giorgia meloni alessandro giuli antonella

LE DIMISSIONI DI SPANO NON FERMANO IL TERREMOTO CAUSATO DA “REPORT”: ALESSANDRO GIULI È STATO CONVOCATO A PALAZZO CHIGI DOPO CHE IL SUO BRACCIO DESTRO HA LASCIATO IL MINISTERO DELLA CULTURA – QUALCHE MINUTO PRIMA, IL MINISTRO DANDY (CARIATO) AVEVA PROVATO A EVITARE LE DOMANDE: “HO GIÀ DETTO TUTTO NEI COMUNICATI”. SULLE PRESUNTE PRESSIONI DI FDI, HA LASCIATO UN MESSAGGIO SIBILLINO: “L’APPARENZA INGANNA”, POI HA RAGGIUNTO LA SORELLA, ANTONELLA, ADDETTA STAMPA ALLA CAMERA IN TRANSATLANTICO: “FATEMI FUMARE CON LA MIA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO…”

 

 

 

 

 

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE

IL MINISTRO GIULI A PALAZZO CHIGI

(ANSA) - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli è entrato a Palazzo Chigi dopo avere risposto al question time alla Camera

 

GIULI, PRESSIONI FDI SU DIMISSIONI SPANO? 'L'APPARENZA INGANNA'

(ANSA) - "Vi do una notizia: l'apparenza inganna", risponde in maniera molto sintetica il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, mentre arriva alla Camera per il question time, alle domande dei giornalisti che gli chiedono se ci sono state pressioni da Fratelli d'Italia perché accettasse le dimissioni del capo di Gabinetto, Francesco Spano. Ai successivi tentativi dei cronisti di commentare ulteriormente la vicenda, Giuli si è limitato ad aggiungere soltanto: "Ho già detto tutto nei comunicati".

 

ANTONELLA GIULI

GIULI SCHERZA ALLA CAMERA, 'FATEMI FUMARE CON LA MIA PREMIER'

(ANSA) - "Ancora? Basta commenti, non vi basta"? Così il ministro della cultura Alessandro Giuli ai cronisti in Transatlantico che gli chiedono ulteriori commenti alle dimissioni di Spano. A chi gli chiede se ne abbia parlato con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Giuli risponde "lasciatemi fumare con la mia presidente del Consiglio", guadagnando il corridoio fumatori di Montecitorio insieme alla sorella Antonella Giuli.

 

ANTONELLA E ALESSANDRO GIULI

BONELLI, SE GIULI HA DIGNITÀ SI DOVREBBE DIMETTERE

(ANSA) - "Le dimissioni del capo di gabinetto Spano, nominato pochi giorni fa dal neo ministro della Cultura Giuli, segnano il fallimento della classe dirigente che ruota intorno alla premier Meloni. Scandalo dopo scandalo, questo governo dimostra di non avere una leadership adeguata per governare un Paese come l'Italia.

 

le iene servizio su alessandro giuli e francesco spano

Si affidano a un ristretto cerchio di amici e "cerchi magici", persone che spesso sono coinvolte in comportamenti discutibili e procedimenti giudiziari, come dimostrato dai casi di Daniela Santanchè e Andrea Delmastro. Siamo di fronte a un governo che è incapace di liberarsi da scandali e favoritismi.

 

Dico al ministro Giuli che la mostrificazione di Spano, di cui lui ha parlato, è stata fatta dal suo partito ovvero FDI e come opposizione assistiamo increduli a questo indecente spettacolo. Il ministro deve essere conseguente e dimettersi se ha dignità perché ha dimostrato che lui è eterodiretto e non governa il ministero. L'Italia merita di meglio." Così in una nota il deputato di AVS e portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli.

 

alessandro giuli foto mezzelani gmt 076

PRO VITA, 'DIMISSIONI DI SPANO FINE DI UNA VICENDA INDEGNA'

(ANSA) - "Le dimissioni di Francesco Spano sono la degna conclusione di una vicenda politica indecente gestita in modo fallimentare fin dal principio: il ministro Giuli non avrebbe mai dovuto promuovere un funzionario legato al PD di cui lo stesso centrodestra pretese le dimissioni nel 2017 per lo scandalo LGBT all'Unar e Palazzo Chigi non avrebbe mai dovuto dare il suo benestare".

 

Lo si legge sulla pagina Facebook dell'associazione Pro Vita & Famiglia Onlus. "In queste settimane Pro Vita & Famiglia ha dato voce alle migliaia di elettori che si sono sentiti traditi da una scelta assurda, scelta che il Ministro Giuli si è ostinato a difendere nonostante le evidenze - prosegue la nota - Speriamo che la vicenda sia da monito per il Governo: gli elettori non tollereranno altri cedimenti, specialmente su questioni che coinvolgono nomine, finanziamenti o misure legate al movimento LGBTQ".

 

PD,GIULI COMMISSARIATO PRIMA DI INIZIARE,RIFERISCA IN PARLAMENTO

le iene servizio su alessandro giuli e francesco spano 4

(ANSA) - "Giuli commissariato prima ancora di iniziare, obbligato a fare marcia indietro sull'unica scelta che ha fatto finora: la nomina del suo capo di gabinetto. Il risultato è che il ministero della cultura si trova senza guida nel mezzo della discussione di una legge di bilancio che apporta tagli feroci a tutti i settori di sua competenza. Siamo davanti a un governo di irresponsabili che tratta con disprezzo i settori culturali italiani. Giuli deve venire subito in parlamento per completare l'audizione con le commissioni riunite fissato per il 17 ottobre e poi rinviato". Così la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi.

servizio delle iene su alessandro giuli 5antonella giulinicola porro su francesco spano servizio delle iene servizio delle iene su alessandro giuli 2servizio delle iene su alessandro giuli 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…