LA CAMPAGNA DILMA SOTTO SCHIAFFO! - LE SPESE ASTRONOMICHE DELLA PRESIDENTA: 19 MILA $ PER UNA NOTTE A NEW YORK!

Paolo Manzo per "la Stampa"

Diciannovemila dollari a notte spesi per l'ultima Assemblea generale Onu a New York, 9.437 euro per un paio di linee telefoniche installate a Parigi, la suite messa a disposizione a costo zero dal governo sudafricano nell'ultima riunione dei Brics di Durban rifiutata perché troppo piccola (80 mq balcone escluso), e sostituita. In tutto 94.100 dollari spesi nonostante l'aiuto finanziario offerto dagli stupiti anfitrioni.

La presidente Dilma Rousseff è finita nel mirino dei social network per le spese sostenute durante i suoi ultimi viaggi all'estero, nonostante abbia detto di appoggiare le «manifestazioni pacifiche» di chi protesta contro corruzione e servizi pubblici a loro dire «indecenti».

La miccia l'ha accesa il quotidiano «Folha de Sao Paulo», pubblicando una serie di documenti riservati dell'Itamaraty, la Farnesina brasiliana.

Naturalmente gli indignati, che anche ieri sono scesi in piazza nelle 80 città più importanti del Brasile numerosi come non mai, non aspettavano altro, dato che uno dei loro chiodi fissi resta la lotta agli sprechi, siano essi legati ai Mondiali di calcio o alla politica. La rete è subito «impazzita», grazie al traino di Anonymous.

E leggendo i resoconti diplomatici pubblicati oramai ovunque si scopre che, quando fece uno scalo tecnico ad Atene prima di volare in Cina (aprile 2011), Dilma e il suo entourage costarono all'erario 121.300 dollari e che per acqua e caffè a Cadice, in Spagna, sono usciti 1.920 euro mentre nell'ultimo viaggio lampo in Italia, per incontrare il Papa, 64.600 euro sono volati via solo per affittare auto.

La «soffiata» della «Folha» non ha fatto piacere alla Presidente perché, oltre a intaccare la sua immagine di paladina anti-povertà (sin dal suo insediamento fu proprio lei a lanciare l'idea di «miseria zero»), ha evidenziato la presenza di almeno una «talpa» all'interno del suo entourage.

«Chi ha passato i documenti riservati al quotidiano più diffuso del Brasile? C'è una spaccatura all'interno del partito della presidente e di Lula?», si chiede più di un osservatore. Di certo non ha fatto piacere agli indignati neanche il decreto 8.028 firmato dalla presidente il 14 giugno, meno di 24 ore dopo la selvaggia repressione della Polizia Militare contro la stampa, 15 feriti, due in modo grave. Il decreto ha aumentato del 100 per cento le diarie da corrispondere ai militari e ai dipendenti pubblici coinvolti nella Confederation Cup.

Qualcuno degli indignati ha già ribattezzato l'aumento «Bolsa Copa», un riferimento ironico al più celebre programma sociale brasiliano, il «Borsa Famiglia». Sarà anche per questo che la popolarità della presidente è scesa dell'8 per cento nell'ultimo mese?

Difficile rispondere, l'unica certezza è che gli indignati brasiliani non hanno nessuna intenzione di fermarsi, neanche dopo l'annullamento dell'aumento del trasporto annunciato mercoledì sera. «È solo la prima vittoria di una lunga serie», promettono.

 

DILMA ROUSSEFF E LULA DA SILVA I RITOCCHI DEI LEADER: DILMA ROUSSEFFDilma che ti ci manda SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO BRASILE PROTESTA CONTRO I MONDIALI BRASILE PROTESTA CONTRO I MONDIALI

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