bruno vespa meloni schlein 2 travaglio santoro luttazzi

LA FURIA DI “BRU-NEO” – VESPA ROSICA PER IL NO DELL’AGCOM AL DUELLO MELONI-SCHLEIN E PASSA AL CONTRATTACCO CON UN EDITTO AL CONTRARIO, PRENDENDOSELA CON TRAVAGLIO, SANTORO E BIAGI NELLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 2001: “QUESTO ERA IL PLURALISMO DELL'INFORMAZIONE AL QUALE DOBBIAMO FARE RIFERIMENTO?” – “LA PAR CONDICIO NON HA SENSO. COSA CI GUADAGNA UNA PREMIER A CONFRONTARSI CON TUTTI I PARTITI, GRANDI E PICCOLI? IO IN SINTONIA CON LA MELONI? RISPONDO CON I FATTI” (ECCO, APPUNTO…)

 

BRUNO VESPA INCAZZATO PER IL MANCATO DUELLO MELONI SCHLEIN

 

1. DUETTO ADDIO: ELLY E GIORGIA ROSICANO E VESPA ATTACCA SANTORO-TRAVAGLIO

Estratto dell’articolo di L. GIAR. E G. ROS. per “il Fatto quotidiano”

 

BRUNO VESPA INCAZZATO PER IL MANCATO DUELLO MELONI SCHLEIN

Bruno Vespa prende malissimo il no dell’agcom al duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein a Porta a Porta. Ma prende ancora peggio il rifiuto di diversi partiti di confrontarsi nel suo salotto, unica condizione che avrebbe sdoganato le sfide tv tra i leader.

 

Si sente tradito […] e reagisce male, prendendosela con Marco Travaglio, Daniele Luttazzi, Michele Santoro ed Enzo Biagi. Un goffo editto bulgaro, peraltro fuori tempo massimo.

 

giorgia meloni bruno vespa cinque minuti

Vespa si presenta in trasmissione a Cinque minuti e si sfoga: “Anche nel 2001 c’era la par condicio, proponemmo una prima serata con Berlusconi e una con Rutelli, ci furono negate. Al tempo stesso, sulle tre reti Rai andò in onda questo”.

 

E parte il filmato della celebre puntata di Satyricon in cui Travaglio, intervistato da Luttazzi, spiegava la sua inchiesta sui soldi di B. Vespa si avvelena: “Travaglio e Santoro non tennero conto della richiesta di archiviazione per quelle accuse contro Berlusconi”. […]

 

SATYRICON RAI LUTTAZZI TRAVAGLIO

Poi […] attacca Santoro (che è pure candidato alle Europee), reo di “aver dedicato 4 trasmissioni a Berlusconi”. Infine, si sdegna il giornalista, “entrano in campo Biagi e Benigni”, e parte il filmato dell’intervista in cui il comico scherzava su B., Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Sacrilegi che “costarono da 1 a 3 milioni di voti” al Cav: “Questo è il pluralismo dell’informazione a cui dobbiamo fare riferimento?”.

 

Il sarcasmo di Vespa dimostra l’insofferenza per lo stop. Che però non è certo il primo e forse dovrebbe indurre il conduttore a qualche riflessione: nel 2022 l’agcom dovette dirgli che la sfida tra Meloni ed Enrico Letta non rispettava le regole, nel 2016 l’autorità fu costretta a richiamarlo dopo un’intervista piuttosto conciliante al figlio di Totò Riina. Ora invece i criminali sono Travaglio […] e chi osava criticare Berlusconi.

 

 

BRUNO VESPA INCAZZATO PER IL MANCATO DUELLO MELONI SCHLEIN

[…] Anche in FDI hanno preso malissimo la decisione dell’agcom: “Meloni ha dato la disponibilità a un confronto con la principale forza di opposizione. Purtroppo Agcom ha fatto sue le argomentazioni di chi ha voluto impedire questo confronto”. Ergo, “FDI ne prende atto e conferma la disponibilità al confronto attraverso i propri rappresentanti politici, senza far perdere ulteriore tempo al presidente del Consiglio”.

