali sessuali e alla fine hanno prodotto il Rinascimento, in Svizzera 500 anni di amore cos 'hanno prodotto, l'orologio a cucù?

LA REDAZIONE DI DAGOSPIA - FOTO DI BACCO

 

Il merito di Bergoglio?

Bisogna studiare la storia per capire il presente. Bergoglio ha la capacità, con la grande storia che ha la chiesa alle spalle, di capire lo spirito del tempo. Vedi quando ha detto che stiamo vivendo una terza guerra mondiale, ma fatta a pezzetti. Ci sono cinquanta guerre nel mondo, lui fa il suo grido d'allarme. Infatti tutto il Giubileo quest'anno sarà dedicato alla speranza che possa tornare la pace.

 

Negli ambienti ecclesiastici questo governo piace?

FASCIO LITTORIO

La chiesa ha un miliardo e mezzo di fedeli, non è quello il problema. Poi chiaramente c'è il Presidente della Cei Matteo Zuppi che interviene, ma non è come si pensa. Il Vaticano non si preoccupa dei fatti politici in Italia. Nel mondo l'informazione di questo paese riprende solo quello che dice il Papa, il resto sono piccinerie.

 

Con l'amministrazione Gualtieri com'è arrivata Roma all'appuntamento del Giubileo?

All'italiana, con le cose fatte sempre all'ultimo momento. Non è una sorpresa, tutte le cose a Roma avvengono cosi. Chi è che ha la forza di portare 30 milioni di fedeli in un anno in un posto? L'unico organismo sovranazionale che ha questo potere è la chiesa cattolica. Poi trovano la monnezza, il casino e i lavori in corso, ma la Città Eterna è talmente ricca di tesori che non importa se ha una strada rotta.

 

Stendhal nel libro Passeggiate romane racconta di un suo amico professore tedesco in visita a Roma, che si chiede a cosa servano le rovine, le colonne smozzicate, le macerie del passato. Gli dà la definizione più bella: sai a che serve il Colosseo? A far battere il cuore.

E PLURIBUS UNUM - BANCONOTA DOLLAROpietro nenni 1ELON MUSK - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI roberto d'agostino red carpet di roma santa e dannatadago e marco giusti NEL DOCU-FILM ROMA SANTA E DANNATAdago e marco giusti NEL DOCU-FILM ROMA SANTA E DANNATAdago e marco giusti NEL DOCU-FILM ROMA SANTA E DANNATAdago e marco giusti NEL DOCU-FILM ROMA SANTA E DANNATADago e Giusti - Roma, santa e dannatadago e marco giusti in roma santa e dannataDago e Giusti - Roma, santa e dannataDago - Roma, santa e dannataroberto d'agostino red carpet di roma santa e dannatagiorgio assumma dago roma santa e dannataroma santa e dannata daniele cipri??, marco giusti e roberto dagostino 12 ph antinorivincenzo de luca roberto dagostino roma santa e dannata a napoli (7)ROMA SANTA E DANNATA - PREMIO SPECIALE CINEMA DEL REALE - NASTRI D ARGENTOLE PROMESSE DI GIORGIA MELONI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIAdago all istituto italiano di cultura a londra foto di chi papa francesco apre la porta santa foto lapresse GIORGIA MELONI MEMEDONT SPID - MEME SU GIORGIA MELONI E LO SPID NEL PORNO - BY EMILIANO CARLI giorgia meloni e donald trump meme by edoardo baraldi secondo anno al governo di giorgia meloni vignetta by rolli il giornalone la stampaGIORGIA E ARIANNA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI MELON MUSK - MEME GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI NELLA LOGGIA NERA - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI DONALD TRUMP - MEME BY EDOARDO BARALDI apertura della porta santa giubileo 2025 foto lapresse papa francesco apre la porta santa in san pietro foto lapresse papa francesco apre la porta santa foto lapresse papa francesco apre la porta santa foto lapresse

dago prima della scala 2024

tombini con il fascio littorio a roma

AQUILA AMERICANA CON SCRITTA E PLURIBUS UNUM

LA REDAZIONE DI DAGOSPIA - DAGO - ANNA FEDERICI E ROCCO D'AGOSTINO A LONDRA FASCIO LITTORIO

matteo salvini giorgia meloni roberto gualtieri inaugurazione piazza pia roma foto lapresse

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…