draghi orlando

DOPO AVER PROTETTO GLI ANZIANI DAL VIRUS SALVIAMO I GIOVANI DALLA CRISI - COL NUOVO DECRETO IL GOVERNO DRAGHI PROVA A TAMPONARE L'ONDATA DI LICENZIAMENTI E SPINGERE L'ECONOMIA: BONUS ASSUNZIONI ALLE AZIENDE (ZERO CONTRIBUTI PER 6 MESI) E MUTUI AGEVOLATI PER L'ACQUISTO DELLA PRIMA CASA - L'OBIETTIVO È PROVOCARE UN RIMBALZO DEL PIL CHE PORTERÀ A RIVEDERE AL RIALZO LE STIME DI CRESCITA, ANCHE SE CI ASPETTANO MESI COMPLESSI...

Enrico Marro per il “Corriere della Sera

 

MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

A Mario Draghi non piace chiamarlo decreto «Sostegni bis». Il premier preferisce parlare di un decreto legge «per le imprese, il lavoro, i giovani, la sanità, il territorio». È quello approvato ieri dal consiglio dei ministri, che distribuisce altri 40 miliardi di aiuti all'economia.

 

Ma, afferma Draghi, «è un decreto in parte diverso dai precedenti, perché guarda al futuro, a un Paese che riapre», dove però il governo si impegna ancora «a non lasciare indietro nessuno». Il presidente del consiglio è fiducioso, tanto che si aspetta un rimbalzo del prodotto interno lordo che porterà a rivedere al rialzo le stime di crescita per quest'anno (+4,5% secondo il Def dello scorso aprile).

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

E Draghi si augura che, «se la situazione pandemica continua a migliorare, non ci sia bisogno di altri decreti di questo tipo quest'anno. Del resto, il miglior sostegno è la riapertura». Ma, aggiunge, anche se ci sarà un rimbalzo del Pil, «perché ci sia crescita sostenuta ci sarà bisogno del Pnrr», il Piano di ripresa per utilizzare gli oltre 200 miliardi di risorse Ue. Piano che l'Italia è pronta a mettere in atto con l'approvazione, «entro la prossima settimana», dei decreti sulla governance e sulle semplificazioni.

 

mario draghi federico dinca andrea orlando

Draghi è cautamente ottimista anche sul fronte dei prezzi: «C'è un tasso di inflazione che in certi comparti aumenta rapidamente, ma la convinzione degli economisti è che saranno aumenti temporanei, perché vediamo ancora tanta disoccupazione, la domanda bassa e i salari non hanno una dinamica che lasci pensare a provvedimenti correttivi di natura monetaria».

 

L'unico versante sul quale il premier mostra qualche preoccupazione è il lavoro: «I prossimi mesi saranno complessi, anche per lo sblocco dei licenziamenti in alcuni settori. Servirà uno Stato presente».

 

donne lavoro

A questo proposito, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, anche lui in conferenza stampa dopo l'approvazione del decreto, ha detto: «Per le aziende che prendono la cassa integrazione Covid entro il mese di giugno ci sarà una proroga al 28 agosto del blocco dei licenziamenti (che altrimenti terminerebbe il 30 giugno, ndr), mentre le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali e però non potranno licenziare mentre utilizzano questa cassa, tra virgolette, gratuita».

 

giovani lavoro 1

La voce principale di spesa del nuovo decreto legge, ha spiegato Draghi, è per le imprese: 17 miliardi per i nuovi contributi a fondo perduto, con l'introduzione, «accanto al fatturato» (perdita di almeno il 30%), «del criterio dell'utile, che però richiede più tempo» perché bisognerà attendere i bilanci, ma potrà far scattare un indennizzo aggiuntivo a fine anno per una parte delle imprese, mentre sono 370 mila le partite Iva in più che dovrebbero accedere ai ristori grazie alla possibilità di estendere al 31 marzo 2021 il periodo di valutazione del calo di fatturato. Sempre alle imprese andranno altri 9 miliardi, in particolare per «aiuti sul credito e sulla liquidità».

 

mutuo giovani

Quattro miliardi vanno invece «ai lavoratori e alle fasce sociali in difficoltà», con l'introduzione, tra l'altro, del contratto di rioccupazione col bonus assunzione (zero contributi per 6 mesi). Il premier ha anche sottolineato le misure per i giovani, in particolare i sostegni all'acquisto della prima casa, con la garanzia pubblica fino all'80% del mutuo e la cancellazione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali.

 

mutuo giovani 1

Un passo necessario perché «i giovani hanno bisogno di una casa, di un lavoro sicuro e di un sistema di welfare». Nella stessa conferenza stampa il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha detto che è vicino l'accordo con la commissione europea su Alitalia, aggiungendo che c'è l'interessamento di partner internazionali e che «comunque il brand Alitalia verrà mantenuto».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…