renzi bergoglio

IL RISVEGLIO DELLA CATTO-FORZA - LA CEI APPOGGIA IL “FAMILY DAY” MENTRE FOCOLARINI E NEOCATECUMENALI ORGANIZZANO LISTE CIVICHE IN VISTA DELLE AMMINISTRATIVE PER FRENARE RENZI E LE SUE UNIONI CIVILI - MA IL PAPA NON VOLEVA I CATTOLICI FUORI DALLA POLITICA?

Fabio Martini per “la Stampa”

 

BERGOGLIO - RENZIBERGOGLIO - RENZI

Quel giorno i mass media erano distratti, ma il 30 novembre nella sala capitolare di San Salvatore in Lauro, santuario della Madonna di Loreto a Roma, nel convegno organizzato dall' ex leader della Cisl Raffaele Bonanni, si sono gettate le basi di un possibile esperimento, che potrebbe lasciare il segno: la presenza di liste civiche cattoliche alle elezioni amministrative a Roma, Napoli, Torino.

 

renzi papa bergoglio 5renzi papa bergoglio 5

Intervennero, tra gli altri, cattolici doc come il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, la direttrice del "ministero del Welfare" vaticano Flaminia Giovanelli, il vicepresidente del movimento teo-con "Identità cristiana" Paolo Maria Floris e ora, a distanza di un mese da quella iniziativa, Bonanni la chiosa così: «Nel mondo cattolico sta crescendo la preoccupazione per il funzionamento della democrazia, per il restringersi degli spazi di partecipazione, per diritti civili in parte soffocati e in parte gonfiati a dismisura. È una realtà che impone di ripartire dal basso: credo che nelle prossime elezioni amministrative possano nascere molte liste non di partito. Per dare una scossa».

BAGNASCOBAGNASCO

 

La possibilità della presenza di liste cattoliche alle amministrative di giugno è soltanto uno dei sintomi di un risveglio che sta fermentando in aree diverse del vasto e sfaccettato arcipelago cattolico. In questi giorni i riflettori si sono accesi sulle forti critiche nei confronti della legge sulle unioni civili e in particolare sulla genitorialità omosessuale, con interventi sul merito e non ideologici da parte di "Avvenire", il quotidiano della Cei, ma fermenti di diversa natura stanno lievitando in altri ambiti, in particolare contro la riforma costituzionale, che dovrebbe essere sottoposta a referendum confirmativo in autunno. Alle perplessità dei giuristi "dossettiani" si uniscono quelle di un altro costituzionalista cattolico come Valerio Onida, già presidente della Consulta, mentre nei primi comitati del No al referendum aumentano le adesioni cattoliche.

FOCOLARINI FOCOLARINI

 

I dissensi contro il pragmatismo e contro il centralismo del governo Renzi stanno aumentando in ambienti diversi (costituzionalisti di cultura cattolico-democratica, movimenti come i Focolarini e i neo-catecumenali) ma sicuramente non sono coordinati dall' alto, men che mai dal Vaticano.

 

Papa Francesco ha già dimostrato come non sia nelle sue corde l' ingerenza o la "crociata" contro una legge dello Stato, preferendo la misericordia per il peccatore a quella per il peccato e semmai si è espresso in positivo, ripetendo spesso un concetto usato nel novembre 2014 in un incontro promosso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede: «I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva».

 

FOCOLARINI FOCOLARINI

Difficile prevedere se il Papa ripeterà nei prossimi giorni questo concetto, ma certo ci sono più ombre che luci nel giudizio dei Gesuiti, l'ordine di Francesco, sul presidente del Consiglio. In un articolo scritto per "Civiltà cattolica", le cui bozze sono sempre esaminate dalla Segreteria di Stato e che sarà reso pubblico oggi, padre Francesco Occhetta scrive tra l' altro: «La selezione della classe dirigente non è più fatta dalla base nemmeno alla Leopolda», dove «è entrata la cultura del talent-show».

 

E ancora: «Renzi è ritornato nella sua casa con alcune promesse mantenute» ma il suo futuro «passa anche attraverso il referendum istituzionale che diventerà «una sorta di partita della vita per il governo».

FOCOLARINI jpegFOCOLARINI jpeg

 

Sulla legge per le unioni civili le pressioni sono destinate ad aumentare nei prossimi giorni, ma Renzi ha già dimostrato nel passato di non avere complessi di inferiorità nei confronti dei poteri forti. Per ora il presidente del Consiglio ha deciso di tenere sul piano "A" (voto assieme ai Cinque Stelle, divorzio breve e consensuale con Ncd, al quale consentire una stagione di orgoglio cattolico), ma ora molto dipenderà dal Vaticano: un infittirsi ed elevarsi della protesta potrebbe riaprire i giochi.

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…