roberto vannacci filomeni salvini

SALVINI, ABBIAMO UN PROBLEMA: È PARTITO VANNACCI! – IL MOVIMENTO POLITICO DEL GENERALE ORA HA UNA NOME, “EUROPA SOVRANA E INDIPENDENTE”, E UNO STATUTO – IL PROGRAMMA, FOTOCOPIA DELL’ASSOCIAZIONE “IL MONDO AL CONTRARIO”, INVOCA L’ITALIA FUORI DALLA NATO E VICINA ALLA RUSSIA – NELLA LEGA ACCUSANO IL CAPITONE: “TI AVEVAMO AVVERTITO CHE VANNACCI AVREBBE USATO IL CARROCCIO COME UN TAXI” – TUTTI GLI UOMINI DEL GENERALE, A PARTIRE DALL’EX TENENTE COLONNELLO DELLA FOLGORE, FABIO FILOMENI

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”   

 

roberto vannacci a pontida

Hai voglia di negare, gli elementi ormai ci sono tutti e Roberto Vannacci è pronto a lanciare qualcosa di “suo”, politicamente parlando. E perciò nella Lega l’umore è pessimo contro Matteo Salvini, della serie: ti avevamo avvertito.

 

[…]  Per gli auguri di Ferragosto il presidente del comitato culturale il Mondo al contrario, Fabio Filomeni, ex tenente colonnello della Folgore, ha scritto questa mail ai simpatizzanti: «Forza generale, siamo con te e siamo pronti per la nuova avventura politica».

 

ROBERTO VANNACCI MATTEO SALVINI

Un partito c’è già, si chiama Europa sovrana e indipendente e ha uno statuto e un regolamento che sono praticamente identici a statuto e regolamento del comitato Il Mondo al Contrario. Stesse parole, addirittura stessa formattazione del file pdf, e stesso presidente dell’associazione culturale che si muove passo passo con l’eurodeputato della Lega.

 

A tenere il filo di tutto — presidente di Esi ma pure del Mondo al contrario — è il “camerata” Filomeni, forse la persona più vicina in assoluto al generale. La sede registrata del partito eurosovranista si trova in provincia di Pisa, dove è residente Filomeni. […]

ROBERTO VANNACCI - FABIO FILOMENI

 

Intanto, per spiegare meglio il contesto, bisogna partire dalla natura del comitato Mondo al contrario. Con innegabile tempismo nasce otto giorni dopo lo scoppio del caso del libro di Vannacci ad agosto dello scorso anno, come realtà “culturale”.

 

La prima iniziativa avvenne in Calabria, con il generale in collegamento telefonico. Mentre l’assemblea vera e propria in presenza con i delegati si tenne lo scorso 9 marzo a Tirrenia, cittadina costiera tra Pisa e Livorno, con la presenza fisica di Vannacci.

 

MEME ROBERTO VANNACCI PAOLA EGONU

A gennaio di quest’anno il Mondo al contrario aveva aperto anche un tesseramento, 30 euro l’anno per l’adesione come socio ordinario (la stessa cifra che serve per esserlo con Europa sovrana e indipendente). Mentre lo scorso 5 agosto il comitato, con un post sul sito, aveva annunciato di apprestarsi «a divenire una realtà culturale ed anche politica».

 

In contemporanea a tutto questo, Filomeni e soci — dall’ex parà e dirigente politico di estrema destra Bruno Spatara a Gianluca Priolo, rispettivamente segretario e tesoriere del Mondo al contrario — hanno dato vita al partito. Prima limitato ad una pagina Facebook, poi diventato un sito vero e proprio, munito per l’appunto di statuto e regolamento, oltre che di un programma.

 

roberto vannacci matteo salvini comizio a piazza santi apostoli roma

Il movimento vuole «una Europa potenza, libera e autonoma, adeguata a soddisfare le necessità dei nostri popoli, che consenta agli europei di riprendere in mano il proprio destino di civiltà, prosperità e pace»; per farlo propone l’uscita dalla Nato e la promozione dei rapporti con la Russia. Non a caso, la questione della “pace” con la Russia è un cavallo di battaglia di Vannacci, che nel suo primo libro aveva parlato (e bene) del Paese nel quale era stato 18 mesi come addetto militare dell’ambasciata, fino a due anni fa.

 

Esi ha un vicepresidente, l’ex ambasciatore Luigi Scotto (a maggio dialogò con Vannacci ad un evento pubblico elettorale a Livorno, tema: “scenari internazionali”) e un coordinatore nazionale, Luca Tadolini, neofascista emiliano specializzato in revisionismo storico, sulla strage di Bologna del1981 ad esempio ha scritto un libro per dire che sono stati gli israeliani e non l’eversione nera. Apprezzatissimi tutti gli interventi pubblici di un altro generale, Marco Bertolini, anche lui ex parà della Folgore e candidato alle Europee nel 2019, con FdI.

roberto vannacci al parlamento europeo

 

È quindi palese che comitato e partito siano un po’ due contenitori dello stesso materiale, e che Filomeni risponda direttamente a Vannacci, il quale invece per adesso è costretto a fare l’equilibrista rispetto ai rapporti con la Lega. Quattro giorni fa parlando con Radio radio — voce vicina agli ambienti sovranisti — a domanda su un eventuale partito l’eurodeputato ha risposto: «Se così fosse, per assurdo... Beh riscuoterebbe grande condivisione, ed è temuto da chi milita dalla nostra stessa parte».

 

roberto vannacci a pontida

Vannacci ha poi ricordato di aver venduto più libri di Giorgia Meloni. Segno di un’ambizione sconfinata. Ora nel Carroccio il generale sospeso, eletto come indipendente, è già inviso ai più. «Gli abbiamo fatto da taxi», è la considerazione generale. Ma era una storia ampiamente annunciata.

vannacci matteo salvini comizio a piazza santi apostoli roma FABIO FILOMENIroberto vannacci con le frisk al parlamento europeo

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…