DE MAGISTRIS HA LA PASSIONE PER L’OFF-SHORE? - IL PROGETTO DEL NUOVO STADIO DI CALCIO BY FARAONE MENNELLA-D’AMATO E’ IN PUGNO A UNA SOCIETA’ DI PROPRIETA’ ANONIMA CON SEDE IN LUSSEMBURGO - LA “QUARK AND STARK”, DETIENE IL 100% DI IDIS, CHE ATTRAVERSO UN SISTEMA DI SCATOLE CINESI CONTROLLA ANCHE LE AZIENDE CHE SI STANNO OCCUPANDO DEL PALAPONTICELLI (SUL PROGETTO DAL 2009 INDAGA LA MAGISTRATURA…)

Claudio Silvestri per "Il Roma"

Il sindaco Luigi de Magistris ha promesso un nuovo stadio per la città. "Si farà entro la fine del mio mandato", ha detto. Un piccolo passo in avanti è stato fatto. C'è un avviso per la manifestazione di interesse per presentare un progetto entro 90 giorni. Le indicazioni sono semplici e chiare: i soldi li devono mettere i privati; oltre alla costruzione del nuovo impianto è previsto anche il recupero dello Stadio San Paolo; se è necessario si può intervenire anche sul Piano regolatore. È un investimento faraonico, difficile immaginare imprenditori pronti ad investire in un territorio così complesso e con tanti vincoli, ma il primo cittadino è ottimista, ci crede.

Del resto, nel cassetto, come è evidenziato sia nella manifestazione di interesse che nella stessa delibera che l'accompagna, una proposta già c'è. È un piano da 700 milioni di euro che prevede la trasformazione urbanistica di un'area di Ponticelli. L'ha fatta una società già impegnata direttamente nel progetto del Pua (Piano urbanistico attuativo) dell'area dell'ex Breglia di Ponticelli (un piano da 90 milioni di euro) e, indirettamente, nel progetto del PalaPonticelli (140 milioni di euro).

Si tratta della Idis Srl, società amministrata da Paolo Tropea, vicina all'imprenditrice Marilù Faraone Mennella, moglie dell'ex presidente degli industriali Antonio D'Amato. Ebbene, la società è di proprietà al 100% della Quark&Stark, società anonima con sede a Lussemburgo al civico 8 di boulevard Royal. Insomma, i capitali sono nella mani di una società offshore con sede nel paradiso fiscale dell'Unione europea, dove l'anonimato su strutture societarie e capitali è ancora una sicurezza.

Nulla di illegale: gli imprenditori fanno il loro mestiere, vendono i loro prodotti e le loro competenze. In questo caso, in particolare, fanno delle proposte che possono avere una utilità e una opportunità per la città. Un solo problema, è di ordine politico e morale, per la giunta arancione che punta alla trasparenza come principio fondante dell'Amministrazione pubblica: il sindaco Luigi de Magistris non potrà mai sapere chi è il vero proprietario di quella società e chi mette realmente i soldi nel grandissimo progetto sul quale ha messo la faccia. Intendiamoci, quella della Idis è solo una proposta. Non si sa se verrà realizzata, non si sa, neanche, se sia possibile realizzarla con le attuali regole urbanistiche.

A quella stessa società è riconducibile anche la società che si occupa della realizzazione del PalaPonticelli (sul progetto la magistratura nel 2009 ha aperto un'inchiesta) la Palaponticelli Srl (capitale sociale 10mila euro). Questa società, di cui la Mennella è vicepresidente (il presidente è il libanese El Abed Amer Wafic), è di proprietà della biellese Armonia Srl, che a sua volta è di proprietà della Project One Srl (capitale sociale 10mila euro), che è di proprietà della Idis Srl (5 milioni di capitale), che, appunto, è di proprietà della società lussemburghese.

Insomma, tre grandi opere che insistono sull'area Est sono riconducibili al grande progetto di NaplEst ("idea nata da un gruppo di imprenditori privati che, senza ricorrere a finanziamenti pubblici, vogliono valorizzare attraverso una serie di interventi mirati la zona est di Napoli") e alla società offshore che finanzia le Srl italiane in un sistema di scatole cinesi.

 

LUIGI DE MAGISTRISGIGGINO L'ULTRA SEMBRA PASSATO UN SECOLO marilu e antonio damato pressphoto corriere del mezzogiorno GIGGINO E AURELIONE AI TEMPI D'ORO

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...