FEMMINISMO, VOLANO STRACCI! - L’ASSOCIAZIONE INGLESE “FAWCETT SOCIETY” ORDINA UNO STOCK DI MAGLIETTE PER UNA CAMPAGNA FEMMINISTA MA LE T-SHIRT ERANO PRODOTTE DA LAVORATRICI-SCHIAVE DELLE MAURITIUS, PAGATE MENO DI UN EURO L’ORA
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
Dovevano essere magliette per celebrare il femminismo. Invece sono diventate un simbolo di sfruttamento delle donne. Una gaffe che verrà ricordata per un pezzo, quella commessa dalla Fawcett Society, benemerita associazione di beneficenza britannica, che ha recentemente cominciato a vendere t-shirt con la scritta “This is what a feminist looks like” (questo è l’aspetto di una femminista).
L’idea era di contrastare l’immagine trasmessa da pubblicità e moda con una dichiarazione di normalità: uno slogan su fondo grigio, un indumento anonimo, semplice, comune, una sorta di manifesto da indossare.
E non lo hanno indossato soltanto le donne, ma pure gli uomini e non uomini sconosciuti: anche il leader laburista Ed Miliband e quello liberaldemocratico Nick Clegg si sono fatti vedere con la t-shirt femminista, mentre la numero due del Labour, l’ex-ministro Harriet Harman, l’ha messa addirittura in parlamento, contravvenendo alle regole di abbigliamento e rischiando un’ammonizione, che non è venuta.
THIS IS WHAT A FEMINIST LOOKS LIKE TRACEY EMIN
Soltanto qualvoratrici, che vecchio deputato tradizionalista si è scandalizzato; e a farci la figura peggiore sembrava il premier conservatore David Cameron, che prima si è rifiutato di mettersela, poi ha fatto sapere che anche lui si proclama femminista, «se significa essere a favore della parità».
Ma la brutta figura invece ce l’ha fatta la Fawcett Society, e per estensione quelli che hanno comprato (sia pure in buona fede) la maglietta. Un’inchiesta del Daily Mail (quotidiano filo conservatore, ben felice di punzecchiare il femminismo) ha rivelato infatti che le t-shirt sono confezionate alle isole Mauritius in uno “sweatshop”, una fabbrica dove i lavoratori sono sfruttati in barba alle norme internazionali. In questo caso la- donne pagate la miseria di 60 pence (meno di un euro) all’ora, sotto il salario minimo perfino alle Mauritius, e costrette a dormire in sedici per stanza.
«Ci sentiamo in trappola - ha detto una di loro al Mail altro che femministe». La Fawcett Society ha fatto sapere di essere stata imbrogliata dai distributori: pensava che le t-shirt venissero dall’Europa e in conformità alle regole. Se no non le avrebbe vendute a 45 sterline (55 euro) l’una. Ora probabilmente le ritirerà dal mercato. E il povero Ed Miliband, il leader laburista fotografato l’altro giorno mentre donava una monetina da due pence a una mendicante, ha perso un’altra occasione per non farsi vedere.