ORA È CONFERMATO: L’ITALIA RESTA A SECCO – IL REGOLAMENTO UE SULLO STOP AI MOTORI BENZINA E DIESEL DAL 2035 “NON SARÀ RIAPERTO”: È QUELLO CHE FANNO SAPERE I FUNZIONARI DELL’UE, DOPO L’INTESA TRA LA COMMISSIONE E LA GERMANIA DI SABATO SCORSO. L’ITALIA SPERAVA CHE SI POTESSE INTERVENIRE PER INSERIRE UNA DEROGA SUI BIOCARBURANTI. MA IL PRESSING NON HA FUNZIONATO…
MATTEO SALVINI - RIUNIONE MINISTRI UE CONTRARI AL REGOLAMENTO SULLE AUTO GREEN
1. AUTO: FONTI, VERSO OK FINALE UE, TESTO NON SARÀ RIAPERTO
(ANSA) - Il regolamento Ue sullo stop ai motori benzina e diesel a partire dal 2035 "non sarà riaperto" e, dopo l'intesa annunciata sabato tra la Commissione europea e Berlino sull'uso futuro degli e-fuels, dovrebbe ottenere oggi il via libera degli ambasciatori dei Ventisette.
Lo ha fatto sapere un alto funzionario Ue, riferendo che - previo il via libera odierno - il regolamento verrà poi aggiunto ai punti all'ordine del giorno della riunione dei ministri dell'Energia in programma domani a Bruxelles. "Gli Stati membri - ha spiegato la fonte - saranno liberi di fare le proprie osservazioni e avere una discussione" sull'accordo.
2. AUTO GREEN, LOTTA CONTRO IL TEMPO ROMA: BIOFUEL A EMISSIONI ZERO
Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
fabbrica di auto elettriche volkswagen
[…] Oggi alla riunione degli ambasciatori dei Ventisette in vista del Consiglio Energia di domani, che dovrebbe adottare il regolamento sulle emissioni di CO2 delle auto e dei furgoni nuovi dal 2035 spalancando la porta alle vetture elettriche, la Commissione dovrebbe discutere una dichiarazione — questo è l’accordo con la Germania per garantire l’approvazione finale — sulla questione dei combustibili neutri dal punto di vista della CO2, che sarà inserita poi nel verbale del Consiglio.
La posizione che dovrebbe tenere la Commissione, sulla base dell’intesa con Berlino, è «suggerita» da un documento della Dg Clima, visonato dal Corriere e datato 25 marzo, che spiega che l’esecutivo prenderà il Considerando 11 «come punto di partenza per le rispettive iniziative legislative». Ma nel documento si parla «esclusivamente di RFNBO», acronimo per «carburanti rinnovabili di origine non biologica», quindi escludendo i biocarburanti.
«Come primo passo — scrive la Dg Clima — subito dopo l’adozione del regolamento da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, la Commissione presenterà un regolamento di attuazione per l’omologazione di questi veicoli, istituendo così un processo di omologazione solido e a prova di frode per i veicoli alimentati esclusivamente, in modo permanente, con RFNBO».
Inoltre la Commissione «si adopererà senza indugio» per l’attuazione del Considerando 11 attraverso un atto delegato. «Dopo aver consultato le parti interessate, la Commissione — prosegue il testo — proporrà anche, in linea con l’abilitazione legale nell’autunno del 2023, un atto delegato che specifichi come i veicoli alimentati esclusivamente con carburanti sintetici contribuiranno agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, in relazione alla regolamentazione degli standard di emissione di CO2 per le auto e i veicoli commerciali leggeri».
L’impegno a fare in modo che l’intesa con Berlino sia salva è totale. Infatti «nel caso in cui i colegislatori respingano la proposta, la Commissione seguirà un altro percorso legislativo, come la revisione della normativa sulle emissioni di CO2, per attuare almeno il contenuto legale dell’atto delegato». Il testo della dichiarazione della Commissione ieri era ancora in fase di limatura e c’è anche il rischio che possa essere posticipato.
URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI viktor orban giorgia meloni ursula von der leyen