giorgia meloni con il team ferrari

LA “FERRARI” DI GIORGIA MELONI È FERMA AI BOX – LA DUCETTA, DOMENICA A MONZA HA CHIESTO AI PARTITI DI MAGGIORANZA DI “CORRERE”, CON UN PARAGONE INFELICE CON LA ROSSA, CHE IN FORMULA 1 CONTINUA A INANELLARE FLOP. E PERÒ, DAGLI INCONTRI PRELIMINARI PER LA MANOVRA, EMERGE SOLO LA NECESSITÀ DI TIRARE LA CINGHIA: I SOLDI NON CI SONO, E OGNI MINISTERO DOVRÀ PRESENTARE TAGLI ALLE SPESE – LE RIFORME DA CALENDARIZZARE E L’ASSENZA DI GIORGETTI AL TAVOLO “POLITICO” SULLA FINANZIARIA…

Estratto dell’articolo di Giulia Merlo per “Domani”

 

giorgia meloni charles leclerc - gran premio di formula 1 di monza

«Dobbiamo correre», è ormai il mantra di Giorgia Meloni. Lo ha coniato quando è andata in visita ai box della Ferrari invece che al forum Ambrosetti di Cernobbio, lo ha ripetuto alla cena con i parlamentari a Colle Oppio e c’è da scommettere che lo dirà anche durante il consiglio dei ministri di oggi.

 

[…] La Finanziaria «sarà un campo di battaglia», commentano ambienti ministeriali: tutti i principali dicasteri, infatti, sono alle prese non solo con la spending review chiesta da Meloni […], ma soprattutto alla ricerca di pezze d’appoggio, buone ragioni ed evidenze numeriche per cui non si possa tagliare loro risorse e anzi ne vadano trovate di aggiuntive.

 

SEMO GENTE DI PORCATA - VIGNETTA BY MANNELLI

Nulla di nuovo: è il dramma di ogni finanziaria e di questa in particolare, visto che le risorse a disposizione sono pochissime e l’asse tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e la premier punta a tenere ben stretti i cordoni della borsa.

 

Per conoscere le cifre bisognerà aspettare la nota di aggiornamento al Def che arriverà a fine settembre, ma intanto Meloni intende tentare di sminare il terreno con una serie di incontri preliminari.

 

Il primo si è svolto ieri nel tardo pomeriggio a palazzo Chigi, con seduti al tavolo i suoi due fedeli sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani e i capigruppo in parlamento insieme al ministro per i Rapporti col parlamento, Luca Ciriani.

 

meloni salvini

Il punto di partenza è stata l’attività parlamentare dei prossimi mesi con la calendarizzazione di riforme che palazzo Chigi considera chiave come quella del premierato, a cui dovrà fare da contraltare la prosecuzione del decreto Autonomie.

 

La riforma costituzionale […] avrà bisogno di qualche settimana ancora di gestazione e le trattative per limarla sono ancora in corso. Visti gli inciampi dei mesi scorsi – con la maggioranza sotto alla Camera proprio sull’approvazione del Def – l’obiettivo generale di Meloni è stato però quello di trasmettere che passi falsi non saranno più tollerabili.

 

IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO

Pochissimi i punti fermi sulla finanziaria invece. Anzi solo uno: il mini taglio del cuneo fiscale su cui tutti concordano ma che con tutta probabilità si sentirà ben poco […]. Accordo di massima anche sugli investimenti per le famiglie, ma ancora non ci sarebbero le iniziative concrete a cui destinarli. Su tutto il resto è scontro. O meglio «seria interlocuzione», è filtrato dalla riunione , ma senza entrare nel merito delle cifre . Impossibile farlo senza Giorgetti, tatticamente non convocato all’incontro, per ora l’obiettivo è smussare gli angoli politici.

 

Tuttavia, il dossier finanziaria rimane il centro delle tensioni, in particolare sulla questione pensioni che vede contrapposte la Lega, che chiede Quota41, e Forza Italia che vuole invece l’aumento delle minime. La Lega, inoltre, negli ultimi giorni è tornata a ipotizzare anche un bonus benzina.

giorgia meloni al gran premio di formula 1 di monza

 

Nonostante sia Meloni che Giorgetti mettano le mani avanti da settimane, ogni ministero punterà ad un tesoretto. Primo tra tutti lo stesso Salvini, che instancabilmente annuncia la partenza dei cantieri per il ponte sullo Stretto. Del resto, in casa Lega il ragionamento è lineare: con le elezioni europee alle porte, la finanziaria deve essere robusta e soprattutto rispondere almeno ad alcune delle promesse della campagna elettorale di un anno fa.

 

Le europee, infatti, hanno contribuito a rendere più tesi i rapporti in maggioranza: per ragioni fisiologiche di competizione interna, ma soprattutto dopo l’ipotesi di abbassare al 3 per cento la soglia di sbarramento – oggi al 4 per cento – che solleticava Meloni ma che Salvini ha stoppato con un «la legge elettorale non cambia, è fantasia». […]

giorgia meloni al gran premio di formula 1 di monzaMELONI A MONZA AL GP DI FORMULA 1MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…