UN DIPLOMATICO PERFETTO: INNEGGIA ALLA REPUBBLICA SOCIALE, CELEBRA SQUADRISTI E BANDIERE NERE E RICORDA, CON ORGOGLIO, LE BOTTE DATE AD UN ANTIFASCISTA, ALL'UNIVERSITÀ E FA "MUSICA PER I CAMERATI"! - LA FARNESINA DEFERISCE
IL DIPLOMATICO FASCIO-ROCK MARIO VATTANI, CONSOLE D'ITALIA A OSAKA, EX BRACCIO DESTRO DEL SINDACO GIANNI ALEMANNO (È STATO SUO "MINISTRO DEGLI ESTERI": DAL 2008 AL 2011), FIGLIO DEL PIÙ FAMOSO UMBERTO, UNO DEI DIPLOMATICI PIÙ POTENTI D'ITALIA…

Marco Pasqua per Repubblica.it

1- VIDEO - IL CONSOLE VATTANI, LEADER DEL GRUPPO FASCIO-ROCK SUL PALCO DI CASAPOUND
http://video.repubblica.it/cronaca/il-console-vattani-leader-del-gruppo-fascio-rock-sul-palco-di-casapound/84736/83125?ref=HRER2-1

Maggio 2011, raduno dall'associazione di estrema destra Casapound. Sul palco della "Tana delle Tigri" sale il leader del gruppo fascio-rock "Sottofasciasemplice", che si esibisce per la prima volta in pubblico: è Mario Vattani, console d'Italia a Osaka
Inneggia alla Repubblica Sociale italiana, celebra squadristi e bandiere nere e ricorda, con orgoglio, le botte date ad un antifascista, all'università.

Parole d'odio e di militanza nera, quelle che risuonano nelle canzoni del Katanga, leader del gruppo "Sotto fascia semplice". Uno che ai concerti, promossi da CasaPound, viene accolto con le braccia tese. Cantore fascio-rock e, allo stesso tempo, rappresentante diplomatico italiano all'estero: dietro allo pseudonimo, ben noto sulla scena neofascista italiana, si cela, come ha rivelato l'Unità, Mario Vattani.

Ex braccio destro del sindaco Gianni Alemanno (è stato suo "ministro degli Esteri": dal 2008 al 2011 ha ricoperto il ruolo di consigliere diplomatico), figlio del più famoso Umberto, uno dei diplomatici più potenti d'Italia, attualmente ha il compito di rappresentare il nostro Paese in Giappone. Dallo scorso mese di luglio è stato, infatti, promosso console generale d'Italia a Osaka. Ma la Farnesina, presa visione del caso, ha deciso di deferirlo.

Sul sito della rappresentanza diplomatica italiana viene riportato il suo curriculum "ufficiale": ha guidato l'ufficio economico commerciale all'ambasciata di Tokyo, è stato consigliere diplomatico di Alemanno quando era ministro delle politiche agricole e forestali e console d'Italia a Il Cairo. Classe 1966, formazione internazionale, grazie al background e ai mezzi che gli ha messo a disposizione il padre, è entrato nella carriera diplomatica nel 1991.

Anni durante i quali era già un leader della musica identitaria, che animava (e anima) gli incontri della destra estrema negli spazi occupati e nei pub neri. Quella delle celtiche e dei raduni nostalgici a Predappio. Voce degli "Intolleranza" prima, fondatore nel 1996 dei "Sotto fascia semplice", non aveva mai cantato live. Anche se, come testimoniano le interviste rilasciate con lo pseudonimo "Katanga", era un sogno che aveva sempre coltivato. La musica, per lui, è sempre stata militanza.

Una potente arma da usare per inculcare nei giovani quei valori fascisti di cui le canzoni sono impregnate. A documentare una delle sue prime uscite pubbliche, su Youtube, c'è un video che racconta l'esibizione presso "La tana delle tigri", raduno organizzato da CasaPound nei pressi dello stadio Olimpico.

Canta con Gianluca Iannone, voce degli Zeta Zero Alfa, e attacca pacifisti e disobbedienti. E' la prima esibizione pubblica dei "Sotto fascia semplice". Sul palco esibisce braccia ricoperte di tatuaggi, quelli che poi, nei viaggi da diplomatico, ha sempre celato dietro ad eleganti completi gessati, protetto dalle maniche lunghe. Anche nelle missioni estere con il sindaco Alemanno, da Auschwitz ad Hiroshima (un incarico retribuito con oltre 228 mila euro lordi annui).

Una doppia vita anche nel look per il fascio-console. In Campidoglio è tornato, tre settimane fa, per salutare il sindaco e i suoi vecchi collaboratori - che ben conoscevano la sua attività di fascio-cantante. Le sue parole sono musica per l'orda nera: "Una repubblica fondata sui valori degli epuratori - canta in "Repubblica", uno dei suoi cavalli di battaglia - Da chi senza tante storie e con l'aiuto degli stranieri ha fatto fuori quegli ultimi italiani che fino alla fine hanno combattuto per un'altra repubblica".

L'altra Repubblica a cui si riferiva - come spiega in un'intervista concessa ad uno di quei siti di controinformazione che lo osannavano - in contrapposizione a quella italiana ("fondata sui valori della resistenza, sui valori della violenza, sui valori del tradimento e dell'arroganza. Una repubblica fondata sulla lotta armata fatta da banditi e disertori, dinamitardi e bombaroli") è quella della Repubblica sociale, e oggi rappresenta "quella che ognuno di noi può incarnare attraverso la sua attività quotidiana, e non parlo solo di militanza".