 

BARBARA FLORIDIA GIUSEPPE CONTE

Un’accusa non da poco, quella di Via della Scrofa, secondo cui l’authority avrebbe prestato il fianco a colui che quel duello a due ha contrastato fin dall’inizio: Giuseppe Conte. A cui poi sono andati dietro tutti gli altri: FI, Iv, Azione, Avs. Con questi numeri, il confronto è impossibile. […]

 

[…]  il mancato duello lascia scorie in circolo tra i partiti. Schlein, per esempio, accusa Conte, senza nominarlo. “C’è chi preferisce rinunciare a un’opportunità di confronto in prima serata pur di negarla alle due donne che guidano i primi due partiti d’italia”, afferma la segretaria del Pd. Facendo poi sapere di “essere disponibile a un confronto con la premier dovunque e in qualunque momento”.

 

IL FUORILEGGE - IL FATTO QUOTIDIANO CONTRO BRUNO VESPA

Con Conte che, da parte sua, gongola sapendo che lo stop è anche frutto della lettera inviata all’authority dalla presidente della Vigilanza, Barbara Floridia: “Il duello a due è stato giudicato lesivo della parità di trattamento nei confronti delle altre forze politiche. Si è provato a ingannare gli elettori, un po’ come le finte candidature dei leader”. L’ex premier si rivolge poi a Meloni: “Cara Giorgia, che farai adesso? Ti tirerai indietro rispetto a un confronto con il sottoscritto e gli altri leader? Dai, vieni da Mentana…”. Il colpo di grazia per Vespa.

 

2. «BASTA PAR CONDICIO IDEATA PER BERLUSCONI, OGGI NON HA PIÙ SENSO»

Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”

 

Bruno Vespa, si aspettava che finisse così, senza il duello Meloni-Schlein?

bruno vespa e giogia meloni nella masseria li reni

«No, ma ho peccato di ingenuità perché c’era un precedente che mi riguardava: il mancato confronto Letta-Meloni del 2022».

 

Deluso?

«[…] non mi pare una vittoria della democrazia quando s’impedisce a una premier di confrontarsi con la leader dell’opposizione».

 

[…] « […] Il punto è che la legge sulla par condicio ormai è un nonsenso che nessuna forza politica finora, pur volendo, è stata in grado di modificare».

 

Perché è un nonsenso?

«I partiti che erano favorevoli al confronto erano quattro e rappresentavano il 63,32% in Parlamento. Per l’Agcom avrebbero dovuto essere almeno cinque. In quel caso il duello sarebbe passato anche se quei partiti avessero rappresentato, che so, il 30%.

Secondo lei, ha senso?».

 

[…] Ritiene che il clima di contrapposizione attuale abbia sfavorito la sua iniziativa?

ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI

«Il clima di contrapposizione c’è sempre stato. […] La questione è che la legge sulla par condicio fu introdotta per impedire a Berlusconi premier di esercitare il suo strapotere sulle tv. Oggi non ha senso».

 

[…] Niente confronto all’americana: tutti contro tutti?

«Ma le pare che un premier debba andare a confrontarsi con tutti i partiti grandi e piccoli? Cosa ci guadagna? […] Non si farà mai».

 

Chi parla di TeleMeloni sostiene che lei abbia una particolare sintonia con la premier. Cosa risponde?

«Rispondo con i fatti. Che sia un moderato dalla nascita, è reale. Ma chiunque sia venuto ospite da me non si è mai lamentato. Veda la Schlein...».

travaglio, santoro

 

Cosa è successo?

«Ho aspettato sette mesi per averla come ospite. Poi le ho detto: “Guardi, peggio di come l’hanno trattata Massimo Giannini e Lilli Gruber non posso trattarla, si rilassi...”. E ho avuto ragione: è stata contentissima».

 

Perché ha mostrato a «Cinque minuti» spezzoni di trasmissioni di Luttazzi, Santoro e Biagi del 2001?

«Per dimostrare quello che succedeva quando comandavano certi partiti e quello che succede ora, con altri... Quella campagna elettorale scandalosa è passata alla storia».

 

Ma non ha fatto menzione dell’editto bulgaro che poi, sotto il governo Berlusconi, esiliò dalla Rai Luttazzi, Santoro e Biagi.

GIAMBRUNO VESPA - MEME BY BUFALANEWS

«Io sono contro tutti gli editti. Tutti però».

BRUNO VESPA INCAZZATO PER IL MANCATO DUELLO MELONI SCHLEIN 2

giorgia meloni a cinque minuti giorgia meloni a cinque minuti vespa meloni cinque minutigiorgia meloni a porta a porta

 

bruno vespa - porta a porta

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…