MA È STARMER O LA MELONI? – IL PRIMO MINISTRO LABURISTA HA DECISO DI STRINGERE ACCORDI CON KURDISTAN, VIETNAM E TURCHIA PER FORNIRE INCENTIVI ECONOMICI A TRATTENERE I MIGRANTI ED EVITARE CHE PARTANO VERSO IL REGNO UNITO – IL PREMIER BRITANNICO, CHE LO SCORSO SETTEMBRE A ROMA AVEVA MOSTRATO UN FEELING SPECIALE CON LA DUCETTA, COPIA IL MODELLO DELL’ITALIA CON TUNISIA E LIBIA – UNA MOSSA PER ARGINARE L’AVANZATA DEI POPULISTI COME FARAGE...
Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per www.corriere.it
KEIR STARMER GIORGIA MELONI A ROMA
Il Labour britannico mette in pratica la lezione meloniana per fermare l’immigrazione illegale. La visita fatta a Roma dal primo ministro Keir Starmer a settembre sta per dare i suoi frutti: in quella occasione il leader laburista aveva discusso con Giorgia Meloni gli schemi anti-immigrazione messi in piedi dal governo italiano, e adesso Londra si appresta a emularli.
Il governo britannico sta infatti per stringere accordi con Kurdistan, Vietnam e Turchia per fornire incentivi economici a trattenere i migranti ed evitare che si mettano in marcia verso Occidente: e il modello seguito è proprio quello degli accordi stipulati dall’Italia con Tunisia e Libia. «Prevenire in primo luogo il fatto che la gente lasci il suo Paese è molto meglio che cercare di gestire quelli che sono già arrivati», ha detto Starmer.
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Dunque la ministra degli Interni di Londra, Yvette Cooper, punta a concludere entro la fine dell’anno degli accordi di «cooperazione e sicurezza» con i Paesi da cui partono i migranti, in modo da offrire incentivi a restare e scoraggiare le partenze, un po’ come ha fatto l’Italia con Libia e Tunisia. [...]
Durante la sua visita a settembre, Starmer aveva discusso con la premier italiana anche il “piano Albania”, che il leader britannico aveva detto di trovare «interessante». Uno dei primi atti del nuovo governo laburista era stato quello di cestinare il «piano Ruanda» dei conservatori, che prevedeva la deportazione in Africa degli immigrati illegali: da Downing Street sottolineano che lo schema albanese escogitato dall’Italia è diverso, perché tutto il processo è gestito dalle autorità italiane e non da un Paese terzo, e dunque non escludono di poter considerare qualcosa di simile in futuro, anche se al momento si concentrano sugli accordi con i Paesi di partenza dei migranti.
KEIR STARMER GIORGIA MELONI A ROMA
Il governo Starmer deve fronteggiare gli sbarchi illegali attraverso la Manica: nei primi nove mesi di quest’anno sono stati quasi 33 mila, in crescita dai meno di 30 mila dell’intero 2023. È un fenomeno che ha riportato l’immigrazione in cima alle preoccupazioni dell’opinione pubblica e che gonfia i consensi della destra populista di Nigel Farage, vista come una minaccia ancora più insidiosa dei conservatori. [...]
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