EMILIANO DI LOTTA E DI CANOTTA! IL VIDEO DEL CANDIDATO ALLA SEGRETERIA PD DALL’OSPEDALE SOFFERENTE E CON LA CANOTTIERA FA DISCUTERE IL WEB – “A NATALE TI REGALO UN BEL PIGIAMA" – "MEGLIO LA CANOTTA DEL GIUBBINO DI PELLE FINTA DI RENZI” – LA CANOTTIERA ALLA BOSSI NO, METTA UNA T-SHIRT" – E EMILIANO PUBBLICA ANCHE IL NUMERO DEL SUO CELLULARE...
Monica Guerzoni per il Corriere della Sera
Ha macinato centinaia di chilometri, stretto migliaia di mani e promesso, dai palchi del Sud e dalle piazze del Nord, di rivoluzionare il Pd e l' Italia intera. Ma da quando si è rotto il tendine d' Achille ballando la tarantella, Michele Emiliano è per tutti il primo candidato alla segreteria del Pd che ha avuto l' ardire di mostrarsi strategicamente in «canotta», indumento già collaudato da Umberto Bossi, Bettino Craxi e Antonio Di Pietro.
La scelta ha spiazzato la politica e sedotto le fan su Facebook. Angela approva: «Il vero meridionale la porta così». Tiziana scherza in dialetto: «A Natale ti regalo un bel pigiama, nel caso ti ricoverano u tinn u pigiam bun ???». Aurora la butta in politica e allude al chiodo nero di Renzi: «Preside', meglio quella che un giubbino di pelle finto». Ma Elsa storce il naso: «La canottiera alla Bossi no, metta una t-shirt». Le energie, gemono stremati i collaboratori, non gli mancano. Oggi sarà dimesso, in tempo per presentare la sua mozione domani all' Ergife. Il sì di Rosalia Cardano, la ballerina dell' incidente, lo ha già messo in banca: «Lo voterò perché balla bene». Ma sui social lo prendono in giro.
Quando si è esibito ad Acquaformosa col gruppo folk calabro-albanese, ad Angelo è sembrato più «un macaco» che un provetto ballerino: «A 'sto punto potevi ballare Occidentalis' s Karma ». C' è chi si offre di portargli «scamorze e cozze pelose» in ospedale e chi lo paragona ai «manichini con la puzza sotto il naso» che calcano il palcoscenico della politica. Ed è questo il messaggio che Emiliano sperava di comunicare, quando ha avuto il colpo di genio di farsi filmare nel suo letto d' ospedale: sono uno di voi, non un privilegiato della casta.
Alle 18.30, nella diretta Facebook «in orario di visite», gronda sudore come un paziente qualunque, dentro una felpa nera che lo costringe a detergersi la fronte con un fazzolettone bianco. Si rimbocca le maniche ed ecco che, sul braccio destro, spunta il cerottone. Risponde su sanità, scuola, lavoro. Aggiusta il tiro sui vaccini, accusa Renzi di incoerenza e gli addossa il peso della «pericolosa modificazione della natura politica del Pd». Ma il colpo di scena è il numero del cellulare privato, che il governatore offre agli italiani neanche fosse uno di famiglia: «Prendete nota, è il 3358402227».