FALSO COME TE NESSUNO MAI: SILVIO MUCCINO RISPONDE AL FRATELLO, “LA STORIA DEL PLAGIO È VECCHIA”

Renato Franco per "Il Corriere della Sera"

Senza stare a scomodare Caino e Abele (anche perché lì non è finita benissimo), è dall'alba dei tempi che fratelli fa anche rima con coltelli. Fratelli pubblici, ramo cinema, di successo, i Muccino Brothers. Che il rapporto si fosse rotto, loro che avevano pure lavorato insieme, è noto. L'esordio di Silvio come attore diretto dal fratello Gabriele (Come te nessuno mai ), altri due film, poi la fratellanza che si fa a brandelli. Il silenzio che dura da otto anni.

Fatti privati che diventano pubblici se Gabriele Muccino (46 anni), via social network, racconta il suo angolo di verità e trova in una donna la colpevole di questa rottura. Accusa pesante: quella di plagio. Prima via Twitter, ma poi cancella tutto («Non so dove abita, né la sua mail, né il suo cell. Avevo un fratello, ce l'avrò sempre»). Quindi nella pagina personale di Facebook, non accessibile a tutti ma tanto da divenire di tutti a mezzo Stampa (con la «S» maiuscola, il quotidiano s'intende).

La donna è Carla Vangelista (59 anni), con cui Silvio Muccino (31) ha scritto, a quattro mani, nel 2006 il suo primo romanzo Parlami d'amore. Ecco la versione di G.: «Si tratta di una ex adattatrice dialoghi, improvvisata scrittrice di discutibile talento che ha sequestrato e rovinato il talento e (opinione personale) la vita di un promettentissimo ragazzo e attore dall'altrettanto promettente futuro a cui ero (sono ancora) profondamente legato».

Svela ancora: «La signora in questione mi ha querelato per averla definita scrittrice senza talento. Se fosse una vera artista saprebbe che questa è la vita degli artisti: venir criticati. Una querela penale per motivi così ridicoli fa male solo a chi la conduce, a chi la escogita senza alcun senso del limite, per vendicarsi di quell'arte che evidentemente proprio così dimostra di non avere».

La risposta di Silvio è meditata, arriva dopo cinque giorni di riflessioni, in una lettera a mezzo stampa (con la minuscola, agenzia di stampa, intesa come Adnkronos), «per mettere fine al delirante soliloquio che da anni intasa siti internet e giornali»: «Dopo 5 anni di assoluto silenzio sono costretto a parlare del mio privato. A spingermi sono le parole, basse e infamanti, secondo le quali sarei stato "plagiato" e "sequestrato": io, un uomo di 31 anni, e da chi? Da Carla Vangelista, un'amica, una scrittrice più che stimata».

I panni sporchi si lavano in pubblico (ma solo a metà). Allude: «Gabriele conosce benissimo i motivi del mio allontanamento, e sa che riguardano gravi episodi vissuti nella mia infanzia all'interno del nucleo familiare. Episodi di cui non parlo per decoro e per non nuocere alla mia famiglia. Pochi anni fa fu proprio lui a tagliare i ponti con la mia famiglia, per costruirsi una vita serena con la moglie di allora. Fu proprio lui a dirmi che sarei dovuto "scappare da quella famiglia".

Ora sembra aver dimenticato. O forse preferisce non ricordare, perché quando il suo matrimonio naufragò, rinnegò tutto e mi comunicò che era stato "plagiato" dalla ex moglie». Il fratello piccolo bolla quello del grande come «il tumulto di un uomo insensato e rabbioso». Aggiunge: «Questa del plagio è una vecchia storia a casa Muccino, e ora si sta ripetendo. Per il semplice motivo che è il modo più facile e veloce di spazzare sotto il tappeto le vere cause di scelte tanto radicali e dolorose come quelle che portano un figlio ad allontanarsi».

Per la cronaca (pubblica) c'è chi ha parlato anche di una relazione tra baby Muccino e Carla Vangelista, che però risulta avere un compagno da tempo. Il buco della serratura per ora si chiude.

 

ANGELICA RUSSO GABRIELE MUCCINOfen04 gabriele muccinoSilvio Muccino Carolina Crescentinimuc12 silvio muccinoMuccino e Carla Vangelista

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