GERMANIA SULL’ORLO DI UNA CRISI DI MERKEL – LA CANCELLIERA VUOLE SILURARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI MAASSEN, CHE HA MINIMIZZATO LE MANIFESTAZIONI DEI NEO NAZISTI A CHEMNITZ – MA SERVE L’ASSENSO DEL MINISTRO DELL’INTERNO SEEHOFER. IL BAVARESE SI È INDEBOLITO DOPO LA BATTAGLIA SUI PROFUGHI E ANGELA POTREBBE DARGLI LA SPALLATA FINALE
Estratto dell'articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
La misura è colma. Nel fine settimana, Angela Merkel lo ha annunciato senza fronzoli ai leader della Grande coalizione. Il capo dei servizi segreti Hans- Georg Maassen, l' uomo che da settimane sta sfidando apertamente la cancelliera sull' interpretazione dei fatti di Chemnitz, deve essere cacciato.
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manifestazione estrema destra germania chemnitz
Per la cancelliera le dichiarazioni di Maassen, che in un' intervista aveva minimizzato sulle manifestazioni della destra e bollato come inaffidabile un video che mostrava la caccia ai profughi da parte di teppisti nazistoidi, rappresenterebbero un' insopportabile ingerenza nella politica, assolutamente inaccettabile da parte di un capo dei servizi segreti.
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L' altolà al custode della costituzione - questa la traduzione di presidente del "Verfassungsschutz" - significa una cosa sola: che a Berlino si rischia, a neanche un mese dalle elezioni bavaresi, un nuovo scontro totale tra la cancelliera e il ministro dell' Interno, Horst Seehofer: è lui che dovrebbe staccare la spina al numero uno dei servizi.
hans georg maassen e angela merkel
Oggi è previsto un confronto tra la cancelliera, la capa della Spd Andrea Nahles e Seehofer. (…) E Merkel sa che sfidando Seehofer adesso potrebbe dare la spallata a un personaggio estremamente indebolito dalla guerriglia di luglio. Prima del suo incredibile showdown sui profughi, Seehofer aveva dietro di sé quasi tutto il partito.
Dopo che quel duello aveva sostanzialmente regalato un altra valanga di voti all' Afd e ai Verdi, no. Tanto è vero che a Berlino si specula già a voce alta sui successori dell' ex governatore della Baviera, sia al ministero sia per la guida del partito. E Maassen stesso avrebbe confidato ad alcuni parlamentari della Cdu/ Csu che « il signor Seehofer mi ha detto che se cado io, cade anche lui».
Secondo fonti parlamentari e diplomatiche, per la successione di Seehofer alla guida dei cristianosociali si starebbe già posizionando Manfred Weber, che uscirebbe rafforzato nella corsa come Spitzenkandidat del Ppe, se conquistasse la leadership del suo partito.
hans georg maassen e angela merkel
Mentre l' eventuale passo indietro di Seehofer da ministro dell' Interno (…) aprirebbe scenari più complessi. Nel partito stesso i due candidati più accreditati sono il capogruppo al Bundestag, Alexander Dobrindt, e l' attuale ministro dell' Interno bavarese, Joachim Herrmann. Ma a Berlino non escludono che l' eventuale dipartita di Seehofer non possa essere l' occasione per un piccolo rimpasto nel Merkel IV.