DOPO LA STRAGE DI IERI AL QUARTIERE MIANO, RENZI ANNULLA LA VISITA A NAPOLI: POTRÀ EVITARE DI INCROCIARE L’INDIGESTO VINCENZO DE LUCA, DOPO LA PRESA DI DISTANZA DAGLI “IMPRESENTABILI” NELLE LISTE CHE LO SOSTENGONO
Wa. Ma. per il “Fatto quotidiano”
Nessuna photo opportunity pericolosa, nessun candidato impresentabile a cui sfuggire. Alla fine oggi Matteo Renzi non sarà a Napoli. Le due iniziative previste sono state annullate, dopo che il Sindaco, Luigi De Magistris ha proclamato due giorni di lutto cittadino per la strage di ieri. Nell’agenda del premier c’era ormai da settimane l’inaugurazione della stazione della Metro di Piazza del Municipio.
MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA
Un appuntamento da presidente del Consiglio, al quale Renzi aveva deciso all’ultimo momento (giovedì sera) di far seguire un incontro con i candidati del Pd alle Regionali. Pur tra mille perplessità: già farsi vedere con il candidato presidente del Pd, Vincenzo De Luca per lui in questo momento è un problema. La candidatura dell’ex sindaco di Salerno (peraltro ineleggibile per la legge Severino) Renzi l’ha subita. E qualche giorno fa lo scrittore Roberto Saviano ha accusato in un’intervista all’Huffington Post: “Nel Pd c’è Gomorra”.
Da parte del segretario-premier è seguita una mezza presa di distanza (“Le liste del Pd sono pulite, ma in quelle collegate al Presidente ci sono candidati che non voterei neanche io”) e uno speculare avvicinamento a Stefano Caldoro, il presidente uscente, ricandidato col centrodestra (“È una persona seria, è sempre molto collaborativo”). Mollare De Luca per Renzi è complicato e perdere la Campania sarebbe comunque un problema. Quindi si barcamena.
MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA
L’iniziativa elettorale per stamattina era stata fissata approfittando della presenza a Napoli. E magari con l’idea che fosse la prima e l’ultima in Campania. Non senza precauzioni: Renzi aveva dato precisa disposizione al suo staff di filtrare ogni contatto con persone che non fossero conosciute dalla dirigenza del Pd napoletano perché aveva il timore di essere fotografato con alcuni impresentabili.
E quindi, si sarebbe trattato di un incontro a porte “se - mi-chiuse”. Dopo la telefonata di De Magistris che gli ha comunicato la decisione di indire il lutto cittadino, Renzi ha annullato tutto. In segno di “cordoglio” e “so - lidarietà”. Utilizzare un fatto grave come questo come scusa è troppo. Ma di certo il premier non ha avuto né esitazioni, né rimpianti. Dai vertici dem assicurano che le iniziative si faranno, che Renzi in Campania ci andrà. Quando? Non è dato sapere.
MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA
Di certo, non si è preoccupato di mettere la Regione in cima alla sua agenda. PERCHÉ POI c’è un movimento in corso che è sempre più evidente: Renzi prende tutte le distanze che può da De Luca. E Caldoro sta facendo di tutto per tenere Berlusconi lontano dalla sua campagna elettorale. Era tempo che sarebbe voluto salire sul carro di Renzi, magari candidandosi con lui con una lista civica.
Non ci è riuscito. E in questi giorni va ripetendo ai suoi: “Noi siamo con Ncd”. Quindi, non con Forza Italia. Mancano ancora due settimane alle elezioni. E non è escluso che nel frattempo gli esperti legali vicino al premier non s’inventino un’interpretazione della Severino che sia la più sfavorevole possibile a De Luca, nel caso vincesse lui.
Stefano Caldoro e Enrico Cisnetto CARFAGNA CON STEFANO CALDORO jpegCOSENTINO CALDORO jpeg