FUMO NERO - CHIARA, LA FIGLIA DI BILL DE BLASIO, “CONFESSA” LA SUA DIPENDENZA DA DROGHE E ALCOL (VIDEO) - CHE SAREBBE SUCCESSO SE FOSSE EMERSA PRIMA DEL VOTO?

1. VIDEO - LA ‘CONFESSIONE' DI CHIARA DE BLASIO

 


Link al video: http://youtu.be/I648f-x0Zn8


2. GANJA OF NEW YORK
Mattia Ferraresi per ‘Il Foglio'

Il video in cui Chiara de Blasio confida al mondo i problemi di droga e alcol che l'hanno afflitta nel corso dell'adolescenza è il lato oscuro della famiglia del sindaco di New York, il contraltare della baldanza di Dante, che sventolava il suo voluminoso afro in favore di telecamera per trasformarsi in portavoce informale e idolo popolare della campagna del padre.

Gli strateghi di De Blasio hanno sfruttato l'iconografia famigliare come un grimaldello per scassinare l'immagine del sindaco grigio e tecnocratico, amministratore tutto calcoli e niente cuore - genere Bloomberg - al quale andava opposta la mistica della famiglia felice e multirazziale di Park Slope, quartiere dove De Blasio vive da molto prima che fosse cool.

Lui bianco radical, lei nera ex lesbica, i figli cresciuti nel bel mezzo di un crogiuolo di egalitarismo e tolleranza universale. Tutti insieme hanno ballato per le strade e sui palchi della città, ma nessuno fra gli spettatori sapeva del dramma casalingo della figlia diciannovenne, persa (e poi ritrovata, spiega adesso) nelle strade più buie della giovinezza e ora, nella circostanza natalizia, passata nella schiera dei testimonial che raccontano ad alta voce i mali di cui sono stati vittime.

Per mesi i cronisti hanno insistito presso i consiglieri di De Blasio per trovare una conferma ai mormorii della gente, senza risultati, e si dice che Chiara avrebbe voluto vuotare il sacco prima, durante la corsa verso City Hall, ma l'entourage del padre non credeva fosse una buona idea.

"Non è iniziata come una gran cosa, ma nel tempo lo è diventata", dice Chiara in un contributo video realizzato rispettando i canoni dell'advertisement da campagna elettorale. L'inquadratura s'allarga e si stringe sugli occhi pensosi, indugia sui lobi dilatati che danno il tocco alternativo, mostra i dreadlocks cortissimi tenuti insieme da una delle fasce di gusto discutibile che la ragazza ha eletto a marchio di stile. Lei parla per cinque minuti con il cuore in mano e la testa sulle spalle. In sottofondo, le note di un pianoforte conferiscono la drammaticità necessaria.

Fuori dalla casa di Brooklyn, nelle ultime ore prima di trasferirsi nella sfarzosa Gracie Mansion - la tenuta a cui il sindaco di New York ha diritto - De Blasio è apparso con la famiglia per tirare le somme di questa storia di debolezza diventata forza, fallacia trasformata in saggezza: "E' di una saggezza incredibile per essere una ragazzina di diciannove anni", ha detto De Blasio, che ha usato la storia emblematica di sua figlia come simbolo di una lotta più vasta alle sostanze stupefacenti e al silenzio che circonda chi è finito nel gorgo delle dipendenze.

Un messaggio natalizio intriso di propositi nobili che sfida i maligni, convinti che con calcolo cinico e senza cuore - genere Bloomberg - De Blasio abbia per l'ennesima volta messo al servizio della sua popolarità faccende private ad alto tasso emotivo. Di stabilire connessioni empatiche e fiducia incondizionata il neo sindaco ha particolarmente bisogno in questa fase di formazione della squadra di governo, che è sempre una delicata transizione fra la poesia e la prosa. Dopo aver nominato capo della polizia il supercommissario della tolleranza zero di Rudy Giuliani, ha scelto una dirigente di Goldman Sachs come vicesindaco. Non è strano che ora usi qualche diversivo.

 

 

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