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“PUTIN HA DATO L’ORDINE DI ATTACCARE HILLARY CLINTON” - IL DOSSIER SEGRETO PRESENTATO A OBAMA AD AGOSTO 2016 DAL DIRETTORE DELLA CIA BRENNAN SVELAVA L’AZIONE DEL CREMLINO PRO-TRUMP EPPURE, SECONDO IL “WASHINGTON POST”, LA CASA BIANCA TENTENNÒ - OLIVER STONE SI SCHIERA CON PUTIN: “E’ TUTTA PROPAGANDA DELL’AMERICA CONTRO VLADIMIR: NON C’È NULLA DI VERO”

OBAMA PUTINOBAMA PUTIN

1 - HACKER RUSSI, LE PROVE DELLA CIA "COSÌ PUTIN HA DATO L' ORDINE DI ATTACCARE HILLARY CLINTON"

Alberto Flores D’Arcais per “la Repubblica”

 

Quella che agli inizi di agosto 2016 arrivò via corriere alla Casa Bianca era una lettera molto particolare, sigillata e top secret. Il mittente era il direttore della Cia John Brennan, i destinatari Barack Obama e tre dei più stretti collaboratori del presidente Usa. Un documento "eyes only", solo da leggere e da restituire con urgenza dopo la lettura al servizio di spionaggio ad evitare fughe di notizie.

trump putin obamatrump putin obama

 

Il contenuto era definito "bombshell", un' informazione-bomba destinata (forse) a cambiare le sorti elettorali di Hillary Clinton e Donald Trump: il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato personalmente agli hacker al servizio del Cremlino di "interferire" nelle elezioni per scegliere il nuovo "Commander in Chief" degli Stati Uniti d' America.

 

Il nuovo scoop - siglato ancora una volta dal Washington Post - è arrivato ieri: una lunghissima e dettagliata ricostruzione messa sul sito del quotidiano di proprietà di Jeff Bezos (patron di Amazon) all'ora del brunch sulla costa Est. I reporter del Post hanno avuto accesso al dossier della Cia (lungo 300 pagine) che ricostruisce il Russiagate.

HILLARY PUTINHILLARY PUTIN

 

«In particolare la Cia ha ottenuto, ai primi di agosto, informazioni da fonti all'interno del governo russo che riportavano le istruzioni specifiche date dal leader del Cremlino ai suoi subordinati riguardo agli obiettivi dell' operazione: puntare alla sconfitta della candidata democratica ed aiutare a consegnare la Casa Bianca a Trump».

 

Il documento consegnato ad Obama era così scottante che il Washington Post lo definisce (con un po' di esagerazione) «il crimine politico del secolo, un attacco alla democrazia americana destabilizzante, senza precedenti, e coronato dal successo».

 

al smith dinner donald trump hillary clinton  6al smith dinner donald trump hillary clinton 6

Vista la delicatezza della notizia - un intervento personale del presidente russo - la Cia decise di trattare il dossier con la stessa super-segretezza usata nei preparativi del riuscito raid contro Osama bin Laden, il leader di Al Qaeda ucciso dagli uomini delle forze speciali Navy Seal nel suo rifugio di Abbottabad in Pakistan nel maggio 2011. Tanto che decisero che lo avrebbero potuto leggere solo tre persone (oltre Obama) e che non sarebbe stato incluso nell'abituale "briefing" di Intelligence che si svolge ogni mattina alla Casa Bianca tra il presidente Usa e gli alti dirigenti delle diverse agenzie di spionaggio.

 

BARACK OBAMA john brennanBARACK OBAMA john brennan

Nonostante Obama avesse definito la vicenda «un attacco al cuore del nostro sistema» - secondo quanto riferito dal capo del suo staff Denis McDonough - la ritorsione americana si limitò all'espulsione di 35 diplomatici russi e alla requisizione di due edifici usati dal Cremlino (o dagli eredi del Kgb stando agli analisti Cia).

 

Un primo, più completo, documento venne consegnato alla Casa Bianca nell'ottobre 2016 (a un mese dalle elezioni) e fu solo allora che l'amministrazione democratica rese pubblico il fatto che le mail compromettenti di responsabili della campagna di Clinton e altro materiale (pubblicato da Wikileaks) erano stati rubati da hacker russi nell' ambito di un'operazione di spionaggio che «solo funzionari russi di massimo livello possono aver autorizzato».

