COMUNIONE E FATTURAZIONE (IN DIMINUZIONE): QUEST’ANNO IL MEETING HA INCASSATO “SOLO” 6 MLN € DAGLI SPONSOR (UNO IN MENO RISPETTO AL 2011) - FINANZIAMENTI DI ENTI PUBBLICI AL LUMICINO: 160MILA €, METÀ DALLA LOMBARDIA DEL CIELLINO FORMIGONI - CHI SBORSA DI PIU’? FINMECCANICA, INTESA SAN PAOLO, WIND E ENEL IN TESTA ALLA CLASSIFICA - A SEGUIRE: FIAT, COOP, SKY, AUTOSTRADE PER L’ITALIA, TRENITALIA, ENI, A2A E TRENORD…

Ulisse Spinnato Vega per Lettera 43

Sarà che il Celeste governatore lombardo Roberto Formigoni è caduto un tantino in disgrazia, sarà che va di moda il côté montiano della sobrietà castigata, sarà che la recessione non può non farsi sentire, fatto sta che i nipotini di Don Giussani quest'anno hanno clamorosamente toppato le previsioni di budget per il tradizionale Meeting agostano di Comunione e liberazione a Rimini.

INVESTIMENTI GIÙ DI 1 MLN. La kermesse ciellina si sta misurando con i temi dell'uomo in relazione all'infinito, ma intanto la raccolta pubblicitaria della manifestazione si è dimostrata tutt'altro che illimitata e il target preventivo di 8,4 milioni è rimasto una chimera. Nel 2011 gli sponsor apportarono risorse per 7,1 milioni e quest'anno gli investimenti sono calati di circa 1 milione, con enti e istituzioni pubbliche che hanno contribuito per appena 160 mila euro (84.700 dalla sola Lombardia). Il totale degli introiti pubblicitari provenienti dai privati è dunque pari a 6 milioni, con circa 200 aziende che versano l'obolo e quattro main sponsor che fanno la parte del leone.

MAIN SPONSOR: DA FINMECCANICA A INTESA. In primis, Finmeccanica del presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi, manager di marca leghista cui non mancano multiformi agganci con il mondo cattolico (la magistratura indaga, per esempio, sui contatti stretti con l'ex numero uno dello Ior Ettore Gotti Tedeschi). Poi c'è Intesa San Paolo, l'ex banca del ministro allo Sviluppo Corrado Passera, tra i leader in pectore della fantomatica Cosa bianca cui starebbero lavorando molti orfanelli della Dc. Poi ci sono l'operatore telefonico Wind e, infine, Enel.

CIFRE TOP SECRET. Non è facile pesare le singole sponsorizzazioni di questi colossi che sono restii a comunicare in termini precisi il loro investimento nel Meeting ciellino. Non a caso da Intesa arriva a Lettera43.it un chiaro niet: «Tendenzialmente la nostra policy è di non comunicare le cifre». Ma è facile supporre che ogni partner contribuisca nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro.

DA FIAT A ENI, GLI ALTRI PARTNER. Oltre alle quattro big, altri marchi importanti del panorama industriale italiano hanno sponsorizzato la kermesse riminese. Come Fiat, Coop, Sky o Autostrade per l'Italia. E poi le partecipate Trenitalia, Eni, A2a e Trenord che sborsa qualche migliaio di euro per i suoi spazi promozionali.

LA PRESENZA DI WINDJET. Senza dimenticare la contestata presenza della fallita WindJet che trova i soldi per la kermesse di Cl mentre non riesce a pagare gli stipendi dei 500 dipendenti ormai disperati. Tutte le risorse sono gestite dalla cassaforte ciellina, la srl Evidentia Communication che ha sede a Milano e Rimini. Un soggetto importante nello scenario dell'imprenditoria sociale italiana.

FATTURATO IN DIMINUZIONE. La compagine appartiene formalmente al gruppo Meeting per l'amicizia fra i popoli e quest'anno subirà sicuramente un calo del fatturato dopo aver visto il valore della raccolta schizzare a 7,82 milioni ne 2011 dai 6,65 milioni dell'anno prima. Gli utili del salvadanaio di Comunione e liberazione si sono attestati l'anno scorso a 261 mila euro, mentre i dipendenti sono appena cinque. Niente di strano: d'altronde l'anima del Meeting sono gli 8 mila volontari che addirittura pagano di tasca propria per andare a Rimini a far funzionare la manifestazione.

LE CONTROLLATE DEL GRUPPO. Il gruppo Meeting per l'amicizia fra i popoli, guidato dalla ben nota (almeno ai ciellini) Emilia Guarnieri, detiene quindi Evidentia al 100%, ma poi controlla al 65% un'altra srl, la International Exhibition Service, che si occupa fattivamente di organizzare la kermesse e che nel 2010 aveva un rosso di bilancio di 44 mila euro, con un margine operativo lordo (Mol) negativo per 42 mila euro.
E meno male che Formigoni non ha mai fatto mancare il suo contributo al tanto coccolato Meeting di Rimini. Ai lombardi la manifestazione è costata quasi 2 milioni negli ultimi 12 anni. Ogni volta, in Consiglio regionale, le opposizioni provano a sabotare la delibera che stanzia i soldi per l'evento. Ma alla fine, di anno in anno, il provvedimento passa puntualmente senza colpo ferire.

FONDI DA SOLO TRE REGIONI. Quest'anno, però, le Regioni che hanno finanziato la rassegna ciellina si sono ridotte da nove a tre, con Abruzzo ed Emilia Romagna accanto al Pirellone. Ma il governatore ospite Vasco Errani è l'unico ad averne un ritorno tangibile, visto che il Meeting genera un indotto sul territorio di circa 80 milioni. E il futuro? Tutto appare abbastanza incerto per i giovani di Don Giussani, soprattutto adesso che Formigoni, loro punto di riferimento, travolto dallo scandalo vacanze è meno Celeste di prima.

 

 

monti al meeting di comunione e liberazionemonti al meeting di clROBERTO FORMIGONIWINDJETPULVIRENTI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…