1. FUORI GIOCO CLIO NAPOLITANO (PER L’ETÀ), INVISIBILE AGNESE RENZI (HA TRE FIGLI A CUI PENSARE), IL COMPAGNO DELLA BOLDRINI VIVE SOTTOTRACCIA, L’UNICA FIRST DAME CHE CI RESTA A DISPOSIZIONE, PER TENERE ALTA L’IMMAGINE DELL’ITALIA IN ITALIA E NEL MONDO, NON SI SCAPPA: È LA SORA MARIA FEDELE IN GRASSO, SECONDA COPPIA DELLA REPUBBLICA 2. BIONDA, ESTROVERSA, VOLITIVA. ONNIPRESENTE. SOPRATTUTTO A MOSTRE, SPETTACOLI, RICEVIMENTI, VIAGGI, OVUNQUE UN IMPEGNO PUBBLICO RECLAMI LA PRESENZA DEL SUO PREZIOSO CONSORTE. A VENEZIA NON SI È FATTA MANCARE NIENTE: REGATA STORICA E FESTIVAL DEL CINEMA. A ROMA ECCOLA IN PRIMA FILA ALL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “DA GUERCINO A CARAVAGGIO”. E VIA DI CORSA A MILANO PER LA MOSTRA DI CHAGALL 3. MA OGNI VOLTA CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO SI PRESENTA A UNA MOSTRA, A UN CONCERTO, A UN RICEVIMENTO, CON O SENZA MADAMA AL SEGUITO, C’È TUTTO UN TRAFFICO DI SCORTE, CERIMONIALE, STAFF, PRESIDI, CONTROLLI, PORTAVOCE… DICIAMO UNA QUINDICINA DI PERSONE. NON VORREMMO FARE LA FIGURA DEI PITOCCHI: MA COSTANO. URCA SE COSTANO

DAGOREPORT

 

pietro grasso con la moglie maria fedelepietro grasso con la moglie maria fedelepietro grasso con la moglie maria al quirinale nel 2008pietro grasso con la moglie maria al quirinale nel 2008

E finalmente: arieccoli. Dopo due giorni di strenue fatiche a Milano – sul sito ufficiale del Senato non se ne trova traccia, ma qualcuno li ha avvistati dalle parti dell’hotel Boscolo e di palazzo Reale, alla mostra di Chagall - la seconda coppia della Repubblica lunedì è finalmente tornata a Roma. Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia, e la di lui consorte, la sora Maria. Fedele: di nome e di fatto.

 

Bionda, estroversa, volitiva. Onnipresente. Urca, se è onnipresente. Soprattutto a mostre, spettacoli, ricevimenti, viaggi, ovunque un impegno pubblico reclami la presenza del suo prezioso consorte. Non sia mai che venga concupito da sguardi altrui, il suddetto consorte. O peggio ancora: che possa sfuggire alla meritoria opera di miglioramento culturale a cui la sora Maria ha deciso di sottoporre tutti coloro che la circondano. Marito in primis. E senatori in secundis. A Villa Arzilla ormai si trema solo a sentirne il nome.

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Nella XV legislatura alla Camera regnava la sora Lella, moglie del presidente rifondarolo Fausto Berti-night: la coppia emblema (a torto o a ragione, deciderà la Storia) della deriva cachemire-gauche che tanto ha contribuito a seppellire la sinistra radicale in Italia. Una prece.

 

Ora. Palazzo che vai, first sciura che trovi. Perciò nella XVII tocca dedicarsi alla sora Maria, professoressa in pensione. Quindi con il pallino della cultura. E della legalità, avendo per anni curato i progetti in proposito del Miur. Lui procuratore antimafia, lei professoressa antimafia, un figlio, una nuora, un nipote. Perfetto. Se non fosse, ehm ehm, per i famosi due pallini di cui sopra.

pietro grasso, dopo aver fatto jogging, si concede una breve nuotata nella piscina del grand hotel miramare 80fb0a3d7c1469648e1b947c8e7e8c24pietro grasso, dopo aver fatto jogging, si concede una breve nuotata nella piscina del grand hotel miramare 80fb0a3d7c1469648e1b947c8e7e8c24

 

A Venezia la sora Maria Fedele in Grasso non si è fatta mancare niente: regata storica e festival del cinema.

