macron scholz

FRANCIA E GERMANIA VOGLIONO RIDISEGNARE L’EUROPA A LORO USO E CONSUMO - I DUE PAESI PRESENTANO UN DOCUMENTO DI 60 PAGINE PER LA RIFORMA DELLE ISTITUZIONI EUROPEE - SUL FRONTE DEI PROCESSI DECISIONALI, L’IDEA E’ QUELLA DI ESTENDERE L'APPROVAZIONE A MAGGIORANZA QUALIFICATA PRATICAMENTE A TUTTE LE DECISIONI POLITICHE DI COMPETENZA EUROPEA. L'UNANIMITÀ (CHE OGGI PERMETTE A UN SINGOLO PAESE DI BLOCCARE UNA SCELTA, COME NEL CASO DELL’ITALIA SUL MES) RESTEREBBE RICHIESTA PER "LA MODIFICA DEI TRATTATI DELL'UE, L'ACCETTAZIONE DI NUOVI MEMBRI O L'ADATTAMENTO DELLE ISTITUZIONI”

MACRON E SCHOLZ

(ANSA) - BRUXELLES, 19 SET - Usare la clausola passerella per aumentare la possibilità di ricorrso alla maggioranza qualificata in Consiglio Ue e, in vista dell'allargamento, mettere in campo una riforma dei Trattati oppure, se ciò non è percorribile, "delineare il futuro dell'integrazione europea secondo 4 distinti livelli concentrici". Lo propone un documento stilato da Francia e Germania sul futuro dell'Europa. Secondo Parigi e Berlino i 4 livelli sarebbero costituiti da "un inner circle" composto dai Paesi dell'eurozona e Schengen, dai Paesi dell'Ue, dall'Ue più i membri associati (come Gran Bretagna o Svizzera) e dalla Comunità Politica europea.

meloni orban

 

Il paper franco-tedesco,visionato dall'ANSA, è un documento di sessanta pagine, datato 18 settembre e stilato dal gruppo di lavoro guidato da Parigi e Berlino sulla riforma delle istituzioni comunitarie e sull'allargamento. Sul fronte dei processi decisionali il paper punta ad estendere l'approvazione a maggioranza qualificata praticamente a tutte le decisioni politiche di competenza europea.

 

MACRON E SCHOLZ

L'unanimità, si legge, resterebbe richiesta per "le decisioni costituzionali, come la modifica dei trattati dell'Ue, l'accettazione di nuovi membri o l'adattamento delle istituzioni dell'Ue". Guardando al medio-lungo periodo Francia e Germania, per riformare le istituzioni europee, propongono innanzitutto una procedura standard: "adottare le modifiche proposte secondo la procedura prevista dall'articolo 48, paragrafo 6, opzione predefinita per la modifica del trattato (convocazione di una Convenzione seguita da una Conferenza intergovernativa.

 

meloni orban

Questo sarebbe il seguito logico della Conferenza sul futuro dell'Europa. Potrebbe rafforzare la legittimità della revisione del trattato, soprattutto se comprendesse i rappresentanti dei Paesi candidati". "E' probabile, tuttavia, che la revisione dei Trattati comporti una differenziazione" e in questo senso "fornire opt-out agli Stati non collaborativi è uno strumento significativo per sciogliere i blocchi", si legge nel testo, che propone quindi i "quattro cerchi concentrici" per il futuro dell'Europa con i primi due (l'inner circle e l'Ue) che determinano benefit - come i fondi di coesione - e garanzie - il rispetto dello Stato di diritto - obbligatorie per chi ne fa parte.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…