toninelli ponte autostrade abruzzo

TONINELLI IN BRODO – IL MINISTRO PROTESTA PER I PILONI “IN CONDIZIONI ALLARMANTI” SULL' AUTOSTRADA IN ABRUZZO MA NON CHIUDE I VIADOTTI – FACCI LO BASTONA: “PERCHÉ NON INTERVIENE DRASTICAMENTE INVECE DI ANDARE ALLE 'IENE'. LE INFRASTRUTTURE SONO UN MINISTERO IMPORTANTE E SERVE GENTE PREPARATA, NON UN PUPAZZO QUOTIDIANO PER CHI FA SATIRA OGNI VOLTA CHE PARLA” – VIDEO

 

FILIPPO FACCI per Libero Quotidiano

TONINELLI

 

Non ce l' ha ordinato il medico di avere Toninelli come ministro: ma un medico, forse, dovrebbe consigliargli di dimettersi, lasciar stare, mettersi in testa che le Infrastrutture sono un ministero importante e che serve gente preparata e sobria, non un pupazzo quotidiano per chi fa satira ogni volta che parla.

 

Va bene, ricominciamo da capo e proviamo a trattarla come se fosse una notizia normale: ieri il ministro Danilo Toninelli, responsabile delle Infrastrutture e dei Trasporti, era presente all' assemblea dell' Ance (l' associazione dei costruttori) e ha rilanciato l' allarme: «Alcuni piloni sui viadotti dell' autostrada A24 e A25 sono in condizioni allarmanti alcuni piloni, che ho potuto visionare con i miei occhi, sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti».

FILIPPO FACCI

 

Queste cose le aveva già dette il 6 ottobre: aveva fatto un video a Bugnara (L' Aquila) sotto un pilone della A25 e aveva detto d' aver già stanziato 192 milioni complessivi e «necessari per mettere in sicurezza e consolidare queste strutture alcuni piloni, che ho potuto visionare con i miei occhi, sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti».

 

Perbacco, che fare? Bisognerebbe avvertire il Ministro: è lui il primo responsabile di fronte al Paese, non è solo una valvola erogatrice di fondi pubblici o un pupazzo mediatico: è uno che invece di lagnarsi, e di cianciare come se fosse all' opposizione (eterno problema dei grillini), potrebbe fare e dovrebbe fare: anche chiuderlo, quel tratto di autostrada, se ritenesse.

 

AUTOSPOT ED ERRORI Ma non è neanche così. È ancora più ridicola: «Il ministro è venuto sotto i viadotti con le Iene», ha fatto sapere la società Strada dei Parchi, responsabile del tratto autostradale, «a dire che si sarebbe impegnato a liberare finalmente i 192 milioni di euro stanziati per manutenzione straordinaria che i ministri Lupi e Delrio non erano riusciti a liquidare alla concessionaria. Si tratta di fondi stanziati per il terremoto, ma non bancabili fino al 2021 perché manca l' approvazione al Piano economico finanziario».

DANILO TONINELLI

 

Capito? No? Allora, da capo: il Ministro è andato semplicemente a fare una ricognizione con Le Iene, la trasmissione di Mediaset; secondo: i soldi che detto di aver stanziato non li ha stanziati lui, ma risalgono a due governi precedenti e riguardano globalmente il terremoto dell' Aquila, tuttavia la concessionaria autostradale - che lui ora colpevolizza - non può incassarli né spenderli, anche se Toninelli ora tuona genericamente contro «la vecchia politica» e per la «infrastruttura che più mi preoccupa, e che non mi fa dormire la notte»; terzo, e non l' avevamo detto: i tecnici di Toninelli hanno in mano una relazione che dice il contrario di quello che dice Toninelli, e dice, cioè che «stabilità e sicurezza dell' opera nelle normali condizioni di esercizio non sono pregiudicate. Quello che manca sono i decreti per sbloccare i fondi per la messa in sicurezza antisismica».

 

Ergo, il gestore, dopo alcune verifiche nelle scorse settimane, non ha ravvisato problemi alla struttura. Sbagliano? A parte che Toninelli della relazione non ha fatto menzione, in effetti il ministro potrebbe anche non essere d' accordo: potrebbe anche pensare che i tecnici si sbaglino e che c' è da non dormire la notte nel timore che venga giù tutto.

 

MINISTRO DELLE IENE E allora, domanda, perché non interviene drasticamente?

toninelli

Perché, all' estremo, non chiude quel tratto autostradale come fece il sindaco Clemente Mastella con l' altro ponte Morandi della sua Benevento?

 

Macché, il ministro va alle Iene. Va a Bugnara, sotto il viadotto di Macchiamaura, e posta un video su Facebook e si lamenta, dice che a dover intervenire è «l' ente proprietario, il concessionario». E il Ministro no? Non è il primo che potrebbe intervenire? Non gli basterebbe un battito di ciglia per rimodulare, limitare il traffico, o addirittura chiudere il tratto? Il caso Genova non ha insegnato niente?

 

Nel settembre scorso il conosciuto e spettacolare ponte tra Paderno d' Adda e Calusco, nel bergamasco, è stato chiuso da un giorno all' altro e ha mandato il traffico in tilt per «urgenti e improcrastinabili interventi di manutenzione»: ed è bastato un assessore, per chiuderlo. È solo un esempio. Ma Toninelli forse era alle Iene. Toninelli forse era a fare il videino su Facebook. Mettiamo un like e incrociamo le dita.

toninelli

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