BEN DETTO VALENTINO PARLATO - “SÌ, SONO UN PO’ GHEDDAFIANO. E IN QUESTO CASO DICO COME BERLUSCONI “SIC TRANSIT GLORIA MUNDI” - NEL ‘94 GHEDDAFI MI INVITÒ ASSIEME A MIA MOGLIE. E COSÌ EBBI L’OCCASIONE DI VEDERE CHE IN LIBIA NON SI STAVA TANTO MALE - I LIBICI CON GHEDDAFI AVEVANO L’ASSISTENZA SANITARIA E IL PETROLIO. ERA UNA DITTATURA COMUNQUE MIGLIORE DI QUEL CHE CI SARÀ DOMANI IN QUEL PAESE - D’ALTRA PARTE SE SI STAVA COSÌ MALE CON GHEDDAFI PERCHÉ CI SONO VOLUTI 8 MESI DI GUERRA E TUTTI I BOMBARDAMENTI DEL CASO PER TROVARLO E UCCIDERLO?”…
Wanda Marra per "il Fatto Quotidiano"
Così finisce la speranza di avere in Africa una situazione migliore". Valentino Parlato, fondatore del Manifesto, nel giorno dell'uccisione del Colonnello non esita a definirsi "un po' gheddafiano". Non ha paura di andare controcorrente e di prendere ancora una volta le difese del Colonnello nel giorno della sua uccisione.
Come d'altra parte già aveva fatto all'inizio della guerra alla Libia, quando in un editoriale dal titolo esplicito "Un conflitto per il petrolio" aveva scritto: "Il governo di Gheddafi non era certamente il migliore dei governi possibili, tuttavia poteva vantare un'indipendenza della Libia, antica colonia, prima ottomana e poi italiana".
Parlato in Libia ci è nato (a Tripoli nel 1931), in Libia ha raccontato di aver scoperto il comunismo e di aver capito la violenza dell'occupazione italiana. Tanto che ne fu espulso dagli inglesi nel 1951, dopo aver fondato una comunità che si batteva per l'indipendenza del paese alla fine degli anni â40.
E oggi, mentre un altro italiano nato in Libia, il calciatore Claudio Gentile - che tornerà presto a Tripoli per allenare la nuova Nazionale - parla di "incubo finito", della fine che "Gheddafi si meritava" e di "una liberazione", non ha paura di andare controcorrente.
Direttore, lei è mai tornato in Libia dopo la sua espulsione?
Sì, nel â94 Gheddafi mi invitò assieme a mia moglie. E così ebbi l'occasione di vedere che in Libia non si stava tanto male.
Da quel che dice sembra quasi stare un po' con Berlusconi...
Sì, sono un po' gheddafiano. E in questo caso dico come Berlusconi "Sic transit gloria mundi".
Ma il fatto che quella di Gheddafi fosse una dittatura non scalfisce le sue convinzioni?
I libici con Gheddafi avevano l'assistenza sanitaria e il petrolio. Era una dittatura comunque migliore di quel che ci sarà domani in quel paese. à chiaro che in termini assoluti non era una situazione ottimale; non sto facendo un ragionamento assoluto, ma relativo.
Lei l'aveva scritto subito che era contrario all'intervento Nato, uno dei pochi in Italia...
Sì certo che ero contrario. D'altra parte se si stava così male con Gheddafi perché ci sono voluti 8 mesi di guerra e tutti i bombardamenti del caso per trovarlo e ucciderlo?
L'azione militare è iniziata quando sono cominciati i massacri dei civili libici. La comunità internazionale ha detto di intervenire per evitare questi eccidi. Pensa che si dovesse fare altrimenti?
Credo che su questi massacri ci siano state molte esagerazioni. D'altra parte a rendere omaggio a Gheddafi sono stati molti dei leader che gli hanno fatto la guerra, da Berlusconi a Sarkozy in poi.





