ucraina vladimir putin volodymyr zelensky joe biden matteo zuppi xi jinping

TRA LE ELEZIONI IN RUSSIA DI MARZO 2024 E QUELLE NEGLI USA, PREVISTE SETTE MESI DOPO (NOVEMBRE), POTREBBE ARRIVARE LA PACE IN UCRAINA - LE DIPLOMAZIE SONO A LAVORO PER LIMARE LA PROPOSTA IN DIECI PUNTI AVANZATA DALL’UCRAINA AFFINCHÉ DIVENTI ACCETTABILE ANCHE PER GLI AMICI DI MOSCA, A COMINCIARE DALLA CINA E DAGLI ALTRI "BRICS", PER METTERE PUTIN DAVANTI AD UN FRONTE COMPATTO INTERNAZIONALE CHE CHIEDA LA FINE DELL'INVASIONE - LE IPOTESI: IL MODELLO COREA, IL RITORNO AGLI ACCORDI DI MINSK E IL PIANO CINESE CON CONCESSIONI RECIPROCHE TRA MOSCA E KIEV…

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

meeting normandia voldymyr zelensky vladimir putin emmanuel macron

Dietro le quinte del palcoscenico globale allestito al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, dove ieri si è consumato il duello tra il presidente ucraino Zelensky e il ministro degli Esteri russo Lavrov, in realtà si discutono freneticamente le ipotesi per una soluzione negoziale del conflitto. Ogni giorno, almeno da parte degli alleati di Kiev, e a tutti i livelli, dalle diplomazie alle agenzie di intelligence.

 

L’obiettivo è quello di limare la proposta in dieci punti avanzata dal paese aggredito, affinché diventi accettabile anche per gli amici di Mosca, a cominciare dalla Cina e dagli altri Brics. Nella speranza così di mettere Putin davanti ad un fronte compatto internazionale che chiede la fine della sua invasione, difficile da snobbare.

 

XI JINPING E JOE BIDEN GIOCANO A SCACCHI - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY

Da tempo a Kiev si riuniscono gli ambasciatori dei paesi che hanno partecipato ai colloqui di Gedda, per rivedere e ritoccare il piano in dieci punti proposto da Zelensky. La Cina non ha partecipato alle ultime sessioni, ma durante la missione del cardinale Zuppi ha lanciato chiari segnali di volere non solo la fine della guerra, ma possibilmente un accordo di pace complessivo e duraturo.

 

Al tavolo invece sono molto attivi India, Brasile e Sudafrica, ossia gli altri membri dei Brics, che nei desideri di Pechino e Mosca dovrebbero costituire un blocco geopolitico unito per contrastare la primazia di quello occidentale, ancorato su Nato e G7. Una volta individuata una formula accettabile, la questione passerebbe nelle mani dei consiglieri per la sicurezza nazionale. Secondo l’Ansa questo appuntamento potrebbe avvenire già in ottobre, con il formato adottato a Copenaghen e Gedda, quindi con la Cina al tavolo.

lavrov

 

Superato questo passaggio diventerebbe possibile un vertice al livello dei leader, che gli ucraini vorrebbero tenere entro la fine dell’anno, ma per gli occidentali potrebbe essere rimandato alla primavera, anche perché nessuno si aspetta movimenti significativi da parte di Putin fino alle sue elezioni di marzo. L’ideale sarebbe coinvolgere la Russia nei colloqui, ma finora dal Cremlino non è arrivato alcun segnale di disponibilità, incluso l’intervento del ministro degli Esteri Lavrov ieri al Consiglio di Sicurezza.

 

xi jinping joe biden al g20 di bali 3

Se però tutti gli aderenti al formato Gedda presentassero una proposta unitaria e condivisa, ignorarla completamente diventerebbe assai difficile per Mosca, perché sancirebbe il suo completo isolamento. Un punto decisivo per la prosecuzione di questi colloqui è l’andamento della controffensiva in corso. […] L’importante è lanciare a Putin un messaggio compatto di resistenza, se conta sulla stanchezza degli occidentali per prevalere. Quindi si discutono intensamente i modelli per le potenziali soluzioni […] In passato si era parlato molto della Corea, ossia un cessate il fuoco seguito dal congelamento della situazione sul terreno, senza un trattato formale.

 

LULA - XI JINPING - RAMAPHOSA - MODI - LAVROV - VERTICE BRICS 2023

[…] i cinesi hanno lasciato intendere che vorrebbero andare anche oltre, ossia una tregua seguita da un negoziato vero e proprio, con concessioni reciproche, per arrivare ad una pace reale. Un punto di partenza logico potrebbe essere l’accordo di Minsk, mai applicato fino in fondo, anche se la realtà sul terreno è cambiata e richiederebbe aggiornamenti. Putin probabilmente non si muoverà almeno fino alle elezioni di marzo, mentre il rivale americano Biden avrebbe bisogno di una soluzione prima delle sue presidenziali del prossimo novembre. […]

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...