beppe sala giorgia meloni

È SCOPPIATA LA GUERRA ROMA-MILANO! – BEPPE SALA HA SCRITTO UNA LETTERA A GIORGIA MELONI CHIEDENDO “CHIARIMENTI SULLE DELEGHE ASSEGNATE AL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA VITTORIO SGARBI” – AL SINDACO DI MILANO NON SONO ANDATI GIÙ GLI INTERVENTI A GAMBA TESA DEL CRITICO D’ARTE CHE VUOLE SPOSTARE LA “PIETÀ RONDANINI” E SOPRATTUTTO PORRE UN VINCOLO SUL MEAZZA PER IMPEDIRNE LA DEMOLIZIONE –  SCRIVE SALA: “DICHIARAZIONI CHE APPAIONO ESORBITARE DALLE COMPETENZE DEL SOTTOSEGRETARIO E SEMBRANO PIUTTOSTO DESTINATE AD ALIMENTARE CONFUSIONE” 

Da www.gazzetta.it

 

lettera beppe sala a giorgia meloni

Giuseppe Sala vuole vederci chiaro su San Siro. Dopo le parole del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ("il Meazza non può essere abbattuto, se serve un vincolo lo metterò"), il sindaco di Milano ha scritto una lettera rivolta direttamente a Giorgia Meloni. Palazzo Marino vuole che la Presidenza del Consiglio chiarisca le deleghe attribuite a Sgarbi in materia, per non rischiare di vedere andare in fumo tutto il lavoro fatto finora sul progetto del nuovo stadio di Milan e Inter.

 

L'architetto Stefano Boeri, ideatore del Bosco Verticale di Milano, aveva presentato al Comune e ai club nel 2019 il progetto per un nuovo stadio-bosco al posto dell'attuale San Siro. Milan e Inter, però, avevano preferito altre strade. Ieri sera l'archistar ha parlato della sua proposta al dibattito pubblico sul tema. Guarda il video del progetto

 

Queste le parole indirizzate da Sala a Meloni per iscritto: "Signor Presidente, mi rivolgo direttamente a Lei, confidando nella costruzione di rapporti istituzionali improntati a lealtà e chiarezza, per ricevere cortesi chiarimenti sulle deleghe che sono state assegnate al Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. Il Sottosegretario Sgarbi, a poche ore dalla sua nomina, ha formulato pubblicamente affermazioni che reputo prive di fondamento giuridico.

 

lettera di beppe sala a giorgia meloni

Mi riferisco in particolare a due temi. Il primo riguarda la preannunciata volontà di riportare nella sua posizione originaria (Sala degli Scarlioni del Castello Sforzesco) la Pietà Rondanini di Michelangelo, al momento esposta nell’ospedale spagnolo del Castello. Il secondo ha a che fare con le iniziative anticipate in ordine a possibili vincoli da imprimere allo Stadio Meazza.

 

A proposito del Meazza, Sgarbi, in opposizione all’eventuale abbattimento dell’attuale stadio, avrebbe testualmente affermato: “Se dovesse servire un vincolo, lo metterò”. Si tratta di affermazioni che, in primis, non tengono conto di percorsi realizzati e assai apprezzati, come nel caso della esposizione della Pietà di Michelangelo, ovvero, per ciò che attiene allo Stadio, a complessi iter amministrativi che hanno già coinvolto più Enti.

 

giorgia meloni e beppe sala alla cerimonia di commemorazione per sergio ramelli 1

Ma soprattutto queste dichiarazioni appaiono esorbitare dalle competenze del Sottosegretario e sembrano piuttosto destinate ad alimentare confusione e disorientamento che certamente nuocciono al corretto esercizio dei poteri pubblici nell’interesse della collettività".

giorgia meloni e vittorio sgarbi 2VITTORIO SGARBI E GIORGIA MELONI LA STORIA INSTAGRAM DI BEPPE SALA SULLA PIETA RONDANINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"