centro storico roma deserto

IL DEFAULT DELLE CITTÀ D'ARTE: I SOLDI PER L’EMERGENZA COVID VANNO TUTTI AL NORD - NEL DL AGOSTO SONO STATI STANZIATI 500 MILIONI PER CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO AGLI OPERATORI DEL TURISMO DEI CENTRI STORICI - SU 29 COMUNI, SOLO 9 SONO NEL MEZZOGIORNO E VERBANIA E’ STATA CONSIDERATA PIÙ “MERITEVOLE” DI ROMA, NAPOLI O TAORMINA - ESCLUSE DEL TUTTO UMBRIA, CALABRIA, MOLISE E FRIULI

Barbara Jerkov e Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

Prima il Nord, anche ad agosto. Appena 9 città meridionali (su un totale di 29) potranno infatti accedere agli oltre 500 milioni di euro di indennizzi a fondo perduto previsti per le attività commerciali delle città d'arte colpite dal calo dei turisti stranieri. A penalizzare il Sud sono i criteri adottati dal ministero per i Beni culturali e il Turismo.

villa taranto gardens, verbania, italy

 

Questi parametri, basandosi su dati statistici, non solo hanno finito per considerare Verbania più meritevole di Roma o Napoli, ma soprattutto per escludere intere Regioni (come Umbria e Calabria) e città che sono un fiore all'occhiello del turismo made in Italy. Ad esempio tra tutti i centri storici pugliesi, l'unico ad essere ammesso tra quelli che hanno diritto al bonus è Bari. Non c'è spazio quindi per gli imprenditori tarantini, né tantomeno per quelli leccesi. Al contrario sono invece ben 20 le città d'arte del centro-Nord che avranno accesso «all'aiuto mirato» voluto dal ministro Dario Franceschini e in dirittura d'arrivo in Gazzetta Ufficiale.

 

SELEZIONE

michela de biase dario franceschini foto di bacco (2)

A far discutere è dunque il curioso metodo utilizzato dal ministero per selezionare le città d'arte che hanno diritto ai fondi. Nel computo usato dal Mibact, infatti, sono inclusi i capoluoghi di provincia e le città metropolitane che secondo l'Istat hanno registrato nel 2019 presenze turistiche tre volte superiori al numero di residenti oppure i comuni capoluogo di città metropolitane che hanno ospitato un numero di viaggiatori pari a quello dei residenti.

 

Un sistema complesso che «abbiamo adottato per individuare un certo numero di centri urbani su cui avere degli effetti immediati in termini economici» spiegano con un certo imbarazzo dal ministero, sostenendo che «la misura andava circoscritta e si necessitava di un parametro». «Chiaramente - aggiungono - Verbania in termini di presenze assolute è al di sotto della Capitale mentre in termini percentuali è sopra Roma». A testimonianza che la statistica può ingannare e, soprattutto, penalizzare.

centro storico roma deserto

 

L'INGANNO

Ciò che non si comprende è perché mai questa riflessione non è stata fatta dal ministro. Grazie a questo calcolo e alla decisione di escludere certe tipologie di comuni, un centro come Sassari ad esempio resta tagliato fuori nonostante tra le città della sua provincia abbia Alghero o Arzachena che contano tra i propri turisti circa il 70% di presenze straniere ogni anno, più o meno come Roma e Milano.

 

centro storico di roma deserto 9

E fuori resta anche Messina che, comprendendo Taormina nella sua città Metropolitana, è una delle principali mete raggiunte dai viaggiatori non italiani. A svantaggiarle in questo caso sembra essere il mancato riconoscimento dello status di città metropolitana per quanto Alghero, ad esempio, vanti più residenti e più turisti di Verbania. La classifica realizzata ad hoc dal Mibact è quindi un'evidente semplificazione statistica dello scenario turistico italiano e, in quanto tale, non rispecchia la complessità del settore. Sono ben 6 infatti le regioni ad essere escluse dal contributo che copre fino al 20% del fatturato (tetto di 150 mila euro) per le imprese che hanno subito un calo di almeno un terzo rispetto all'anno prima, e sono Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise, Abruzzo e Calabria.

 

g7 taormina1

Un caso limite è ad esempio rappresentato da Perugia, capoluogo umbro, che stando alle stime effettuate dall'istituto Demoskopica su dati di Banca Italia e Istat, è la più penalizzata in assoluto di tutta la Penisola in termini di presenze turistiche (circa il 50% in meno). Una specificità che il Mibact però non ritiene danneggi i commercianti: «È vero che alcune città d'arte non avranno accesso al bonus - spiegano - ma ciò non vuol dire che saranno abbandonate perché potranno usufruire di altre misure previste nel decreto Agosto». Statistica permettendo.

 

 

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…