Un nickname, Katanga, che gli è stato dato a Bologna, durante una trasferta "in pullman - recita il testo della canzone dei Sotto fascia Semplice 'Automito' - le ore di canti, di grida, di inni di sezione. Il grande raduno, i saluti romani davanti alla stazione". In quegli anni militava nel Fronte della Gioventù, gli scontri con i "pelosi" antifascisti (come li chiama lui) erano all'ordine del giorno.

Anni difficili, durante i quali, insieme ad altri militanti dell'estrema destra, finirà sui giornali in seguito al pestaggio di due giovani di sinistra davanti al cinema Capranica (salvo poi essere prosciolto). Ma dei pestaggi sembra andar fiero. E lo scrive, nero su bianco, con assai poca diplomazia.

Nella canzone "Ancora in piedi" racconta di quando, dopo essere stato malmenato nella facoltà di Scienze Politiche, a Roma, si è vendicato dei suoi aggressori: "Siamo tornati col Matto e con Sergio, siamo passati dalla porta di dietro. Vicino ai cessi dalla parte dell'aula quarta c'era il bastardo che mi aveva aggredito. L'abbiamo messo per terra e cercava di scappare, ma è rimasto appeso a una maniglia. Gli ho dato tanti di quei calci, ed era tanta la rabbia, che mi sono quasi storto una caviglia". Definisce le sue canzoni "musica per i camerati".

E la musica potrebbe essere il primo passo per sbarcare nell'attività politica, come ha lasciato intuire in un'altra intervista: "Ritornare a suonare dal vivo - ammetteva - significherebbe riprendere a fare politica attivamente. E' una cosa a cui sto pensando molto in questo periodo". E' venuto il momento - diceva - "in cui ognuno di noi capisce che è venuto il momento per lasciare l'isolamento".

La Farnesina si limita in una prima fase a difendere il primogenito di Umberto Vattani (e a definire la sua musica "un fatto di costume"). Poi, nel pomeriggio, rilascia un comunicato più netto: "Il Ministro degli Esteri Terzi, dopo aver preso conoscenza del caso, ha sin da ieri dato istruzioni affinché esso venga immediatamente deferito alla Commissione di disciplina del Ministero degli esteri, del che il funzionario interessato, Mario Vattani, è stato prontamente messo al corrente".

La doppia vita del diplomatico approderà in Parlamento, con un'interrogazione preparata da Roberto Morassut (Pd): "Presenteremo un'interrogazione urgente al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, per sapere se ritenga opportuna la nomina a console generale d'Italia in Giappone di Vattani, funzionario della Farnesina e leader di un gruppo musicale vicino agli ambienti di CasaPound.

Crediamo che, nel momento in cui è ancora aperta l'indagine della Magistratura sull'ipotesi che alcuni esponenti di CasaPound siano responsabili di aggressioni e di violenze ai danni di militanti del Pd, non si possa derubricare a 'fatto di costumè la partecipazione di un diplomatico, nominato console in Giappone, a manifestazioni dove si inneggia alla Repubblica di Salò e ai rituali di una destra identitaria.

Per quanto riguarda nomine importanti come quelle di diplomatici, che rappresentano il Paese all'estero, ci permettiamo di sollevare alcuni dubbi sui criteri adottati e sulla presentabilità politica del console Vattani".

L'associazione Libertà e Giustizia, tramite il coordinatore del circolo di Roma, Massimo Marnetto, chiede, con una lettera inviata al ministro Terzi, la rimozione immediata dal console: "Qui non si tratta di 'una questione personale' come ha tentato di minimizzare con inspiegabile leggerezza il portavoce della Farnesina.

Infatti, Mario Vattani si pone contro il dettato dell'art. 54 della Costituzione, che vincola tutti i cittadini al dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione. Inoltre, come titolare di delicate funzioni pubbliche di rappresentanza diplomatica, il Vattani-Katanga ha 'il dovere di adempierle con disciplina ed onore', come prescrive sempre l'art.54 della Carta.

Per questi gravi e comprovati motivi, le chiediamo di provvedere affinché Mario Vattani sia rimosso al più presto dalla sua funzione, come segno di intransigente rispetto dei valori costituzionali, nati dal superamento della tragedia fascista". Preoccupazione viene espressa dal presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia: "Le ridicole, 'nere' esibizioni notturne di Mario Vattani, console italiano in Giappone, non possono non preoccuparci in quanto rivelatrici di un clima di 'nostalgismo fascistà che è penetrato fin dentro le istituzioni.

L'ANPI, nel richiamare tutte le coscienze sensibili e responsabili ad una vigilanza attiva, con cesserà di condannare fermamente ogni gesto e azione che faccia riferimento a quel momento cupo e criminale della vita del Paese che fu il fascismo, già condannato dalla storia e fuori da ogni consesso che si dica civile e democratico".

 

MARIO VATTANI JOLE CISNETTO GABRIELLA ALEMANNO UMBERTO VATTANI E SIGNORA MARIO VATTANI ANGELO MELLONE PADRE SIMONE CON UMBERTO VATTANI E SIGNORA GRUPPO VATTANI IN GNAM MARIO VATTANI FRANCESCO GIRO - Copyright PizziUMBERTO VATTANI E MOGLIE - Copyright Pizzikbo 22 cl vitalone um vattaniMARIO VATTANI E SIGNORA - Copyright PizziVATTANI CON FABRIZIO DELL'OREFICE - Copyright PizziALEMANNO ARBIB E VATTANI - Copyright PizziLEONE PASSERMAN CON VATTANI - Copyright PizziSaluto fascista

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...