mario draghi da vittorio

MARIO DRAGHI, MAGNA TRANQUILLO! - “MARIOPIO” SI È ATTOVAGLIATO AL RISTORANTE “DA VITTORIO” A PORTO PALO DI MENFI, IN SICILIA, DOPO AVER ACCETTATO IL NUOVO INCARICO PROPOSTO DALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, URSULA VON DER LEYEN - LA RICETTA DI DRAGHI: ALLENTARE LE NORME SUL BILANCIO DEGLI STATI E SUGLI AIUTI DI STATO, CONSENTENDO (ANCHE CREANDO PIÙ DEBITO) DI FARSI CARICO DELL'INTERO FABBISOGNO DI INVESTIMENTI OPPURE... - NEL FUTURO DI DRAGHI LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, AL POSTO DI MICHEL. MA L'IPOTESI QUIRINALE NON E' ECLISSATA...

Estratto dell'articolo di Paolo Panerai per “Italia Oggi”

 

MARIO DRAGHI DA VITTORIO

Sapete dove era Mario Draghi, martedì 12, dopo aver accettato il nuovo incarico europeo propostole dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen? A cena al ristorante Da Vittorio, ma non quello più famoso di Bergamo, bensì quello famoso per il pesce, a Porto Palo di Menfi in Sicilia.

 

Gesto classico di nonchalance del salvatore dell'Europa, come quando fu nominato presidente della Banca centrale europea. Anche Vittorio, proprietario del ristorante di Porto Palo, è bergamasco come il più famoso, ma dai tempi del terremoto del Belice fa il ristoratore nel comune di Menfi, che è la patria dei Baroni Planeta. Come si può vedere nella foto, la prima foto mai pubblicata in Orsi&Tori, Draghi è rilassato e sorridente con Vittorio e due nipoti del ristoratore.

 

il ritorno di mario draghi - le frasi di osho

Come se la decisione di aver provocato l'Europa con il suo articolo su TheEconomist e conseguente incarico, fosse la più naturale delle iniziative. Secondo la presidente della commissione Ue, dovrà elaborare una «strategia per difendere la competitività europea». Non un gioco da ragazzi, ma certo molto meno impegnativo di quando, nel 2012, da Francoforte, dove era arrivato a fare il presidente della Bce dopo l'esperienza come governatore della Banca d'Italia, dovette affrontare la più grave recessione del nuovo millennio. […]

 

In ballo c'è il Patto di stabilità che servirebbe, nella versione in vigore, a impedire il trasferimento di risorse dai paesi ricchi ai paesi poveri. L'opposizione a questo trasferimento, dice Draghi, è feroce. Ma oggi è meno importante, perché dal 2012 (con lui presidente) la Bce «ha sviluppato strumenti politici per contenere le divergenze ingiustificate fra i costi dei finanziamenti dei paesi più forti e quelli più deboli e ha mostrato la volontà di usarli».

MARIO DRAGHI - ILLUSTRAZIONE THE ECONOMIST

 

E così i trasferimenti finanziari transfrontalieri sono meno necessari. In questo modo l'Europa, secondo Draghi, non dovrebbe più affrontare crisi causate da politiche inadeguate in vari paesi. […]

 

In una visione positiva, Draghi sottolinea che per aiutare la transizione verde è stato istituito un fondo comune europeo da 750 miliardi di euro. Questo, dice Draghi, è spirito federalistico, che impone che i paesi che ricevono gli aiuti li spendano bene. E il riferimento non dichiarato va sicuramente all'utilizzo in Italia dei fondi del Pnrr.

 

mario draghi cambridge

E per essere Europa, i vari stati devono ora vincere una serie di sfide sovrannazionali come la difesa, la transizione verde, e la digitalizzazione. Ma il grave è che al momento, bacchetta Draghi, l'Europa non ha nessuna strategia federale per finanziare questi progetti e il paradosso è che i singoli stati non possono intervenire perché le normative europee impediscono gli aiuti di stato. […]

 

E Draghi la ricetta ce l'ha già in due punti: 1) allentare le norme sul bilancio degli stati e sugli aiuti di stato, consentendo (evidentemente anche creando più debito) di farsi carico dell'intero fabbisogno di investimenti. Ma poiché i bilanci statali nella Ue non sono omogenei, una tale scelta sarebbe inevitabilmente uno spreco. Le sfide del clima e della sicurezza o sono perseguite da tutti gli stati, raggiungendo gli obbiettivi, oppure nessuno ci riuscirà.

 

mario draghi

2) l'alternativa opzionale è rifare il Patto di stabilità per consentire di perseguire tutti gli stati le sfide condivise.

 

Dice Draghi che la Commissione Ue ha presentato nuove regole per il Patto di stabilità e a giudizio dell'ex-presidente del consiglio, i programmi di allargamento dellaUnione, possono consentire di scrivere nuove regole riguardanti il debito pubblico. Come è arcinoto, in particolare ai lettori di queste pagine, l'Italia è il paese messo peggio, molto peggio, per il debito pubblico, di gran lunga il più alto fra i maggiori paesi.

MARIO DRAGHI MANGIA DA SOLO ALL AEROPORTO DI FIUMICINO

 

Quindi l'Italia dovrebbe presentarsi ai cambiamenti del Patto con iniziative del taglio del debito. Draghi lo dice con la parola «scelte rigorose», ma subito diventa «Mister Punta e Tacco» come si autodefiniva il suo mentore Guido Carli, perché aggiunge che le decisioni oltre che rigorose devono essere «flessibili», per consentire ai governi di reagire allo shock. […]

mario draghi al world economic forum 2023. 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…