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DAVIDE CASALEGGIO HA PIAZZATO UN SUO UOMO IN PARLAMENTO A FARE DA “CONTROLLORE” AI GRILLINI: È PIETRO DETTORI, GIÀ DIPENDENTE DELLA CASALEGGIO, SOCIO DELL'ASSOCIAZIONE ROUSSEAU - ORA IL M5S STA CERCANDO DI DEFINIRE CHE RUOLO AVRÀ DENTRO LA CAMERA: POTREBBE ESSERE ASSUNTO DAI GRUPPI PARLAMENTARI COME RESPONSABILE DEL BLOG DELLE STELLE
I.Lomb. per “la Stampa”
Davide Casaleggio ha piazzato un suo uomo in Parlamento. È sempre ben visibile dietro a Luigi Di Maio, in coda ai cortei dei collaboratori che seguono il candidato premier. Il suo nome è Pietro Dettori e nelle fotografie eravamo abituati a vederlo nella stessa posizione, ma dietro a Beppe Grillo.
Già dipendente della Casaleggio, socio dell' Associazione Rousseau, ora il M5S sta cercando di definire che ruolo avrà dentro la Camera. Da quanto si apprende, sarà assunto dai gruppi parlamentari come responsabile del Blog delle Stelle. L' ombra che insegue Di Maio - di cui Dettori diventa metafora - è quella di un conflitto di interessi mai sanato e di una mancanza di trasparenza nello scambio di personale e di risorse economiche tra la Casaleggio e il M5S. L' idea è proprio di rimediare a questa osmosi opaca tra azienda e partito.
ROBERTO FICO E DAVIDE CASALEGGIO
E in nome di «una maggiore trasparenza», il Blog delle Stelle diventerà la vetrina editoriale della propaganda dei gruppi del M5S, dunque finanziato non più da un privato ma dalle spese per il funzionamento che spettano alla squadra di parlamentari, a loro volta saranno obbligati a versare 300 euro al mese alla Casaleggio.
L' Associazione Rousseau, infine, verrebbe trasferita di sede da Milano a Roma, in modo da avvicinarla al Parlamento, per integrarne e in futuro, magari, sostituirne le funzioni. Almeno questa è l' utopia di Davide Casaleggio, esposta al mondo tramite un editoriale sul Washington Post : «La democrazia diretta sarà resa possibile dalla rete. E grazie alla rete perderà di significato la democrazia rappresentativa» ha scritto Casaleggio. Ora è indubbio che su questo c' è una contraddizione interna al M5S che ha eletto presidente della Camera un paladino nella difesa della democrazia rappresentativa. Nel suo discorso, Roberto Fico ha esaltato la centralità del Parlamento mentre alla democrazia diretta ha dedicato un brevissimo passaggio.
Casaleggio, invece, ha un progetto ben chiaro in mente, esposto ai parlamentari durante l' incontro all' Hotel Parco dei Principi, che la Stampa è in grado di documentare: «Tutti i parlamentari saranno obbligati a far passare le loro proposte di legge su Rousseau e modificarle in base alle indicazioni degli iscritti» ha detto Casaleggio in quell' occasione. Accanto a lui c' era Dettori che ora veste in abito, come Di Maio insegna, e ha dismesso i giacconi da motociclista che indossava quando sembrava il guardaspalle di Grillo.
In realtà era già qualcosa di più: era il primo ad ascoltare gli sfoghi entusiastici del comico per l' ultimo ritrovato del biotecnologia sperimentata nella tundra subpolare. Dettori però era anche altro: era lui a vergare molti dei post anonimi, alcuni virulenti contro i giornalisti, e altri firmati da Beppe. Un factotum che è l' anello di congiunzione tra il M5S e la Casaleggio Associati.
La storia del M5S è la storia di una piccola azienda di consulenza informatica e di un comico che fondano un partito, arrivato ormai alle soglie del governo.
Il comico è rimasto garante di quel partito, il proprietario dell' azienda, figlio del fondatore della stessa, ne è uno dei leader.
Solo che non lo ha votato nessuno, e non ha mai formalizzato questa sua leadership. Dettori entra alla Casaleggio grazie a doti riconosciute sulle strategie social. Il passaggio al blog in nome del M5S è conseguente.
Alla morte di Gianroberto, il figlio lo vuole con sé nell' Associazione Rousseau, vera cabina di regia del M5S, ma sarà l' addio dell' europarlamentare David Borrelli a permettergli l' ingresso come socio nella stessa Associazione, accanto a Davide e a Enrica Sabatini. La Casaleggio si occupa della comunicazione del M5S. Rousseau è una piattaforma che gestisce le votazioni più importanti (candidature e decisioni politiche), i dati degli iscritti, le leggi condivise con i cittadini. È un fortino di informazioni che dà un grande potere a chi lo controlla.