1. L’OPPOSIZIONE AL GOVERNO C’E’ E SI CHIAMA ROBERTO FICO: "L’ASSENZA AL VOTO SUL DL SALVINI? VOLEVO DARE UN SEGNALE DI DISTANZA RISPETTO A UN PROVVEDIMENTO CHE NON CONDIVIDO". E POI DICE CHE L’ITALIA DEVE FIRMARE IL TESTO SUI PROFUGHI DELLE NAZIONI UNITE - IL SUO RUOLO DA ANTI-SALVINI E IL DUALISMO CON DI MAIO: CASALEGGIO LASCIA FARE (PER ORA) – I RAPPORTI CON COLLE E VATICANO E I CONTATTI CON ZINGARETTI E DE MAGISTRIS
Mario Ajello per il Messaggero
L' Anti-Salvini sono io. Non fa che ripetere questo Roberto Fico, ormai continuamente, anche prendendo alla sprovvista nella sua escalation anti-leghista - come sul caso Regeni - Luigi Di Maio. Che un po' o molto s' imbarazza e un po' deve coprire il leader dell' ala sinistra grillina, per evitare la possibile tenaglia formata da Fico e dal Dibba in arrivo (anche se i due non si amano troppo, ma sono i due prediletti di Beppe Grillo) che lo stritolerebbe. Il nuovo assalto di Fico, che sta perdendo la prudenza, è sulla sicurezza ma sembra un modo per portarsi avanti nel lavoro anti-Salvini, visto che il Decreto Salvini ormai è passato mentre la questione spinosa del Global Compact è apertissima. Non ho presieduto l' aula di Montecitorio - ha detto ieri Fico - sul sul decreto Sicurezza perché «volevo dare un segnale di distanza rispetto a un provvedimento sulla cui efficacia ho seri dubbi. E di cui non condivido l' impianto».
il ministro matteo salvini (3)
DAVIDE CASALEGGIO E ROBERTO FICO
Il Presidente Oppositore, che non ama essere paragonato a Bertinotti o a Fini eppure nel protagonismo politico dal più alto scranno di Montecitorio ha qualche somiglianza con i predecessori, non si sta facendo un partito, dice di non aver armato lui i 18 deputati dissidenti sul decreto Sicurezza, e tuttavia può contare su una decina di senatori (da Paola Nugnes a Elena Fattori), mentre si calcola in una trentina i fichiani a Montecitorio ma più si rinforza Salvini e più sono destinate a crescere le truppe del Che (inteso come Guevara) Fico. E più aumentano le difficoltà di Di Maio e più si moltiplicano le aspettative sul Subcomandante Roberto: «Ah, se avesse un po' più di coraggio...». Il coraggio, o quella che a Napoli si chiama «la cazzimma, li sta trovando il prudente, ma sempre meno, grillino sinistrese partenopeo mandato a presiedere Montecitorio anche nella speranza di imbalsamarlo?
«Io non rinuncio ad avere le mie idee e a esprimerle», è il suo mantra. Ieri ha attaccato Salvini sulla Sicurezza, ma più che altro ha voluto mandare un messaggio al vice-premier leghista sul Global Compact così concepito: abbiamo ceduto sulla sicurezza, ma sulla questione dei migranti non lo faremo mai. Il che è un messaggio rivolto anche all' altro vicepremier, quello del suo partito, l' amico Luigi e in questo caso suona così: sappi che se cedi anche sul Global Compact alla Lega, io mi metto di traverso. E nel farlo avrebbe le spalle molto coperte, anche da parte della Chiesa. E non può che gettare scompiglio, in M5S e nella Lega, Fico - gli azzurri lo chiamano «la Boldrini con la barba» - quando sempre in queste ore, mentre i grillini cerchiobotteggiano sul Global Compact stracciato da Salvini, lui fa muro: «L' Italia deve assolutamente firmare quel testo». Missile che ha colpito nel segno. Infatti Salvini si è irritato.
Quello che Di Maio contro la Lega non può dire lo dice Fico. E così s' è fatto leader dell' ala sinistra dei 5 stelle. Lo era anche Ingrao nel Pci - ma le differenze tra i due sono abissali - che sedeva sulla stessa poltrona. Gli piace giocare il ruolo della coscienza critica e della sentinella identitaria nel movimento. E Davide Casaleggio, per ora, lascia fare. Anche perché per una nuova leadership, nel caso franasse quella di Di Maio e il Dibba se ne andasse dal Guatemala quasi direttamente a Bruxelles, il personaggio è spendibile. Ma adesso crea più che altro problemi all' amico, e conterraneo, Luigi. Con un dualismo che è figlio del suo movimentismo.
Quello stesso imprinting che lo porta a guardare con interesse al movimento sinistrese-radicale di De Magistris (più il sindaco di Riace e magari anche Roberto Saviano) e a riprova dell' interesse ieri Fico ha smentito di avere questo interesse. Però una sorta di convergenza o di scambio - De Magistris presidente della Regione Campania con l' aiuto dei grillini che in cambio avrebbero il sindaco di Napoli - i ben informati non la ritengono fantapolitica. O magari Fico avrà un futuro da ribelle che tiene il punto, come l' ex grillino Pizzarotti?
Il ruolo che Fico si sta ritagliando è di sicuro quello del «noi siamo diversi da Salvini», quello dell' aggregatore e coscienza sensibile delle sinistre sbandate, del super-orfano tra gli orfani del mancato governo M5S-Pd. E avrebbe ottimi rapporti con i dem guidati da Zingaretti (sostenuto tra gli altri da Franceschini), ma anche con quelli (poche chances) guidati da Martina (sostenuto da Delrio) e soprattutto li ha con i cattolici di sinistra, sui migranti e su tutto il resto, con i quali Fico si trova proprio bene. Dal Colle infatti non lo guardano male.
2. FRATELLI D'ITALIA
"Ci siamo meravigliati e anche un pò irritati" per questo forfait "all'ultimo momento di Salvini" - dichiara Ignazio La Russa, senatore di Fdi, lasciando la palazzina di Via Rovani (residenza milanese di Berlusconi), dove ha incontrato, insieme a Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Giancarlo Giorgetti.
"È chiaro - continua il vicepresidente del Senato - che sta attraversando un momento di grande difficoltà al governo con i cinquestelle. Lo capisco pure, a forza di stare con un piede di qua e uno di là... Però così non va, è un problema suo, non certo nostro. Lo sanno tutti che noi del centrodestra dobbiamo vederci per definire le candidature alle prossime regionali. Non capisco cosa ci sia di tanto riservato in tutto questo...".
"Capiamo le sue difficoltà, lo ripeto -insiste La Russa- ma questa volta ci sembrava tutto trasparente. Era inevitabile che ci fosse un incontro sulle regionali. Salvini ha preferito non venire, non è certo una questione di offesa personale, è un problema suo di rapporti personali con il M5s ma noi lo abbiamo considerato strano e anche un pò irritante, perché, insisto, è notorio che facciamo le liste di centrodestra, non possiamo nasconderci...".
ROBERTO FICO VERSIONE BOLDRINI boldrini salvini
fico delriofico di maioroberto fico e virginia raggibeppe grillo con roberto fico e virginia raggiroberto fico sospende la seduta ROBERTO FICO E GIUSEPPE CONTEroberto ficoroberto fico sospende la sedutaROBERTO FICO SANTO SUBITOfico