A Roma è di casa, e dunque dai, eccola in prima fila all’inaugurazione della mostra “Da Guercino a Caravaggio” a Palazzo Barberini.

 

Non poteva mancare neanche una visita a Milano, dove la prefettura ha dovuto attivarsi per accogliere la coppia presidenziale fin da domenica 28 settembre, quando di impegni istituzionali, in agenda, non ce n’era neanche l’ombra. In compenso c’era la mostra su Chagall: imperdibile. E infatti lei e il marito non se la sono persa.

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Certo, anche le sore Marie di questo mondo hanno diritto a vedersi le mostre di Chagall o del Guercino. In esclusiva. Perchè Donna Clio in Napolitano ha la sua età, quindi non la si vede mai. Il compagno della Boldrini vive sottotraccia. Quanto a donna Agnese in Renzi: ha tre figli a cui pensare, altro che mostre! L’unica first dame che ci resta a disposizione, per tenere alta l’immagine dell’Italia in Italia e nel mondo, non si scappa: è la sora Grasso.

 

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Ma ogni volta che la seconda carica dello Stato si presenta a una mostra, a un concerto, a un ricevimento, con o senza madama al seguito, c’è tutto un traffico di scorte, cerimoniale, staff, presidi, controlli, portavoce… diciamo una quindicina di persone a botta. Non vorremmo fare la figura dei pitocchi: ma costano. Urca se costano.

 

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Come costa la casetta in cui l’augusta coppia dimora. Casetta… ehm ehm… trattasi dell’appartamento di rappresentanza a Palazzo Giustiniani dove i presidenti del Senato hanno, dal dopoguerra, la loro modesta dimora. Tranne Grasso. All’inizio. Ricordate? Mai, mai, mai andrò a vivere a palazzo Giustiniani, tuonava il neo-eletto. Mai? Dopo poche settimane la sora Maria già aveva deciso il trasloco. Il portavoce del marito, il giovane Pasquini, uno che con la sora Maria lavorava al Miur sui progetti per la legalità, si peritò di precisare che il trasloco serviva a far risparmiare il pubblico erario, altrimenti i costi per la blindatura dell’appartamento privato dei Grasso avrebbero splafonato i fondi del Viminale. Addirittura?

pietro grasso e moglie festa unita bologna 2014pietro grasso e moglie festa unita bologna 2014

 

Ora. L’uomo più protetto d’Italia non è forse proprio il procuratore nazionale antimafia? Possibile che, passando egli alla più banale carica, sia pure di alta rappresentanza, di presidente del Senato, abbia bisogno di rafforzare la security? Mmmhhh…Delle due l’una: o la procura antimafia è un organismo di peracottari il cui capo merita che le mafie di mezzo mondo gli facciano simpaticamente la pelle, oppure il Pasquini ci ha provato. A raccontarci una palla. A far passare come necessità improcrastinabile un trasloco dettato dalla (legittima) esigenza della sora Maria di stare quanto più appiccicata possibile al fedele consorte.

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E ora: quanto ci costa?

Chiedetelo alla senatrice Bottici, la questora dei 5 stelle. Dopo il tradimento di Grasso sulla riforma costituzionale, la brava signora se l’è legata al dito. Cerca di venire affannosamente a capo di ogni centesimo speso dal presidente, e dalla di lui signora. Ma siccome alla Bottici i mandarini del Senato non danno né una cifra né un dato, forse è meglio chiederlo alla precedente inquilina di palazzo Giustiniani: la sora Franca. La moglie di Schifani. Lei sì, mormorano a Villa Arzilla, si intendeva di tenute, e pranzi, e ricevimenti, e buffet e catering presidenziali. Generosa, eh. Generosissima.

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Ma quanto generosa?

Ah, saperlo…

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