PIENO DI GRAZIA (E DISGRAZIA) - DELL’UTRI IN TV SOSTIENE CHE I FIGLI DEL BANANA HANNO CHIESTO LA GRAZIA AL COLLE - MA GHEDINI E RE GIORGIO SMENTISCONO

Paolo Baroni per "la Stampa"

L'annuncio arriva a sorpresa alle nove e mezza di sera. «Tutti e 5 i figli di Berlusconi, in modo compatto, hanno chiesto la grazia» per il cavaliere annuncia Marcello Dell'Utri ospite della trasmissione Virus su Raidue. L'ex senatore pdl è amico fidato dell'ex premier e seduto davanti alle telecamere rilancia il tormentone - grazia sì, grazia no - partito ben prima della condanna a 3 anni per frode fiscale sui diritti tv arrivata in pieno agosto.
«Evidentemente non la vogliono dare, vogliono che Berlusconi si arrenda», sostiene.

A stretto giro di posta arriva però la smentita di un altro fedelissimo del Cavaliere: «La notizia che i figli del presidente Silvio Berlusconi avrebbero presentato domanda di grazia è destituita totalmente di ogni fondamento» afferma l'avvocato Niccolò Ghedini. Identica smentita si raccoglie da fonti del Quirinale.

Dell'Utri ha cercato un'uscita a effetto, oppure ha fatto diventare realtà ragionamenti fatti nelle settimane passate dai cinque eredi del cavaliere, Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi, e mai tradotte in atti ufficiali? Non si sa. Però ancora qualche giorno fa, intervistato da Bruno Vespa per il suo ultimo libro, Berlusconi si era lasciato sfuggire una parola di speranza: «Napolitano farebbe ancora in tempo...».

«Non è arrivato nulla» alla presidenza della Repubblica, hanno fatto sapere dal Quirinale. «Non ci ha sorpreso la dichiarazione diffusa dall'avvocato Ghedini, perché, già da tempo, al Presidente della Repubblica era stata esclusa da persone vicine all'onorevole Berlusconi ogni ipotesi di domanda di grazia».

Ghedini, a sua volta, ha spiegato che la richiesta di grazia non solo non è stata avanzata nei giorni scorsi ma neanche lo sarà in futuro. E l'uscita di Dell'Utri? «Forse il senatore si sarà basato su quanto ha scritto il quotidiano il Tempo nei giorni scorsi, salvo dimenticare la smentita che avevo già dato in proposito. Anche perché un atto del genere non può certo essere tenuto nascosto».

Dell'Utri è convinto che Berlusconi sia «vittima di una situazione allucinante, condannato per frode fiscale quando era premier e la frode sarebbe stata commessa firmando i bilanci delle società, ma chi era responsabile della società non è stato condannato. E Berlusconi è stato condannato: è una cosa costruita dai magistrati». E comunque, a prescindere dalla domanda di grazia, per Dell'Utri ci sono gli estremi per una revisione del processo. «Perché sono emersi fatti nuovi».

 

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