 

PUTIN OBAMA 1PUTIN OBAMA 1

Il 5 settembre, ricostruisce il Post, durante il vertice tra leader internazionali di Hangzhou, Obama lo disse in faccia a Putin (tramite l'interprete): «Sappiamo quello che stai facendo, è meglio che la smetti». Il presidente russo negò tutto, chiedendo le prove. Ma fu solo all'inizio di gennaio - con Obama ancora formalmente in carica ma con Donald Trump già eletto presidente - che anche le altre agenzie di Intelligence Usa arrivarono alla stessa conclusione di Brennan e della Central Intelligence Agency: Putin non solo ordinò personalmente di interferire nelle elezioni Usa ma mobilitò cyber-agenti russi per fare in modo che l' ex Segretario di Stato Hillary Clinton - che il presidente russo sospettava di aver 'aiutato' l' opposizione interna russa al Cremlino - perdesse le elezioni contro Donald Trump.

 

2 - STONE: "TUTTA PROPAGANDA DELL' AMERICA CONTRO VLADIMIR NON C' È NULLA DI VERO"

Jaime D'Alessandro per “la Repubblica”

 

OLIVER STONE VLADIMIR PUTINOLIVER STONE VLADIMIR PUTIN

Stanco e nervoso. Oliver Stone arriva al festival di Starmus, fra stelle della scienza e dell' intrattenimento, accompagnato dalle polemiche. Il suo documentario "The Putin Interviews" negli Stati Uniti ha già sollevato un coro di proteste e ora si prepara a sbarcare da noi. La prossima settimana sarà trasmesso in Francia, subito dopo in Italia dalla Rai (assicura lui). Stando alle critiche, Stone avrebbe lasciato parlare il presidente russo senza alcun contradditorio.

 

«Qualche blogger che non capisce nulla» taglia corto il regista. «Sono quattro ore dense di informazioni nelle quali per la prima volta Putin dà la sua versione dei fatti, dalle elezioni americane alla guerra in Siria. Non la mia, la sua. È importante ascoltarla, perché qui non l' abbiamo mai davvero fatto. Viene distorta dalle accuse che gli sono mosse».

putin oliver stone1putin oliver stone1

 

Accuse pesanti in molti casi, come le ultime emerse dal rapporto speciale della Cia.

«Non ci sono prove che le elezioni Usa siano state manipolate dalla Russia. Credo sia parte di un gioco di propaganda dell' America. La verità, per chi vuole guardarla, emerge dal documentario: lo sguardo e la mimica del corpo dicono molto di Putin».

 

Perché non lo ha fatto su Trump il documentario?

«Non faccio documentari per vivere e non seguo le mode. Ma anche volendo, fra avviare la produzione e concludere le riprese passerebbero anni prima di poter arrivare nelle sale.

putin oliver stoneputin oliver stone

E magari Donald Trump non siederebbe più alla Casa Binaca. No, io in questo caso ero interessato al profilo di un leader russo che è al suo posto da 17 anni».

 

E ha molto potere fra le mani.

«Meno di quel che si pensa e la Russia non ha un' economia galoppante. Certo, ha l' atomica. Ma spende un decimo degli Stati Uniti in armamenti».

 

Fare la cyber-war costa meno di una portaerei.

«Putin due anni fa chiese agli Stati Uniti di arrivare ad un trattato sulla cybersicurezza. Una convenzione che coinvolgesse l' America e altri stati. Gli Usa rifiutarono di sedersi al tavolo. Nel frattempo però hanno continuato a spendere e a vendere armi, a militarizzare intere regioni del mondo. A incrementare il caos».

 

oliver stoneoliver stone

Quando e quante volte lo ha incontrato Putin?

«Durante le riprese di "Snowden". Mi raccontò la sua versione della vicenda. Fu aperto, disponibile. Tornai in Russia nove volte e ogni volta Putin mi concedeva un po' di tempo.

Alla fine ho girato venti ore e ne ho montate quattro».

 

Lei gli crede insomma.

«Non ho paura della Russia, non penso voglia far nulla di male all' Occidente. Credo che Putin voglia un accordo come lo vogliono in tanti sia in America sia in Europa, malgrado giornali e tv facciano finta di non vederli. Credo che quell' accordo lo abbia cercato Renzi in Italia. Era contro le sanzioni alla Russia. Oggi gli apparati militari non permettono a Trump nemmeno di incontrare Putin. La Nato però è una reliquia, non ha nessun senso. Prima o poi si arriverà a ricomporre la situazione: Europa e Russia sono parte della stessa storia».

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